- Massimo aka Cow – voce, chitarra
- Valentina – basso
- Nicola – batteria
1. Oggi
2. Fix Your America
3. Vieni Con Me
4. Why Not?
Crisedelia
I Crisedelia, band formatasi nel 2003 e distribuita nella classica e compatta formazione power-trio, dopo aver prodotto una manciata di demo ed aver macinato le solite date live di rodaggio, approda alla realizzazione di questo EP omonimo contenente quattro canzoni vagamente oscure e catramose, di chiara ispirazione nord-americana.
Musicalmente i tre ricalcano infatti le trame e le atmosfere che resero famoso il Grunge, alternando brevi battute secche e relativamente pulite ai classici assalti furiosi gonfiati da una batteria feroce e da una chitarra grondante di distorsione. Il risultato da loro ottenuto è comunque più accostabile a gruppi che negli anni ’90 emersero “fuori tempo massimo” come i Verdena di Into The Pink, essendo evidenti alcune influenze nel loro suono che non rientrano tra gli ingredienti del Grunge.
Canzoni come Oggi o Fix Your America godono comunque di una discreta forza d’impatto basata come già detto sulla chitarra sempre in primo piano inseguita parallelamente da una basso anonimo, atto alla sola funzione di irrobustire ulteriormente il suono. La batteria circoscrive con agilità e sicurezza il flusso di sferragliante distorsione generato, mostrandosi a proprio agio in ogni passaggio, senza strafare.
Vieni con me è un pezzo che si presenta inizialmente come una sequenza di banalissimi accordi accompagnati da una testo in italiano da terza elementare, ma passato il primo minuto la canzone si trasforma completamente, affondando nuovamente nel denso oceano del rock di matrice spietatamente indie. Chiude questo EP Why Not?, pezzo che sembra uscito da uno dei primi demo dei nostrani Verdena, strofe veloci e melodiche alternate ai soliti ritornelli pesanti ed incomprensibili che uccidono la canzone.
Complessivamente ne esce un lavoro mediocre, modesto per chi ama il genere, ma che per tutti gli altri passerà tranquillamente inosservato. L’originalità della proposta è infatti pari a zero, purtroppo i Crisedelia si aggrappano ad un genere che sarà pure suonato con genuina convinzione, ma che sfocia sempre nelle solite soluzioni ascoltate e riascoltate migliaia di volte in centinaia di gruppi, imboccando un senso unico musicalmente suicida.
Oltre all’originalità, altro loro punto debole sono la voce e i testi: se si vuole rendere giustizia a questo genere è necessario almeno “saper urlare”, cosa che al cantante riesce evidentemente faticosa.
Seconda cosa, i testi, che in ogni caso possono ricoprire un ruolo assolutamente marginale, sono veramente privi di un qualsiasi sentimento o impegno o desiderio di comunicazione, ruotando attorno a frasi scorrevoli ma banali, che sembrano semplicemente voler intervallare gli stacchi strumentali.
Come inizio non c’è male, ma è ovvio che questo genere è stato iniziato e concluso da gruppi di enorme caratura ai quali si sono accodati con il passare degli anni innumerevoli ed anonimi cloni, e se i Crisedelia non vogliono essere gli ultimi della lunga serie devono trovare il modo di rivoluzionare decisamente il loro lavoro, trovando un proprio stile ed una propria dimensione a loro più congeniali.