- Erica Puddu - voce
- Francesco Miatto - batteria
- Leonardo Fusi - chitarra
- Filippo Occhipinti - chitarra
- Federico Stiaccini - basso
1. Splendid Chaos (02:52)
2. Condamned To Darkness (05:27)
3. The Gift Of Providence (05:15)
4. Mystical Pentagram (04:50
5. Half Identity (04:44)
6. Ancient Reflections (02:18)
7. Circles And Crosses (05:14)
8. Passione Della Carne (07:17)
9. XI Commandment (06:00)
10. Textures Of Delight (06:25)
…A Splendid Chaos
Primo album che vede l’entrata nella formazione della nuova cantante Erica Puddu, …A Splendid Chaos rappresenta il terzo sigillo discografico dei toscani Coram Lethe, band da anni attiva nel panorama Death Metal e in grado di conquistarsi prestigiose aperture alle tappe nel nostro Paese di gruppi quali Dark Funeral, Rage, Dismember e Deicide.
Pubblicato sotto la Punishment 18 Records, che sta gradualmente raccogliendo le migliori realtà Death Metal della penisola, …A Splendid Chaos costituisce un esempio di come nel 2009 si riesca a comporre Death tecnico senza risultare eccessivamente ripetitivi e scontati.
Le influenze dei Coram Lethe affondano nei capolavori dei Death, dei Carcass e degli At The Gates, ma sanno aprirsi ad un gusto più progressivo, che prevede la stesura di strutture complesse e la proposizione di melodie improvvise ed inattese. La voce di Erica Puddu appare graffiante e rabbiosa, inscrivendosi in maniera perfetta nel contesto del genere: seppur a tratti possa sembrare statica e troppo omogenea, essa si lega ai riff vorticosi e tecnici che ricalcano le classiche cavalcate degli At The Gates, costituendo una valida alternativa al tono vocale esibito sui precedenti Reminescence e The Gates Of Oblivion da Mirco Borghini.
Condamned To Darkness e The Gift Of Providence avviano l’album in modo impressionante, facendo immergere l’ascoltatore in una dimensione caotica ed aggressiva, fatta di intricati motivi di chitarra, sostenuti da patterns di batteria dai ritmi insostenibili e dall’approccio tuonante ed impetuoso.
Mystical Pentagram conferisce spazio alle svolte progressive tipiche degli ultimi Death o dei Cynic senza però discostarsi troppo dalla matrice Death Metal di base, garantendo una direzione più varia per …A Splendid Chaos.
La traccia che appare più innovativa e particolare all’interno dell’album è raffigurata dalla breve ma splendida Ancient Reflection, dotata di un sapore arcano e misterioso che evidenzia un’altra anima dei Coram Lethe, più meditativa ed elegante: è su questa commistione fra Death Metal tecnico e sezioni più ricercate che i toscani dovranno puntare, senza scadere nell’ennesima proposta clone dello stile scandinavo d’inizio anni Novanta.
Dopo la realizzazione di un’opera come …A Splendid Chaos, i Coram Lethe devono ora entrare in una fase della loro carriera che permetta loro di maturare stilisticamente, elevandosi tra i rappresentanti di una nuova era per il Death Metal nostrano, meno intriso dei cliché del passato e proiettato verso sperimentazioni più singolari.