Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Nuclear Blast/Audioglobe
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Oddleif Stensland - chitarra, voce
- Tor Atle Gabrielsen-Andersen - batteria
- Erik Mortensen - basso


Tracklist: 


1. On Ancient Ground (08:44)  
2. The Abandoned One (08:45)  
3. Becoming Of Man (07:54)
4. Payment Of Existence (07:32)
5. Through The Labyrinth Of Years (05:39) 
6. Raven's Cry (08:18)
7. Unpredictables Of Life (06:39)  
8. Stone Carved Eyes (09:11)

Communic

Payment Of Existence

Presentato dalla stessa band come l’album più pesante mai composto nella breve carriera discografica, Payment For Existence costituisce il terzo episodio del trio norvegese che sta emergendo tra le stelle della Nuclear Blast. Nulla però sembra essere mutato da quel convincente Waves of Visual Decay che nel 2006 aveva rappresentato una prova di maturità per i Communic: dalla chiara influenza Nevermore alle rocciose sezioni a cavallo tra Progressive e Power Metal americano, dai cori maestosi ai complessi intrecci di chitarra.
Di certo risulta evidente che i Communic hanno trovato un proprio equilibrio compositivo ed uno stile che li colloca in un preciso filone musicale, ma questo elemento non basta a fare di Payment Of Existence un album discreto.

On Ancient Ground apre il disco con il suo ritmo canonico e fin troppo debitore della vecchia tradizione Metal degli Ottanta; alla voce di Stensland che ripercorre nuovamente i meandri di Warrel Dane dei Nevermore si aggiunge un tessuto sonoro che appare piatto e privo di originalità, pur esibendo un livello di produzione decisamente elevato e professionale.
In Abandoned One i passaggi di elettronica raffigurano l’unico aspetto innovativo per il sound dei Communic, differenziandolo ulteriormente dall’apporto di tastiera usato nella precedente opera; l’album poi nel suo complesso entra in una scia di banalità che non farà destare alcuna attenzione fino alla sua conclusione, perché dalla pseudo-ballad Becoming Of Man (memore delle varie Believe In Nothing e Sentient 6 dei Nevermore) si passa ad altre tracce di scarsa efficacia, come la title-track e Through The Labyrinth Of Years, che mantengono gli elementi propri della tradizione Metal americana senza garantire un minimo di varietà.
Coinvolge sicuramente l’epicità di certi intermezzi, ma i Communic sono lontani qualitativamente dagli incastri perfetti dell'architettura timbrica, pur dimostrando doti tecniche ben superiori a quelle della maggior parte dei gruppi dell’attuale panorama europeo.

Si consiglia pertanto Payment For Existence solo agli appassionati del Power di stampo americano, carico di punte di Heavy e Progressive, ma privo di spunti di eccezionale rilievo; il giudizio sul platter risulta penalizzato soprattutto per la staticità con cui esso è stato composto, che non regge confronto con il predecessore: tuttavia la malinconia che traspare dalle canzoni dei Communic ben si lega all’artwork apocalittico con cui Payment For Existence è introdotto, perché almeno il lato grafico è stato curato allo stesso modo dei vecchi capitoli discografici.

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