- Thomas - voce
- Francois - chitarra
- Yann: - chitarra
- Ben - basso
- Guillaume - batteria
Tracks 1-99
…As Everything Is A Tragedy
Attivi ormai dal 1996, i francesi Comity giungono alla seconda pubblicazione ufficiale, dopo The Deus-ex-Machina as a Forgotten Genius del 2003, con …As Everything Is A Tragedy che, come il precedente, mette in evidenza lo stile caotico e contorto del Metalcore proposto. La prima particolarità dell’album è quella di essere stato composto in un’unica mastodontica traccia, della durata di 55 minuti, che non lascia respiro all’ascoltatore, se non grazie a qualche passaggio Doom/Sludge di secondaria importanza: il genere esibito fonde insieme le tradizioni Metalcore, Death Metal e Sludge per realizzare un sound non originalissimo, che riprende parecchio gli elementi di Dillinger Escape Plan, Neurosis, Converge, Today Is The Day e Pysopus.
Le strutture sono certamente complesse, ma il risultato finale dell’album è pesante da assimilare, per il costante intreccio di sezioni disorganiche tra loro e per l’inserimento di disarmonie che possono fare storcere il naso a molti ascoltatori. La tecnica mostrata dal quintetto francese è di grande spessore e la voce continua incessantemente con il suo tono graffiante a percorrere gli intricati riff di chitarra.
La visione musicale dei cinque ragazzi francesi è di sicuro poco appetibile e poco diretta nel suo impatto verso il pubblico: la batteria ha delle sfuriate spesso interrotte a metà, le chitarre conducono delle ritmiche che si rincorrono e si superano, la voce appare dozzinale nel suo approccio sporco. La scelta poi di inserire solo alcuni frammenti di atmosfera in un album così confuso nella sua forma è stata inefficace, poiché a lungo andare la monotonia e la ripetitività prendono il sopravvento.
Non resta molto da dire riguardo un'opera come …As Everything Is A Tragedy, che potrà piacere solamente ai grandi fans dei Dillinger Escape Plan con le loro follie musicali e le loro atmosfere soffocanti: per tutti gli altri ascoltatori, risulterà solo un misto di riff mal connessi che non presenta un attimo di sosta in quasi un’ora di composizione. In ogni caso, ai Comity manca la personalità ed è su questo che la band dovrà lavorare per preparare il materiale per il successore di questo prodotto alquanto scadente.