Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Paolo Cazzola
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2006
Line-Up: 

Nico Parente - voce
Salvatore Camillo - chitarra
Gabriele Ianne - chitarra
Carlo Cantisani - basso
Giovanni Leone - batteria


Tracklist: 

1. Intro
2. Inno Alla Violenza
3. Allarme Odio
4. C.O.M.A.
5. Clinicamente Morti
6. L'inferno Avanza
7. Corruzione
8. Fantasma

Clinicamente Morti

Obitorio

I Clinicamente Morti nascono nell’underground metal salentino nel maggio 2005 da un idea di Salvatore Camillo e Giovanni Leone (chitarrista e batterista), come band dedita ad un Thrash/Death molto influenzato da gruppi come Obituary, Slayer, Sepultura e Pantera. Dopo aver completato, entro la fine del 2005, la formazione con l’inserimento di Gabriele Ianne (chitarra), Nico Parente (voce) e Carlo Cantisani (basso), la band si fa strada nellà difficile realtà musicale locale, raggiungendo una buona popolarità.

Tra il febbraio e il marzo 2006 la band riesce a incidere il suo primo demo, Obitorio. Il disco fu registrato con la collaborazione di Angelo Buccolieri dei Painstorm, e riscosse un discreto successo nel consueto passaparola diffuso via Internet e non. Le otto canzoni racchiuse in Obitorio ci fanno comprendere appieno le caratteristiche del Clinicamente Morti-sound: le chitarre producono riff massicci e granitici che privilegiano il groove e la ritmica piuttosto che la velocità, pur non rifiutando qualche sfuriata prettamente Thrash. I testi in italiano rendono inoltre più particolare la proposta del quintetto.

Dopo un breve intro ci ritroviamo catapultati in Inno Alla Violenza, probabilmente il pezzo più conosciuto dei Clinicamente Morti. Un buon riffing, dotato di grande impatto e groove accompagna la voce di Nico e la sezione ritmica, facendo entrare la canzone in testa già dal primo ascolto. Allarme Odio invece alterna parti più cadenzate a vere e proprie sfuriate Thrash/Death, risultando molto aggressiva ed azzeccata. Parte con l’acceleratore premuto invece C.O.M.A., sebbene non riesca a convincere più di dovuto. Discorso a parte va fatto per Clinicamente Morti, caratterizzata da un incipit lento per poi sfociare in un vortice elettrico granitico e possente. Clinicamente Morti è una delle tracce più particolari e probabilmente più belle di tutto il platter, insieme alla seguente L’Inferno Avanza, dotata anch’essa di grande impatto e decisione. Corruzione rimane sulla falsariga delle precedenti tracce, cadenzata e massiccia nel suo incedere, ultimo vero e proprio tassello di questo Obitorio prima dell’outro Fantasma.

Obitorio è in definitiva, un demo più che sufficiente, che mette in luce le buone possibilità della band salentina. Gli eventi live e le collaborazioni con band di calibro internazionale come Avulsed  e Lividity non fanno altro che aumentarne i consensi. Si prospetta un futuro più che roseo per i Clinicamente Morti.

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