- Mauro Picone - voce
- Vito Fresiello - chitarra
- Mario D'Antuono - chitarra
- Ezio Di Ieso - tastiera
- Umberto Caggiano - basso
- Carmine Martone - batteria
1. Intro: Reseeding The Roots (Of The Cross)
2. Reseeding The Roots
3. Skyward
4. Shades Of The Night
5. Perfectly Wrong
6. Circle Of Believers
Demo 2007
I Circle Of Believers si formano nel 2004 per iniziativa dei due chitarristi Vito Fresiello e Mario D'Antuono, i quali vanno alla ricerca di altri validi elementi per completare la line up.
La band si completa con l'ingresso del singer Mauro Picone, di Umberto Caggiano al basso, di Ezio Di Ieso alla tastiera e Carmine Martone alla batteria, riuscendo in breve tempo a raggiungere il giusto affiatamento, così da indurre i due fondatori ed axe-man a scrivere i primi pezzi propri e dar vita così al primo demo della giovane band.
Nel loro demo di esordio i Circle Of Believers propongono un heavy metal che vira spesso verso soluzioni progressive e soprattutto power, mostrando un discreto song-writing parecchio debitore della scena NWOBHM degli '80 e del power teutonico di Gamma Ray e simili, ma purtroppo la resa sonora dei brani, a livello di registrazione, non è delle migliori, e lo si capisce fin dall'iniziale Reseeding The Roots, brano che sembra non funzionare a dovere, infatti il singer fornisce una prova discreta ma altalenante con qualche riserva maggiore relativamente alla pronuncia, mentre anche a livello strumentale chitarre e batteria danno la sensazione talvolta di non andare di pari passo.
Gli stessi limiti si rintracciano nella seguente Skyward, mentre si fa sempre più chiaro che il cantante è in possesso di una voce potente ed impostata, che ricorda a tratti quella di Bruce Dickinson e in misura minore quella di Geoff Tate, ma bisogna ancora lavorarci sopra per limare alcune pecche se si vogliono ottenere risultati professionali, anche il brano non è affatto male, anzi a livello compositivo i campani sembrano avere una buona vena, cosa evidenziata anche dalla seguente Shades Of The Night, certamente la migliore del presente EP, per merito delle sue azzeccate linee melodiche, davvero un brano ispirato e ben costruito, in cui è possibile apprezzare anche dei notevoli solos. Perfectly Wrong è più articolata, infatti parte come un solenne mid-tempo per subire brusche accelerazioni nell'intermezzo strumentale prima di tornare sui suoi passi, infine si chiude con il brano auto-intitolato, il cui inizio lento e malinconico lascia il passo ad una seconda parte più potente e maiden-iana.
E' difficile valutare un lavoro sulla base di una così cattiva registrazione, che certamente penalizza la potenza e le capacità che potrebbe esprimere la band campana, ma di certo si può affermare che i Circle Of Believers mostrano una vena compositiva ispirata e non indifferente, che però deve attualmente fare i conti con alcune pecche, infatti i vari membri del gruppo devono trovare ancora il giusto feeling esecutivo ed il cantante, in possesso di una voce idonea al genere da loro proposto, deve solo colmare quelle piccole lacune che al momento non gli permetterebbero il salto di qualità.