- Klayton - tutti gli strumenti, produzione e arrangiamenti
1. Through the Gates
2. Birthright (Beta 1.0 version)
3. Solaris
4. Pursuit of the Haunted
5. Ursa Minor (Electron mix)
6. Narrow Escape
7. Subterra
8. The Angel of iO
9. Surgical
10. Ursa Minor (Proton mix)
11. Outland
12. Life's a Glitch
13. Animatronic
14. Descent
15. Ursa Minor (Neutron mix)
16. Birthright (Birthwrong remix by Blue Stahli)
17. Scardonia
18. Aurora Borealis
19. Ursa Minor (Non-Atomic mix)
20. La Puerta del Diablo
21. Birthright (Beta 1.0 - instrumental trailer mix)
22. Baseline (Birthright demo - instrumental)
Soundtrack for the Voices in My Head, vol. 1
In attesa dell'album nuovo (per cui sono già state realizzate qualcosa come uno stakanovistiliardo di canzoni di cui solo una quindicina verrà scelta per il full-lenght, il resto verrà diluito in altrettanti singoli scaricabili su iTunes e qualche bootleg), previsto fino ad ulteriori rinvii per l'autunno 2009, Klayton ha pubblicato nel dicembre 2008 una raccolta di pezzi inediti composti negli ultimi due anni con il progetto Celldweller e mai pubblicate prima.
Il titolo, Soundtrack for the Voices in My Head, dovrebbe già di per sè indicare che si tratta di frammenti e ideuzze messe insieme per divertissement ma poi scartate per l'inserimento su album vero e proprio, ma la parola "soundtrack" indica anche altre due cose: il primo è che i pezzi sono stati organizzati conferendo una certa cura nell'assemblarli e arrangiarli, come a valorizzarli ugualmente in quanto prodotto della sua mente; il secondo è che si tratta quasi esclusivamente di brevi esecuzioni strumentali, come le background musics di una vera colonna sonora, tant'è che l'intento di Klayton è di licenziare i pezzi per qualche reale colonna sonora (di film, videogiochi o spot) e quasi tutti i titoli sono stereotipi cyberpunk/futuristi che sembrano realmente semplici nomi banali per qualche scena particolare.
La stragrande maggioranza dei pezzi è quindi strumentale, oltre che breve se si eccettuano casi come l'oscura e alienante Solaris (campionamenti disturbanti, atmosfere post-industriali, sezione ritmica derivata dall'hip hop, ritornelli con chitarroni distorti ribassati), l'industrial/trip hop inquietante di The Angel of iO, l'ambient post-apocalittico di La Puerta del Diablo e l'industrial malato e corrosivo di Outland, che vanno dai 3 ai 5 minuti di lunghezza.
L'unica canzone vera e propria è Birthright, pezzo che enfatizza le distorsioni brucianti, i climax solenni e il ricco riempimento elettronico per ottenere un risultato epico e al tempo stesso d'impatto così come d'atmosfera. Nel remix di Blue Stahli diventa più meccanica, discotecale ed alienante.
Potrebbero sembrare canzoni anche altre traccie come Aurora Borealis, ma l'intervento vocale si limita ad intonazioni che sostengono l'atmosfera, in realtà non viene cantato nulla e anch'essa è una strumentale.
Per quanto riguarda il resto della pubblicazione, cioè delle rimanenti brevi strumentali, il discorso verte sul solito ricco miscelamento di elettronica multisfaccettata (tra drum'n'bass, industrial, techno, house, elettro-ambient e altro ancora), riffoni robotici mutuati dall'industrial rock/metal, distorsioni corpose e ritmi chitarristici sincopati derivati dal nu metal.
Il fatto che siano tutte strumentali è un'arma a doppio taglio: da un lato valorizza l'atmosfericità e l'evocatività dei pezzi, dall'altro sembra quasi che manca qualcosa, soprattutto in quelli più lunghi e aderenti alla forma-canzone canonica (verso, ritornello ecc.), per cui la non presenza di una traccia vocale soprattutto nel chorus stona abbastanza.
L'uscita rimane in ogni caso più interessante delle precedenti Beta Cessions (di cui Klayton intende realizzare una seconda edizione dopo aver pubblicato il nuovo album, assieme ad un Vol. 2 di queste Soundtracks), a causa del maggior contenuto di reali inediti, invece di una prevalenza di semplici mix alternativi e versioni strumentali di pezzi già pubblicati precedentemente con l'esordio.