Bob Moses, il duo composto da Jimmy Vallance e Tom Howie operanti dall'asse Canada/New York, ha prodotto fino a oggi solo singoli ed e.p. che sono tutti raccolti nel disco di cui state leggendo, mentre il vero debut album, Days Gone By, è previsto per settembre 2015.

Il materiale qui contenuto risulta però troppo interessante per non parlare adesso dell'elettronica di Bob Moses, a cominciare dalla traccia numero uno, Far From The Tree, straniante downtempo in cui sembra quasi che il duo voglia dare una sua personale visione easy di certe istanze ambient sperimentali che da Alvin Lucier ad Aphex Twin han sempre investito la musica elettronica.

Del resto se la formazione fosse dedita alla sola e semplice deep house non avrebbe goduto dei favori di una label come la Domino.
Una certa tendenza out-clubbing si riscontra anche in tracce come Winter's Song o All I Want, ipnotici electro-pop di stampo cantautorale forse spendibili anche su raffinatissimi dancefloor a bassa intensità.

Ma c'è anche spazio per l'electrolounge oscura e post-ibizenca di Interloper, le malinconiche chitarre slow di Stealing Fire, l'elegante deep house di Hands To Hold (seguita dalla sua omologa acustica), le camere d'eco di Too Close For Comfort e i seduttivi post-soul/errebì di I Ain't Gonna Be The First To Cry e Grace.

Quasi dispiace immaginare che l'album di settembre possa oscurare questa raccolta senza la quale difficilmente queste perle avrebbero visto luce, ma si sa, bisogna batter ferro finché è caldo, e per Bob Moses ora sembra che lo sia.