- Ozzy Osbourne - voce
- Tony Iommi - chitarra
- Geezer Butler - basso
- Bill Ward - batteria
1. Selling My Soul
2. Selling My Soul (Danny Saber remix)
Selling My Soul
Questo singolo contiene il secondo brano inedito (dopo Psycho Man) composto dai Black Sabbath dopo la riunione con lo storico cantante Ozzy Osbourne.
Rilasciato anch'esso solo in America, fu ugualmente inserito come bonus track nel live Reunion, anche se la pubblicazione del singolo è successiva al live.
Selling My Soul è più doom-oriented dell'altro inedito, con riff cupi e fangosi propensi a dipingere scenari inquietanti, pur spezzati ogni tanto da un ritornello maggiormente melodico che comunque mantiene le distorsioni come base sonora su cui cantare le parole e bassi penetranti a rendere ancora più scuro il tutto. Non ci sono grossi sussulti, nuovamente il pezzo scorre via senza infamia e senza lode, come un tranquillo esercizio di stile senza picchi; rimane in ogni caso un pezzo fortemente ancorato alle radici dei Black Sabbath e a quella che è la loro anima più genuina.
Nella seconda metà degli anni '90 il loro stile potrebbe apparire ormai datato, ma soprattutto non più alfiere di quella tensione cadenzata, di quella cupezza inquietante, di quelle atmosfere macabre che un tempo sconvolse il panorama musicale. Per dire, in tutti questi anni sono usciti dischi che farebbero sembrare i Sabbath un gruppo da matrimonio; ma se è vero che si è "seduti sulle spalle dei giganti", è chiaro che questi giganti sono proprio gli inglesi di Birmingham, una delle formazioni più influenti e seminali di sempre nella storia delle frangie più dure del rock, se non forse la più influente di tutte (anche più di gente come Led Zeppelin, Ramones, Metallica o Motorhead), e questo non lo diciamo tanto per spararla grossa e colorare la recensione di toni entusiastici ed elogi sperticati.