- Erick Larson - Chitarra
- Bo Leslie - Chitarra
- Summer Welch - Basso
- Ben Hogg - Voce
- Dave Witte - Batteria
1. Mangled By Mongoloids (ripped apart by the retarded)
2. Hustling The Coroner (to overlock the strychnine)
3. Buttfucked With A Shotgun Barrel
4. Landfill Burial
5. Filthfarm Of Washington State
6. Front Lawn With Family Members
7. Murder Of An Off Duty Cop
8. The Old Lady Rots (but the checks keep coming)
9. Coke Mule
10. To Kill A Co-worker (you ain't my fucking Boss man)
Weight of the Wound
Altra all-star band per la nuova uscita in casa Relapse. Questa volta però non si tratta di brutal, ma di southern, mischiato al death old-school ed al thrash in modo da creare una miscela di death&roll molto vicina a quello che hanno fatto vedere (e soprattutto sentire) negli ultimi anni gli Entombed.
I Birds Of Prey sono un gruppo quanto meno eclettico: trovare informazioni su di loro significa all'incirca cercare il sacro graal. Non esiste un sito internet, non esistono schede su portali come metal-archives e nello stesso sito della Relapse non si trovano che poche e decisamente inutili informazioni, come ad esempio una scarsa biografia. Soltanto con una ricerca incrociata si scopre che i componenti fanno tutti parte (o hanno fatto parte) di ottime band in ambito southern, sludge e thrash come Alabama Thunderpussy, Baroness e Municipal Waste. Tutto quindi in stile scanzonato e anche un pò ostile tipicamente southern, come i grandi personaggi del genere ci hanno insegnato (Zack Wilde su tutti...).
Appunto prendendo ispirazione dalle diverse esperienze con i proprio gruppi di appartenenza, i cinque musicisti propongono un buon metal ben suonato e capace di sconfinare in vari campi. Usando la base southern che da quel tocco di caldo e quei riff molto coinvolgenti, vengono di volta in volta inseriti elementi death secondo la filosofia Obituary, quindi abbastanza semplici, non velocissimi e molto cadenzati; senza contare alcune sfuriate più tipicamente thrash ed altre grind o addiritura quasi black. Però non è tutto oro quello che luccica: pur mischiando varie componenti, alla fine le canzoni suonano tutte molto simili a causa soprattutto del background southern. Così il disco col passare dei minuti diventa piatto e monotono e perde parte del coinvolgimento iniziale.
Vi sono dei punti di alto spessore: la sesta traccia, Front Lawn Filled With Family Members, dimostra una ricerca da parte del gruppo di un sound un pochino innovativo, mischiando tutti i generi prima citati, ed anche Coke Mule, con i suoi riff quasi hardcoreggianti, sveglia l'ascoltatore dal torpore riuscendo ad essere uno dei migliori pezzi del platter. Per il resto le altre tracce si assomigliano tutte abbastanza e dopo qualche ascolto passano inosservate, senza lasciare nulla di più che una manciata di buone canzoni.
Se quindi il vostro genere preferito è il southern più tipicamente statunitense, quello che puzza di sesso e Jack Daniels, ma siete stanchi di rovinare i vostri cd dei Black Label Society a furia di ascoltarli ed avete voglia di provare qualcosa di diverso, questo Weight Of The Wound è il disco che fa per voi. Per tutti gli altri invece, le dieci tracce di quest'album potrebbero essere troppo e far sbadigliare al secondo o terzo ascolto. Consigliato a chi ama il profondo sud e gli ultimi lavori degli Entombed.