- David McWane - voce
- Sean P. Rogan - chitarra
- Steve Foote - basso
- Jon Reilly - batteria
- Dan Stoppelman - tromba
- Ryan O'Connor - sassofono
- Paul E. Cuttler - trombone
1. Steady Riot (02:38)
2. Noise Complaint (03:12)
3. Shining On (03:14)
4. Souped-Up Vinyl (03:43)
5. Deadpan (02:31)
6. Snakebite (03:29)
7. Strictly Rude (04:45)
8. Try Out Your Voice (02:49)
9. Hell On Earth (03:05)
10. Fly Away (01:46)
11. Breaking The Bottle (02:15)
12. Raw Revolution (02:53)
13. Relocate The Beat (03:43)
14. The One (04:01)
15. She Knows Her Way (07:22)
Strictly Rude
Molti li hanno conosciuti solo di recente grazie alla data italiana dei Dropkick Murphys, ma loro, i Big D & The Kids Table, hanno già alle spalle una carriera di tutto rispetto. Nati addirittura nel 1995 a Allston (Massachusetts), i nostri hanno saputo ritagliarsi, nel corso degli anni, un degno spazio all’interno della foltissima scena underground della East Cost. Nel 1999 vincono addirittura un importante premio musicale a Boston, la loro città adottiva, ma è grazie ai tour in compagnia di Catch 22, Voodoo Glow Skulls, Mustard Plug e Rancid che la band si fa conoscere in tutti gli Stati Uniti. Nel 2006 arriva quindi il contratto con la SideOneDummy, label che probabilmente garantirà al complesso del Massachusetts un minimo di stabilità. Il 2007 vede invece l’uscita di Strictly Rude, il nuovo ed atteso lavoro targato Big D & The Kids Table.
Questo nuovo disco prosegue sulla scia dei suoi predecessori, proponendo uno Ska contaminato da elementi Rock, ma che spesso e volentieri sfocia in un piacevolissimo Dub. L’aspetto positivo di Strictly Rude, ed in generale dei Big D & The Kids Table, è l'essere lontano anni luce da quella miscela musicale tanto esplosiva quanto ormai snervante offerta da Ska-P e compagnia bella. La band nordamericana preferisce infatti ritmi più flemmatici e sonorità meno dinamiche rispetto ai propri colleghi di Madrid. Il risultato finale è davvero pregevole, accessibile a tutti, anche a chi vanta poca esperienza con musicalità di questo tipo.
Strictly Rude è un disco particolarmente vario, adatto a diverse circostanze, e ciò lo rende senza dubbio ancor più appetibile. Tanto per fare un esempio, si passa dalla vivacità di Noise Complaint alla posatezza di Strictly Rude, un magnifico brano in pieno stile Dub. Le chitarre graffiano solo quando necessario (da citare a riguardo Souped-Up Vinyl), mentre la sezione fiati trasmette senza sosta quelle tipiche emozioni che solo lo Ska sa regalare. Non mancano comunque capitoli meno solari, come la dubeggiante Deadpan e la già citata Strictly Rude. Imperdibili anche Try Out Your Voice, con il suo intro da chiesa, e la divertente Breaking The Bottle, in cui i fiati danno nuovamente ottima prova di sé. Discorso a parte merita infine la splendida Hell On Earth, dove dapprima compare una chitarra acustica ed i toni si fanno più malinconici, poi si sfocia in un Punk tirato e coinvolgente, impreziosito ancora una volta dall'esuberanza delle trombe.
Come un lampo a ciel sereno, i Big D & The Kids Table fanno irruzione nel mercato italiano per conquistare, grazie all’attenta distribuzione della Rude Records, nuovi ed esigenti appassionati. Strictly Rude non deve tuttavia sorprendere più di tanto: i Big D & The Kids Table hanno alle spalle una carriera di oltre dieci anni, svariati album e collaborazioni, ma soprattutto centinaia di concerti in tutto il mondo. Ancora qui? Correte subito a comprarlo!