Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Emanuele Pavia
Etichetta: 
Apple
Anno: 
1969
Line-Up: 

- John Lennon - Chitarre elettriche e acustiche, Voce, Pianoforte, Hammond, Moog, Tamburello, Maracas, Effetti sonori
- Paul McCartney - Basso, Voce, Pianoforte, Hammond, Moog, Battiti di mani, Percussioni, Effetti sonori
- George Harrison - Basso, Voce, Hammond, Armonium, Moog, Battiti di mani, Percussioni
- Ringo Starr - Batteria, Percussioni, Pianoforte, Timpano,  Battiti di mani, Voce (traccia 5)

Guests:
- George Martin - Pianoforte, Clavicembalo, Amornium, Percussioni
- Billy Preston - Hammond (tracce 2 e 6)

Tracklist: 

1. Come Together
2. Something
3. Maxwell's Silver Hammer
4. Oh! Darling
5. Octopus's Garden
6. I Want You (She's So Heavy)
7. Here Comes the Sun
8. Because
9. You Never Give Me Your Money
10. Sun King
11. Mean Mr. mustard
12. Polythene Pam
13. She Came in Through the Bathroom Windows
14. Golden Slumbers
15. Carry That Weight
16. The End
17. Her Majesty [Hidden Track]

Beatles, The

Abbey Road

Dopo la pubblicazione nello stesso anno di Yellow Submarine, colonna sonora dell'eponimo film d'animazione, i Beatles si riuniscono in studio per registrare un nuovo full-length "alla vecchia maniera", come dice Paul McCartney, ovvero cercando di comporre dei nuovi pezzi senza l'attrito e le divergenze artistiche che avevano caratterizzato la storia del complesso dalla registrazione del doppio album The Beatles. Tentativo che fallirà miseramente: sarà infatti impossibile riconciliare i quattro membri (e in particolare John Lennon e Paul McCartney), i conflitti si faranno sentire anche in quest'album - soprattutto in merito all'idea di inserire il medley a fine album -, e I Want You (She's So Heavy) sarà l'ultimo pezzo registrato in una sessione con tutti i quattro Beatles presenti. L'anno dopo i Beatles si scioglieranno.

Abbey Road è perciò l'ultima fatica dei Beatles (visto che il materiale di Let It Be era stato perlopiù registrato pochi mesi prima della registrazione dei pezzi di Abbey Road), nonché l'indiscusso vertice della loro carriera (ma il fatto che sia uscito nello stesso anno di capolavori di rock sperimentale e all'avanguardia quali Trout Mask Replica, In the Court of the Crimson King o Uncle Meat deve far capire quanto i Beatles anche con il loro apice rimangano ben lontani dall'essere dei geni rispetto allo standard del loro tempo).
Questo disco infatti è la summa di tutto ciò che i Beatles hanno fatto, comprendendo gli arrangiamenti opulenti di Sgt. Pepper's Lonely Hears Club Band, l'"eclettismo" stilistico che era presente già nel White Album - dato in entrambi i lavori più dalle diverse idee dei vari membri che non venivano ben amalgamate a quelle degli altri per via dei vari conflitti interni alla band che per loro genialità -, la solita vena pop melodica che caratterizza la carriera dei Beatles per tutta la sua durata, il tutto sommato a un nuovo tentativo di correre dietro alle tendenze musicali del loro periodo - come ben si può notare soprattutto in I Want You (She's So Heavy) e il famoso medley della Side B -.

La facciata A di Abbey Road si apre con Come Together, famoso singolo sospeso tra un blues-rock dal sapore psichedelico e la vena melodica tipica del quartetto (come si può ben vedere nell'orecchiabile ritornello), fulgido esempio delle idee musicali di John Lennon del periodo, più impegnate e "dure" rispetto a quelle dei suoi compagni, seguito subito dopo dalla malinconica ballata Something, opera di George Harrison, altro singolo di grande successo (rilasciato proprio insieme a Come Together) spesso considerato come una delle migliori ballate sentimentali di sempre, e per quanto possa essere azzardata tale affermazione è indubbio il suo livello relativamente all'intera carriera dei Beatles.
Chiaro esempio dei conflitti interni sono la spensierata Maxwell's Silver Hammer, che nonostante sia attribuita al duo McCartney/Lennon è stata in realtà composta solo dal primo e odiata e derisa dal secondo, e Oh! Darling, scritta anche questa da McCartney e cantata da lui, nonostante Lennon fosse convinto che fosse un brano adatto per la sua voce (e infatti si nota decisamente lo stile più urlato e duro di Lennon nella prestazione vocale).
Octopus's Garden è un altro pezzo spensierato (e quasi banale), scritto da Ringo Starr che riprende chiaramente lo stile infantile di brani quali Yellow Submarine o All Together Now e mostra la minuziosa cura degli arrangiamenti, e prelude al contrario al pezzo più complesso dell'intero album, nonché probabilmente a uno dei più riusciti: si tratta di I Want You (She's So Heavy), brano nuovamente sospeso tra blues-rock e psichedelia (seppur molto più psichedelico e con una componente melodica meno accentuata rispetto a Come Together), con elementi come l'atmosfera ipnotica e sognante che strizzano l'occhio al progressive che stava nascendo in quegli anni (In the Court of the Crimson King, primo compiuto vagito della corrente, era stato registrato proprio nello stesso periodo di Abbey Road), senza però risultare tanto particolari e all'avanguardia.
Dopo una lenta conclusione, costruita sulla stessa progressione ripetuta per vari minuti e sostenuta da alcuni rumori in sottofondo, il pezzo chiude la prima metà del lavoro improvvisamente, con una conclusione ex abrupto che ha reso celebre tale brano. È quindi la volta di una Side B con molte meno velleità psichedeliche, come si nota dall'opener Here Comes the Sun, traccia orecchiabile e catchy che fa parte dei tanti brani di immenso successo dei Beatles (notevole contando che non sarà mai rilasciata come singolo), ispirata a Badge dei Cream; Because è un altro pezzo dal sapore vagamente progressive (per via dell'uso del moog in particolare) e dall'atmosfera ipnotica, che sembra riprendere quella di I Want You - anche se l'impianto corale lo rende decisamente più in linea con lo stile Beatles -.
Segue quindi una novità particolare per il quartetto che occupa tutto lo spazio della restante facciata: infatti, per la prima volta nella carriera osano la soluzione del medley, rifacendo il verso alle jam session articolate di band quali Quicksilver Messenger Service e Grateful Dead (ma anche alle soluzioni usate dai Soft Machine e da Frank Zappa per i loro Volume Two e Absolutely Free, scomponendo le composizioni principali in molte tracce più brevi).
Riutilizzando vari pezzi incompiuti composti da Lennon e McCartney, con un'immensa opera di arrangiamento vengono legati i vari momenti: si passa quindi dall'ironia quasi zappiana di You Never Give Me Your Money alle melodie oniriche di Sun King, passando per le più trascinanti e brevi Mean Mr. Mustard e Polythene Pam; altrettanto energica è She Came In Through the Bathroom Windows, mentre Golden Slumbers è un breve momento più melodico che introduce il sing-along Carry That Weight.
A chiusura del medley è posta la traccia per l'appunto chiamata The End, traccia dalla preponderante impronta chitarristica quasi blues-rock (che sembra quasi riprendere Jimi Hendrix nei momenti più duri) che si spegne nella traccia nascosta Her Majesty (seppur successive release del disco la presentino nella tracklist, e dovesse apparire in origine tra Mean Mr. Mustard e Polythene Pam). Nonostante in sé (a parte forse You Never Give Me Your Money) nessuno di questi pezzi abbia una ben definita identità, e nonostante operazioni simili non fossero qualcosa di rivoluzionario per quell'anno, tale medley è da ricordare per la ricchezza degli arrangiamenti, che riprendono Sgt. Pepper's e rendono fresca la proposta della band.

Non è poi così sbagliato considerare così conclusa la vicenda dei Fab Four - data anche la pochezza del successivo Let It Be -, con l'album che è senza alcun'ombra di dubbio il più riuscito di tutta la loro carriera, per idee e per arrangiamenti tra i migliori della loro discografia. È importante risottolineare però che, per quanto spesso tutti i loro album siano stati considerati come ben altro, si è lontani dall'essere di fronte a qualcosa di totalmente rivoluzionario e nuovo nel panorama musicale, seppur la qualità del materiale presente in questo lavoro sia indiscutibile.
Abbey Road è il riuscito canto del cigno di una band il cui apprezzamento planetario è dovuto più che altro a meriti mediatici e di diffusione più che aver realmente creato o inventato qualcosa nel panorama rock/pop, e forse è anche per questo che il loro è un caso più unico che raro nella storia del rock.

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