Luca Lobefaro
Massimo Colagiovanni
Valentina Pratesi
Davide Sollazzi
Claudio Gatta
suonano
Acqua, Bicchiere, Bidone, Bidone di latta con catena, Bottiglione, Carta vetrata, Cartello stradale, Catena, Cerchione, Ciotole, Chiavi inglesi, Chitarrina giocattolo, Corpo Corrugato, Gancio blocca sterzo, Minipimer, Pentola, Pentola con catena, Phon, Radio, Righello, Sega circolare, Spazzolino elettrico, Tanica, Torce, Tubi in PV, Tubo di ferro, Tubo estensibile, Wok.
Bamba
Reggae
Supertechno
Acqua
Piano Terra
Mano d'Opera
To Be
What's In The Cube?
Se la musica è nell'aria (quante volte abbiamo sentito dire o cantare 'music in the air'..) allora essa può anche distaccarsi dal concetto di strumento musicale per abbracciare quello più ampio di strumenti extra-musicali.
Che sia poi il richiamo di tam-tam ancestrali o più moderne istanze ecologiste basate sul riciclo poco cambia quell'idea di gioco che sottende l'operazione.
E' un gioco fatto molto bene da Luca Lobefaro and friends, a differenza di quello stanco e fintamente rituale dell'ultimo bonghista stordito sull'asfalto di una piazza qualsiasi della vostra città.
Cosa ci sia poi nel 'cubo' che può essere la location ove è stata girata questa performance lo si può vedere dal dvd di cui stiamo scrivendo, cosa potrebbe invece contenere 'il packaging' lo decidete voi se lo acquistate.
E torniamo ai contenuti 'sonori' che in questa sede ci interessano di più. I Bamboo sono davvero molto bravi, tirano fuori tutti i loro rottami e per una mezzoretta son capaci di ipnotizzarti di ritmo, sempre composti, anche pop ed in certi casi competitivi persino con la techno in brani in cui forse c'è solo la 'chitarrina bontempi 12-36 mesi' o il minipimer ad essere alimentati.
Gli altri oggetti invece variano dai secchi alle bottiglie di plastica, dalle chiavi inglesi alle catene, c'è persino un segnale stradale.
Divertente ed istruttivo, What's In The Cube ed i Bamboo dimostrano come si possa con spirito e fantasia creare ambienti sonori prossimi ad una versione acustica di glitch o di d&b ma bisogna vederli (anche dal vivo) e sentirli per ben comprendere.