Voto: 
8.4 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Xtreme Rising
Anno: 
2004
Line-Up: 

- Mauro Pacetti – voce

- Francesco Olivi – chitarra

- Alessandro Marcelli – chitarra

- Andrea Mastromarco – basso

- Nicola Raffaeli – batteria



Tracklist: 

1. Vortex of Desire (04:55)

2. Hyperlogical Non-Sense (03:39)

3. Inside the Insane Man (03:10)

4. Creator of Inner Cosmos (03:41)

5. Mental Pattern of Re-birth (03:07)

6. Master-enemy (02:39)

7. Pulse (03:02)

8. Prelude to… (Strumentale)(01:32)

9. Strobos (03:39)

10. Mind Blast (02:52)

11. Re-Pulse (Strumentale)(03:41)

Aydra

Hyperlogical Non-Sense

Nel 2004, gli Aydra tornano in scena dopo la convincente prima prova, Icon of Sin. Innanzitutto bisogna considerare un importante cambiamento di line-up: si aggiunge il chitarrista Alessandro Marcelli(2003).
Hyperlogical Non-Sense è giocato dunque sui medesimi toni del primo full-length, anche se di sicuro quest’opera appare migliore sotto tutti i punti di vista, a partire dalla registrazione che si rivela all’altezza del calibro di questa band. Si può notare poi come l’esecuzione risulti nettamente raffinata ed elegante.

Ottimo lavoro per ogni membro: le chitarre e il basso come sempre sopraffini, il vocal graffiante ed l’esaltante performance della batteria. Nel complesso tutte le tracce si presentano e si snodano su un unico piano, tenendo costantemente l’ascoltatore su livelli sostenuti. Con ciò il primo brano di Hyperlogical Non-Sense, Vortex of Desire è un buonissimo assaggio degli Aydra. Emerge chiaramente anche uno degli aspetti tecnici fondanti questa grande band, ovvero il cambio di velocità. Ogni pezzo si sviluppa infatti secondo questo altalenante succedersi di momenti di relativa quiete a momenti di grande coinvolgimento emotivo. Vengono toccati a questo proposito diversi livelli da alcuni decisamente rabbiosi ad altri più riflessivi e tragici, caratterizzati dall’uso di un breve arpeggio o di strazianti riffs di chitarra. Questa varietà di moduli espressivi assicura un grande dinamismo e un aspetto fondamentale di imprevedibilità. Risvolti tecnici, furenti forniscono poi un’ assicurata immedesimazione all’ascoltatore che viene trascinato in un vortice elettrizzante.

La seconda canzone dell’album è poi un’ulteriore prova della sconfinata fantasia del gruppo di Ancona, che si protrae per tutte le songs successive; in Inside the Insane Man e in Creator of Inner Cosmos la chiave di ascolto è certamente l’evoluzione del sound, che stupisce e si fa apprezzare. Il timbro degli Aydra è ormai legato al Death Metal e da qui giustamente non si smuove. Grandissime prestazioni poi si ritrovano nella quinta e sesta track di Hyperlogical, rispettivamente Mental Pattern of Re-birth e Master-enemy. Si può dire infatti che esse incarnino il modo di intendere musica, di comporre, di eseguire e che quindi costituiscono in pratica uno dei paletti del full-lenght.

In questi termini l’album, relativamente corto, si avvia alla conclusione: si hanno infatti solo trenta sette minuti di grande intensità, che rappresentano l’abilità del gruppo nel concentrare in breve una così grande carica. Un perfezionamento delle sonorità e delle idee compositive che prima apparivano più confusionarie e di livello ancora sperimentale. Chi pensava che sarebbero tornati nel dimenticatoio dopo il primo lavoro si sbagliava: un’opera quindi fortemente consigliata per scoprire nuovi talenti emergenti del momento.

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