- Eicca Toppinen - violoncello
- Perttu Kivilaakso - violoncello
- Paavo Lotjonen - violoncello
- Dave Lombardo - batteria in Betrayal/Forgiveness
1. Life Burns (03:06)
2. Quutamo (03:28)
3. Distraction (03:56)
4. Bittersweet (04:26)
5. Misconstruction (03:56)
6. Fisheye (04:09)
7. Farewell (05:33)
8. Fatal Error (02:59)
9. Betrayal/Forgiveness (05:13)
10. Ruska (04:39)
11. Deathzone (10:15)
Apocalyptica
L’album Apocalyptica, dell’omonima formazione finlandese, è un lavoro unico nel suo genere: si tratta infatti di un’opera Metal suonata esclusivamente dai tre violoncelli di Eicca Toppinen, Paavo Lotjonen e Perttu Kivilaakso. I tre talentuosi musicisti, fin dal loro debutto si erano posti l’obiettivo di fondere il Metal con la musica classica, riportando su strumenti strettamente classici le note aggressive dell’Heavy; infatti, per lungo tempo si sono occupati di ricreare sui loro violoncelli le sonorità prepotenti dei Metallica, rendendo alcuni tra i pezzi più famosi del gruppo ancora più emozionanti, sottolineando la carica espressiva, che neppure Hetfield e soci erano riusciti ad interpretare così bene.
Con Apocalyptica, i tre finlandesi rinascono, con un disco di pezzi propri. Non ci si deve lasciar ingannare dal primo brano, Life Burns!, molto commerciale, in puro stile The Rasmus, con appunto il vocalist Lauri alla voce: questa traccia, banale e scontata, differisce totalmente dallo stile dell’album, molto complesso, vario e stupefacente. Dalla seconda traccia ci s’immerge in un’ovattata atmosfera magica, carica di malinconia e di emozione, dove protagoniste assolute sono le linee melodiche degli archi, a tratti così distorti e amplificati da sembrare vere e proprie chitarre elettriche, accompagnati da un’energica batteria.
Il lavoro presenta ospiti importanti come Ville Valo (HIM), che con Lauri Ylonen (Rasmus) sono artefici di un bellissimo duetto gotico e romantico, nella ballata Bittersweet, scelta come singolo, Marta Jandovà, che canta con voce strozzata nella chiusura dell’album Wie Weit, e Dave Lombardo, che presta il suo talento alla batteria nell’aggressiva e devastante Betrayal, che sicuramente non è meno distruttiva di un brano degli Slayer. Ma è con Misconstruction e con Farewell che i sensi trovano l’estasi, nella malinconica ed energica foga, nel misterioso ardore, in una tristezza velata.
Apocalyptica è un disco straordinario, che piacerà sia all’amante del Metal più aggressivo che al cultore della musica classica; è una rottura degli schemi che dividevano nettamente queste due musiche così cariche di phatos, uno degli unici album recenti che riesce a commuovere, a far piangere. Perché la bella musica fa sempre male.