- Nico - archi, voce, samples
- Simo - percussioni, samples
- Ollie - basso
1. A Place To Live
2. Fawu
3. Just One Word
4. A Spiral
5. Body Of A Soul
6. Rebound Of A Rubber Head
7. The Filth
8. Iter
9. See Through My Eyes
10. Krop
11. The Deepest Area
12. Restless
13. Disinfection
Sìntoma
L’artwork tetro e angosciante di Sìntoma, album d’esordio dei modenesi Abletobe, rispecchia perfettamente l’anima del trio che emerge dai tredici brani con cui l’opera si sviluppa per quasi un’ora di ascolto: una sensazione di desolazione mista ad inquietudine troneggia in un disco che, pur essendo figlio della scuola alternativa dei primi A Perfect Circle, sa spaziare su elementi Post Rock o elettronici, conferendo un certo respiro ai riffs tenebrosi tessuti.
Una nota sicuramente positiva è la scelta degli Abletobe di non impiegare le proprie doti tecniche per plasmare un full-length incentrato su tempi dispari insostenibili o su passaggi tecnici emulati da decine e decine di realtà all’interno del genere, sfruttando invece una discreta creatività musicale per valorizzare le sezioni atmosferiche e strumentali.
Non sorprendono tracce ordinarie come A Place To Live, in cui chiara è la matrice A Perfect Circle e Tool nella successione dei riffs Alternative proposti; la vena invece da sottolineare di un disco come Sìntoma è da ricercarsi nelle pause, in cui la band si avvicina alla sfera del Post Rock più malinconico ed avvolgente, includendo certe sfaccettature elettroniche che rendono più soffocanti gli intrecci.
A Spiral risente di questo uso dell’elettronica, che cerca di tendere ad una dimensione industriale devota ai Nine Inch Nails, ma che rimane vincolata all’essenza Alternative della band, perché alla cacofonia si sostituisce sempre uno sviluppo più disteso. Forse certi brani si sarebbero potuti variare maggiormente, come Body Of A Soul e The Filth, incentrati costantemente sullo stesso tipo di evoluzione interna di alcuni episodi precedenti, ma il risultato è comunque efficace, grazie anche all’ottima registrazione che accompagna il disco e che è in grado di evidenziare i chiaroscuri degli Abletobe.
Non mancano inoltre una reminescenza diretta dai Deftones meno aggressivi e una più velata dagli Smashing Pumpkins, che arricchiscono il contenuto di Sìntoma con un sapore ancora più decadente ed acido.
Il punto di forza del trio modenese è costituito comunque dalle idee adottate dalla chitarra in clean, che si abbandona a temi e motivi in grado di cullare e coinvolgere contemporaneamente l’ascoltatore.
Dalle battute iniziali ci si sarebbe prtò aspettati un album decisamente più completo, che permettesse una diversificazione interna delle canzoni più evidente; di certo Sìntoma risulta un capitolo discografico ben studiato e suonato, ma le potenzialità degli Abletobe sono superiori rispetto a ciò che traspare dall’ascolto di un full-length lungo e spesso abbastanza statico. Si consiglia comunque di dare una possibilità a questo terzetto modenese che ha davanti a sé una strada in discesa, non appena una profonda maturità compositiva si sarà affiancata alle già impeccabili doti tecniche della formazione.