- Tommaso Pasi - voce
- Paolo Privitera - voce
- Giangiacomo Pastore - chitarra
- Andrea Franz - chitarra
- Andrea Cattagni - basso
- Vittorio Rosa - batteria
1. The Winchester's Nightmare (04:47)
2. The Constellations Fever (03:14)
3. Grave Poem (04:17)
4. Marcus Bridge (01:10)
5. Buried Like Beatrix (04:32)
6. Eternal Life (03:38)
7. The Abyss (Outro) (01:45)
Gazing From The Abyss
Tra i tanti giovani gruppi che formano la scena Metalcore italiana, ce n’è uno in particolare, gli Abel Is Dying, che già gode della stima di numerosi appassionati. Il gruppo si forma alla fine del 2004 a Milano e fin da subito accumula esperienza suonando dal vivo in giro per l’Italia. Un anno dopo la loro nascita, i sei lombardi pubblicano un demo autoprodotto che suscita l’interesse di stampa e pubblico. Per gli Abel Is Dying è fatta: hanno inizio una serie di tournee che portano alla ribalta il combo milanese anche in Francia, Svizzera, Belgio, Germania, Olanda e Austria. Condividono inoltre il palco con Death Before Dishonor, The Chariot, Bridge To Solace, Morda, Ramallah, oltre che con i connazionali Slowmotion Apocalypse, The Miracle e molti altri. Nell’autunno del 2006 gli Abel Is Dying firmano per la Still Life Records ed in breve tempo danno alle stampe il loro debutto ufficiale: Gazing From The Abyss.
L’EP, composto da sette tracce (ventitre minuti complessivi), rivela l’incredibile potenziale della band, la cui proposta non si discosta comunque da quelli che sono gli standard attuali: elementi propri del Death Metal di stampo svedese si uniscono all’Hardcore, dando vita ad un mix letale. Sebbene perciò non si possa parlare di innovazione, gli Abel Is Dying colpiscono per la propria classe, la violenza sprigionata ed un tocco personalissimo (oltre che per una produzione semplicemente perfetta). I riff di chitarra sono fulminei, quasi fossero schegge impazzite, mentre l’insistenza della sezione ritmica dona a Gazing From The Abyss una solidità straordinaria. Il brano con cui si apre il mini è Winchester’s Nightmare, disponibile per l’ascolto sul MySpace del gruppo. Le caratteristiche della canzone sono quelle tradizionali, ma non c’è spazio per cali di tensione o cadute di stile. Le accelerazioni ritmiche vengono spaccate dai tanto sospirati stacchi Metalcore ed ottimo è anche l’assolo a metà pezzo.
Ciò che invece può (e deve, viste le capacità del gruppo) essere migliorato ulteriormente è l’utilizzo delle due voci. Gli Abel Is Dying, infatti, possono vantare una coppia di ottimi cantanti, ma l’alternanza fra l’uno e l’altro deve essere più marcata, più incisiva. Se la band riuscirà in questa difficile operazione il suo potenziale non avrà più alcun limite. Le successive The Constellations Fever e Grave Poem ribadiscono i concetti espressi da Winchester’s Nightmare, riuscendo comunque ad estremizzare un sound già devastante. Manca il cantato pulito, grande incognita di ogni Metalcore band, e non se ne sente certo la mancanza. Marcus Bridge spezza la naturale prosecuzione del disco, grazie ad un intreccio di chitarre tanto intenso quanto emotivo. Peccato però sfruttarlo in questo modo, quando invece lo si poteva inserire in un qualsiasi brano, impreziosendolo così con una grazia sopraffina. In Buried Like Beatrix il mini raggiunge il suo picco più alto, merito anche dei due cantanti, che mostrano finalmente le loro reali capacità. Lo stesso accade in Eternal Life, altro formidabile capitolo di questo EP.
Gazing From The Abyss ha riscosso ovunque critiche positive ed un motivo c’è: gli Abel Is Dying sono attualmente una delle formazioni più determinate per quanto concerne il Metalcore di casa nostra. La Still Life ha già programmato l’uscita di un full lenght nell’estate del 2007 e la band è pronta per conquistare la Gran Bretagna in un tour che si preannuncia memorabile. Teneteli d’occhio, perché gli Abel Is Dying sono la promessa del Metalcore italiano.