Ideato e prodotto da Chris Lausmann, ex di Bonfire e Frontline, e da Michael Voss dei Mad Max, Voices Of Rock MMVII raccoglie alcune delle figure di primo piano dell'attuale scena AOR con l'intenzione di dar vita ad un album che faccia la felicità degli amanti del rock melodico, grazie anche alla presenza di personaggi di spicco come James Christian degli House Of Lords e sua moglie Robin Beck, Johnny Gioeli degli Hardline, di cui molti ricorderanno ancora il bellissimo Double Eclipse, Terry Brock, voce degli Strangeways e lo scorso anno protagonista insieme al chitarrista Mike Slamer dell'ottimo Nowhere Land, senza poi dimenticare che ad accompagnare i dieci talentuosi singer presenti nel progetto è stato chiamato uno dei chitarristi attualmente più impegnati e quotati nel genere, lo svedese Tommy Denander.

Ovvio attendersi allora dieci brani di rock melodico intrisi di linee iper-melodiche e chorus di facile e sicura presa, cosa che puntualmente avviene fin dall'opener Voodoo Woman eseguita da un James Christian sugli scudi, anche se si rimane più impressionati dallo straordinario guitar-work della coppia Denander e Schleifer, altro ex Bonfire, mentre Jean Beauvior dei rinati Crown Of Thorns è alle prese con l'energica Wild Thing.
Si rallentano i ritmi ed arrivano, l'uno dietro l'altro, tre dei brani migliori del lotto, vale a dire Nightingale, affidata alla superba interpretazione di un grande Terry Brock, in possesso di chorus suggestivi e di una melodia fantastica, Over And Done, in cui sembra di sentire le movenze dei Bad English e la voce di John Waite, anche se in realtà la voce è quella, peraltro non meno affidabile, di Dan Reed, e Phoenix Rising, altra potenziale hit che ricorda un po' quell'AOR futuristico di Q5 e simili e che vede un Johnny Gioeli perfettamente a suo agio.
Ordinaria amministrazione per la voce degli Harem Scarem Harry Hess con Irresistibile, un brano prevedibile ma comunque accettabile, e per Robin Beck con la poco entusiasmante Underloved, meglio invece Göran Edman degli Street Talk che si fa apprezzare con la gioiosa e solare China In Your Hands, come anche Steve Overland degli FM che ci delizia con la delicata e romantica Slip Away, altro punto forte dell'album, chiusura affidata invece alla più energica e rockeggiante Love Is Blind, in cui Gary Barden dei MSG tra acuti e parti più graffianti consegna una prestazione memorabile.

Almeno la metà dei brani si assestano su alti livelli, ma era lecito attendersi qualcosa in più solo leggendo i nomi degli artisti coinvolti. In ogni caso Voices Of Rock MMVII sarà in grado di lenire la nostalgia di tutti coloro che sono legati a quel tipo di musica che la faceva da padrone un ventennio addietro e che attualmente sta vivendo una fase di rinascita a cui lavori del genere non possono altro che far bene, tuttavia dubitiamo che i vari brani qui proposti si possano affermare come classici ed essere ricordati nel corso degli anni.