CD 1:
1. Foscor - Midwinter Gates
2. Foscor - Gateways Of Bereavement
3. Beatrik - The Northern Silence
4. Forest Stream - Without God
5. Aeveron - Shades Of Emerald Fields
6. Xasthur - Palace Of Frost
7. Wyrd - In Silence Enshrined
8. Geist - Love Of The Swan
9. Dark Fortress - Endtime CD II
CD 2:
10. Loss - Brave
11. Forest Of Shadows - Rainroom
12. Helevorn - 12
13. Forgotten Tomb - Nowhere
14. Hel feat. Winterheart - Cold Ways
15. Farsot - I Break
16. Fragile Hollow - Saw You Drown
17. October Falls - For Funerals To Come...
December Songs - A Tribute To Katatonia
Nel 2006 la tedesca Northern Silence Productions, supportata dagli stessi Katatonia e dalla Peaceville Records, realizza questo December Songs, raccolta di cover di brani della formazione svedese suonate da sedici realtà dell’attuale scena Black/Doom. Le canzoni presenti sul doppio cd (uscito anche in versione digipack e vinile) sono tutte tratte dai primi lavori dei Katatonia, del periodo 1993-1998 e l’opera è dotata di un booklet professionale e curato, la cui copertina è stata disegnata da Kristian Wahlin e contenente al suo interno due foto inedite del primo photo-session del gruppo di Stoccolma.
I blacksters spagnoli Foscor aprono il doppio cd con Gateways Of Bereavement, massiccia opener di Dance Of December Souls, che viene interpretata in modo più rapido e sostenuto, facendole assumere i tratti di una cavalcata Black e non di una colossale traccia Doom qual è la versione originale. Tocca poi ai nostrani Beatrik proseguire con The Northern Silence, proveniente da Jhva Elohim Meth... ed eseguita con un feeling Black grezzo e gelido, con lo scream di Frozen Glare Smara a disegnare lamenti agghiaccianti.
Without God, una delle tracce centrali della carriera dei primi Katatonia, appare convincente e valida nella versione dei russi Forest Stream, che la arricchiscono di elementi gotici come tappeti di tastiere in sottofondo. I tedeschi Aeveron, autori di un Death/Black estremamente melodico, interpretano efficacemente Shades Of Emerald Fields, seconda traccia di For Funerals To Come…. Le tastiere aggiunte dagli Aeveron conferiscono un feeling epico e diverso da quello creato dai Katatonia sull’ep del 1995.
La one-man band americana Xasthur trasforma Palace Of Frost in un glaciale e grezzissimo episodio Black, certo legato al mood oscuro di cui erano intrisi i primi Katatonia, ma inutile e mal registrato. I blacksters finlandesi Wyrd rimangono quasi fedeli alla versione originale di In Silence Enshrined, una delle canzoni fondamentali per comprendere le composizioni di Nystrom nel periodo di Dance Of December Souls.
Particolare e gradita è Love Of The Swan eseguita dai tedeschi Geist, una delle promesse della scena estrema europea nonché formazione caratterizzata da un grande gusto per la melodia e gli effetti. Chiudono il primo disco i Dark Fortress, six-piece anch’esso originario della Germania, che ha iniziato a distinguersi nella scena a partire dal 1994 e fautore di un Black per nulla banale e scontato: in Endtime lo screaming di Azathoth è incisivo e freddo, mentre le tastiere di Paymon delineano atmosfere surreali.
Il secondo cd si apre con Brave, interpretata dai Loss, quartetto americano Death/Doom che è rimasto abbastanza sconosciuto anche nel panorama underground dal 2004 ad oggi. La cover è abbastanza gradevole e fedele all’originale, con il growl di Timmothei L. a ripercorrere le linee cantate da Mikael Akerfeldt sull’originale. Più grezza appare invece Rainroom, eseguita da Niclas Frohagen, mente dei Forest Of Shadows, gruppo che con Departure si è distinto nell’ambiente Doom moderno: la registrazione non aiuta certamente a migliorare una composizione che si è distinta all’interno della storia dei Katatonia per il suo fascino avvolgente.
Altrettanto si può dire per 12, ben coverizzata dai doomsters spagnoli Helevorn, che purtroppo non riescono a riempire totalmente le architetture centrali ma che eseguono delle linee vocali clean dal sapore gotico e dimenticato. Non potevano mancare gli italiani Forgotten Tomb nel tributo ai Katatonia e la canzone interpretata, Nowhere, è tagliente e decadente al tempo stesso. La voce di Herr Morbid è come sempre affilata e adatta al contesto della band svedese.
La cover più originale è tuttavia raffigurata da Cold Ways dei blacksters Hel, supportati dalla bella voce di Winterheart: la composizione procede lenta ed acustica con il timbro femminile che emerge nel ritornello della celebre canzone di Discouraged Ones. I Farsot, five-piece Black tedesco, rovinano la splendida I Break con un’approccio vocale terribile ed indegno per un pezzo che con il Black non ha nulla da spartire: lo screaming è inopportuno e fastidioso e il pezzo non trasmette nulla all’ascoltatore.
I Fragile Hollow presentano una Saw You Drown piacevole e in pieno stile Gothic Rock finlandese: le liriche clean tessono buone melodie ma le sezioni delle chitarre appaiono troppo vuote e non completamente accettabili.
Ed infine la lunga carrellata di brani si chiude con For Funerals To Come… della one-man band October Falls, progetto Neo Folk del finlandese M. Lehto che re-interpreta in chiave Ambient/Folk una traccia già votata all’atmosfera nella versione originale.
Si conclude qui l’avventura di December Songs, una valida raccolta di pezzi che sapranno soddisfare gli irriducibili della band svedese a cui è dedicata. Si consiglia l’acquisto di questo doppio-cd ai fans che vogliano godersi delle esecuzioni diverse delle canzoni che hanno tracciato la discografia dei Katatonia. Pubblicato nel dicembre 2006, il tributo dei Katatonia non solo riprende il titolo del primo full-lenght, ma si adatta all’atmosfera del mese più freddo, in cui potranno risuonare i timbri delle bands che hanno partecipato.