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- Nina Treml - vocals, guitar
- Maddy Madarasz - bass, backing vocals
- Diego Rapacchietti - drums
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1. The Day Of The Locust
2. Bloodaxe
3. Dead Letter Office
4. Thinking About You
5. On The Inside
6. Ex Nihilo
7. Return Of The Repressed
8. Judas Goat
9. The Collapse Of Time and Space
10. Wind Feeds Fire
11. Final Memento
12. Automatic Automata
13. A Ruse
War On The Inside
Combo svizzero i 69 Chambers, autori di un rock-pop da classifica più per l’orecchiabilità della loro proposta musicale che per spiccate qualità artistiche. Il loro sound infatti è fondamentalmente incentrato sulla voce di Nina che a tratti ci ricorda una Alanis Morissette ancora più melanconica (in A Ruse è evidente la somiglianza), mentre le solide strutture musicali delle tredici tracce risultano architettonicamente costruite sulla base di pochi riff pop a cui è aggiunta una massiccia dose di distorsione per regalare un sound rock, quasi nu metal. Ovviamente il camuffamento è presto smascherato, e la presenza di qualche ballad per nulla sofisticata (Ex Nihilo, The Collapse Of Time and Space) ne offre conferma.
In realtà le prime note di The Day Of The Locust, opener di questo War On The Inside, ci avevano riportato alle Meldrum ed alle emozioni che la mai abbastanza compianta Michelle ci regalava con la sua sei corde ruggente ad ogni passaggio, ma già a metà canzone il nostro vago sogno si tramutava in polvere. Bloodaxe piazza in primo piano un refrain alla Smashing Pumpkins (infatti l’album potrebbe dire qualcosa agli appassionati del grunge) e mette in luce le qualità del drummer, sicuramente all’altezza di un lavoro di caratura maggiore; qualcosa di carino possiamo trovarlo nel ritornello di Thinking About You e nella sua parte ritmata ma è da segnalare solo rispetto all’umore medio che manteniamo lungo il (de)corso dell’ascolto.
Qualche effetto qua e là cerca di donare una veste alternative all’album ma anche qui è inutile stare a sottolinearne l’esito.
Qualcos’altro da aggiungere? No grazie.