- Enzo Moretto - voce, chitarre, pianoforte, synth
- Ilaria D'Angelis - voce, synth, pianoforte, chitarra, basso
- Raffaele Benevento - basso, chitarre
- Andrea Perillo - batteria
Guests:
- Enrico Gabrielli - flauto
- Rodrigo D'Erasmo - archi
- Alessandro Stefana - steel guitar e dobro
- Raffaele Kohler - fiati
- Luciano Macchia - fiati
- Fausto Ferrara - fisarmonica, synth, pianoforte
1. Sunny Days
2. Red Alert
3. Mystical Mistake
4. The Day of The Bluff
5. Celentano
6. Plastic Romance
7. Plastic Romance Part Two
8. Pills On My Bill
9. Frankie Pyroman
10. Backbone Blues
11. Look In Your Eyes
12. Summer
13. The Golden Calf
14. Somebody Else
Midnight Talks
Dotati di un curriculum di tutto rispetto, ricco di premi e riconoscimenti all’interno del circuito indipendente italiano, gli …A Toys Orchestra raffigurano una delle realtà emergenti di maggior spicco del panorama nazionale, vantando centinaia di concerti attraverso l’Europa.
Risulta difficile provvedere ad una classificazione netta del genere proposto da questo quartetto, soprattutto quando ci si accosta all’ascolto di un episodio discografico come Midnight Talks: le influenze della formazione spaziano dalla sensibilità Indie tipica del sottobosco italiano nato alla fine degli anni Novanta fino a giungere ad un gusto retro’ elegante e composto (vicino alle tradizioni inglese e francese). Midnight Talks sotto tale lato si differenzia notevolmente dai predecessori Job, Cuckoo Boohoo e Technicolor Dreams, abbracciando sfaccettature sonore che consentono di trasportare l’ascoltatore all’interno di un magico vortice lontano dal tempo e dallo spazio.
Il punto di forza degli …A Toys Orchestra è da ricercarsi nella patina d’inizio Novecento che emerge in tracce come Celentano, guidate da un prezioso intreccio tra il tessuto di organo e pianoforte, le cadenze dell’acustica e le sferzate di archi.
Sulla stessa scia di Celentano si collocano anche l’introspettiva The Day Of The Bluff, che trasuda sound inglese, e la più diretta Frankie Pyroman, incastonata fra l’approccio dell’Alternative d’autore e una tensione verso timbri più impetuosi.
Midnight Talks si pone come l’arbitro di un gioco di pesi e contrappesi, come testimonia efficacemente Backbone Blues, oscura traccia capace di conciliare un ritmo prettamente Hard Rock e una matrice più sperimentale.
Summer nel suo ritmo insistente viene arricchita man mano che si procede nella sua evoluzione, aggiungendo gradualmente le architetture di tutti gli strumenti e trasformandola in una canzone dal taglio più commerciale e debitore del feeling inglese.
Non stupiscono invece capitoli come Mystical Mistake e Plastic Romance, troppo irruenti e poco consoni alla natura degli …A Toys Orchestra che affiora dall’intera opera; tuttavia, è anche attraverso questi passaggi che si evince l’abilità della band nell’esecuzione e nell’interpretazione di un registro stilistico così vario e complesso.
Da sottolineare è infine l’efficacia delle linee vocali ideate da Enzo Moretto, in grado di adattarsi a qualsiasi sezione venga proposta nell’album; parallelamente risulta fondamentale l’apporto delle tastiere come elemento rappresentativo del sound …A Toys Orchestra, poiché sono queste a giocare il ruolo determinante di filo conduttore di Midnight Talks.
Per tale motivo, è importante che il pubblico indipendente italiano presti attenzione ad una realtà che ha saputo emergere progressivamente negli anni, affinando il proprio sound e giungendo a una sicurezza compositiva comune a poche formazioni nel nostro Paese.