Voto: 
7.6 / 10
Autore: 
Stefano Magrassi
Genere: 
Etichetta: 
Relapse Records/Self
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Jason Keyser - Voce

- Bob Beaulac - Batteria

- Noah Carpenter - Chitarra

- Joe Keyser - Basso



Tracklist: 



1. Overlord

2. A Unilateral Disgust

3. Deviation Will Not Be Tolerated
4. Trample The Weak, Hurdle The Dead
5. Spoils of The Sycophant
6. Endvisioned
7. Execution of Reason
8. Wicked World (Black Sabbath cover)

Skinless

Trample The Weak, Humble The Dead

Cosa c'è di meglio in queste giornate calde ed afose, per sfuggire alla temperatura elevata, se non chiudersi in stanza ascoltando un bel disco di Brutal ultra violento con spunti grind? Probabilmente molti di voi penseranno che è una pazzia, e forse in fondo è così, ma il consiglio è comunque di provarci, soprattutto se si ha tra le mani un disco come Trample The Weak, Humble The Dead. Perchè gli Skinless, band ovviamente east-coast e fedele ai canoni dell'extreme metal targato USA, ci deliziano con un album devastante, da ascoltarsi tutto di un fiato, perfetto per gli amanti di band come Suffocation, Dying Fetus e Devourment e condito da una bella dose di sana pazzia e humor nero.

Come si diceva già prima, Trample The Weak, Humble The Dead unisce varie influenze in campo estremo. Di partenza si presenta come un disco brutal, partendo dalla voce per arrivare a molti riff che puntano sulla velocità e sulla pesantezza, ma a fianco di questi elementi fanno capolino svariate soluzioni grind, soprattutto negli stacchi di chitarra, che in parte ricordano lo stile scandinavo di Regurgitate ed affini. Inoltre la doppia voce presente in molte canzoni ci ricorda quella di Glenn Benton nei suoi Deicide (tanto per citare uno dei primi gruppi ad averla usata) oppure quella di Nergal.

Tutto questo è legato e tenuto insieme grazie ad una produzione eccezionale ed alla scelta di ridurre al minimo lo spazio tra una traccia e l'altra, in modo da dar vita ad un ascolto uniforme in perfetta sintonia con lo spirito dell'album. Caratteristica che in aggiunta alla brevità delle canzoni e al loro numero esiguo (solo otto), fa si di trasformare il disco in un pugno ben assestato allo stomaco dell'ascoltatore. Sicuramente da annoverare tra le più grind-oriented l'opener Overlord, la successiva A Unilateral Disgust (introdotta da un simpatico aforisma come "War is fantastic!") e la title-track Trample The Weak, Humble The Dead, tutte e tre granitiche e potenti, mentre per il versante più brutal è doveroso ricordare Deviation Will Not Be Tolerated e Spoils Of The Syncophant, completamente distruttive e con alcune aperture pseudo-melodiche che non dispiacciono. A conclusione troviamo una cover e seguendo la strada indicata dai Six Feet Under, gli Skinless sono andati a scomodare perfino sua maesta Ozzy ed i Black Sabbath, riproponendo una loro personalissima Wicked World. A dir la verità nulla di eccezionale, visto che il tappeto strumentale è identico e cambia solo la voce, con un cantato in growl ultra gutturale. Però il risultato finale è buono ed anche abbastanza divertente.

Ovviamente tutti gli elogi sono collegati al fatto di essere, in partenza, un disco per amanti del genere, difficilmente digeribile da parte di chi si avvicina solo adesso a questo tipo di sonorità. Innovazione poca, ma tanta attitudine e tanti buoni riff, supportati da una produzione moderna. Le aperture grind, comunque, permetteranno agli Skinless di richiamare anche altri fan non troppo legati al Brutal o al Death fine a se stesso. Un modo per passare l'estate senza dimenticarsi di growl, chitarre accordate in si e blast beat.


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