- David Lee Roth - voce
- Eddie Van Halen - chitarra
- Alex Van Halen - batteria
- Michael Anthony - basso
1. Running With The Devil
2. Eruption
3. You Really Got Me
4. Ain't Talking 'Bout Love
5. I'm The One
6. Jamie's Cryin'
7. Atomic Punk
8. Feel Your Love Tonight
9. Little Dreamer
10. Ice Cream Man
11. On Fire
Van Halen
Sul finire degli anni '70 esplode un'eruzione di carica rock e riffs elettrizzanti grazie a questo self-titled che segna il debut dei Van Halen, band nata per volontà dei fratelli Eddie ed Alex Van Halen, rispettivamente chitarrista e batterista, e che poteva puntare anche sulla voce e sulla figura carismatica dell'istrionico David Lee Roth.
Ma quest'album, ed il suo contenuto tecnico in particolare, assume ancor di più una certa importanza nella storia del Rock, considerando che la strabordante performance del tecnico Eddie, capace di riffs, soli e virtuosismi di caratura non indifferente, avrebbe influenzato intere generazioni di successivi chitarristi, facendo anche da apri pista a quel modo tipicamente ottantiano di intendere l'Hard Rock.
L'apertura del platter viene affidata a Runnin' With The Devil, che non tardò a divenire un classico del repertorio dell'act americano, e si nota subito che il suono è pulito e ben curato, ed a seguire la breve e strumentale Eruption, che ha il solo ma importante merito di mostrare l'impressionante preparazione tecnica ed esecutiva di Eddie Van Halen. You Really Got Me è una cover dei Kinks che pur rimanendo parecchio fedele alla sua versione originale riesce a distinguersene per la maniacale e sempre impeccabile esecuzione strumentale ed un ritmo più attuale se riferito al periodo storico considerato, ma che tuttavia ancora oggi non risulterebbe anacronistico.
E' la volta del vero pezzo forte del lotto, cioè Ain't Talk 'Bout Love, il cui riff portante è un pezzo di storia del rock, sicuramente tra i più significativi ed indicativi del rock settantiano insieme ad altri immortali riffs come Smoke On The Water dei Deep Purple o Whole Lotta Love dei Led Zeppelin, ma l'intero brano si presenta energico, carico ed impreziosito da un bel chorus. Seguono la frenetica I'm The One, dove sono i fratelli Van Halen a far la differenza, e Jamie's Crying, pezzo più lento e dotato di una piacevole linea melodica, mentre Atomic Punk è un altro di quei pezzi dove riffs e soli abbondano pur riuscendo sempre a colpire ed emozionare l'ascoltatore. Il vinile prosegue con altri due pezzi melodici e raffinati come Feel Your Love Tonight e Little Dreamer, chiari esempi di ciò che avrebbe proposto il decennio a seguire spaziando dall'Arena al Glam Rock, invece la successiva Ice Cream Man è una cover del cantante blues John Brim che parte lenta su sonorità blues per poi sfociare in un veloce, quanto piacevole, Hard n' Roll, giungendo così alla conclusiva On Fire.
Van Halen I, pur essendo come già detto un album d'esordio, mostrava già una formazione matura e consapevole, composizioni apparenemente semplici, per il solo fatto di essere eseguite da musicisti di elevatissima caratura, ma fu anche un album, che concepito a cavallo tra due modi diversi di concepire il Rock, riuscì a lasciare un'impronta evidente e tale da influenzare il panorama Hard n' Heavy a stelle e striscie dei futuri anni '80. Inoltre Van Halen I è un vero classico che non può mancare negli scaffali di chi ama l'hard rock e soprattutto la sei corde.