- Peter "Bob" White - voce e chitarra
- Chris Milden - chitarra
- Stephen Carey - chitarra
- Tony Pettitt - basso
- Simon Rippin - batteria
1. Light My Way (Radio Edit) (03:31)
2. Light My Way (The Fog Descends) (04:25)
3. Unearthed (05:04)
Light My Way
Dopo aver riscosso un discreto successo con l’esordio No Love Lost, risalente al tardo 2004, tornano alla ribalta gli NFD, band nata nel 2002 dall’unione fra il bassista, nonché fondatore dei The Fields Of The Nephilim, Tony Pettitt, il cantante e chitarrista Peter White ed il batterista Simon Rippin. I tre avevano già lavorato insieme in passato ed è forse questo il motivo di un primo album davvero sorprendente, soprattutto per la critica specializzata, rimasta letteralmente sbalordita da No Love Lost. Ad anticipare l’imminente nuovo full lenght, dal titolo Dead Pool Rising, la band inglese ha pensato bene di allettare l’attesa dei fan con un singolo apripista, Light My Way, disponibile sia su cd che su vinile in formato sette pollici.
Il mini include al suo interno tre brani, uno dei quali sarà presente anche sull’album presto in uscita. La prima critica va fatta in merito alla tracklist, colpevole, come già spesso accade, di far seguire ad una canzone una sua seconda versione, quando invece, per non rischiare di annoiare l’ascoltatore, potevano benissimo essere divise da quella che è invece l’ultima traccia del disco. Light My Way rischia di passare quasi inosservata, in quanto si tratta di un pezzo privo di elementi eccezionali in grado di catturare subito l’attenzione di chi si presta all’ascolto. Gli scenari evocati sono sì oscuri, ma corrono il pericolo di venir spazzati via dai potentissimi riff di chitarra e dai cori presenti nel ritornello. La voce di Peter è roca e tenebrosa, sicuramente adatta alla proposta degli NFD. In sottofondo, le parti di chitarra trasmettono poi un leggero senso di malinconia, richiamando a tratti la stagione autunnale, tanto colorata quanto rattristante.
La seconda traccia si intitola Light My Way (The Fog Descends) e ripropone la canzone precedente in una nuova veste. Vengono qui sviluppate maggiormente le componenti dark e quelle elettroniche, regalando al brano un aspetto vagamente Industrial, per la gioia degli appassionati del genere. Le pesanti chitarre spariscono per dare spazio alle emozioni, senza dubbio più intense rispetto all’arrangiamento precedente. Terzo ed ultimo capitolo del disco è Unearthed, lungo e pacato pezzo dove emergono specialmente sonorità Dark Wave, a discapito di un impeto prettamente Rock quasi del tutto abbandonato. Il prodotto finale è veramente magnifico, impregnato di solitudine, abbandono e desolazione.
La Light My Way che finirà sul nuovo album non è certamente una canzone straordinaria e viene tranquillamente sovrastata dalle due altre track presenti sul singolo. Ciò spaventa, perché probabilmente Dead Pool Rising avrà un sound tipicamente Rock, lontano dalle atmosfere gotiche e decadenti di quel capolavoro chiamato No Love Lost. Questo mini rappresenta, per due terzi, una chicca che i fan degli NFD non dovrebbero lasciarsi scappare, ma, allo stesso tempo, mette in guardia da un possibile futuro passo falso della band inglese.