E’ innegabile che i Los Fastidios siano attualmente tra le formazioni Streetpunk più conosciute in Europa, specialmente negli ambienti anarchici e della sinistra più radicale. Fondati nel 1991 a Verona, città di ben altre tendenze politiche, riescono ad emergere grazie al primo singolo Birra, Oi! E Divertimento, che riscuote un discreto successo sia in Italia che all’estero. Il carisma del leader Enrico, cantante nonché creatore dell’etichetta indipendente KOB Records, trascina il gruppo alla ribalta. Una serie di ottimi album, fra cui meritano di essere nominati Contiamo Su Di Voi (1998) e Siempre Contra (2004), ed un’intesa attività live fanno dei Los Fastidios un punto di riferimento per i giovani alternativi dallo spirito ribelle. Il 2005 vede l’uscita di un live album, Sopra E Sotto Il Palco, e di un DVD ricco di materiale interessante, mentre è nel 2006 che viene pubblicato il nuovo full lenght della brigata fastidiosa: Rebels 'N' Revels. Importante notare come ci sia stato un sostanziale cambio di line up all’interno del gruppo: ai fuoriusciti Denni e Paolino sono subentrati infatti Silverio e Murky.

Una bellissima copertina, raffigurante il sole zapatista, introduce l’album ed in particolare l’iniziale Always With A Beer In My Hand. Le varie opener scritte da Enrico e compagni non hanno mai brillato, anche se tutto sommato non sembra essere andata troppo male in questo caso. In pratica, Enrico ripete la stessa frase durante l’arco di tutta la canzone, ciò nonostante, l’atmosfera festaiola evocata risulta estremamente piacevole. Nightmare presenta invece un testo impegnato, cori da stadio in pieno stile Oi! ed un assolo davvero travolgente. L’incedere rimane però lento, considerati gli standard dei Los Fastidios, al contrario della successiva We Wanna Be, primo brano da pogo infernale del platter. Sono questi i pezzi nei quali la band veronese riesce ad esprimersi al meglio, indipendentemente dalla lingua utilizzata, dando libero sfogo alla propria rabbia, al disprezzo verso chi fa di razza e nazione una superiorità. Quando invece le liriche vogliono comunicare riflessioni profonde e costruttive, i Los Fastidios ricorrono perlopiù all’italiano e Tatuato Sul Mio Cuore ne è un esempio. Racconti di storie passate, di battaglie combattute con fierezza ed esperienze vissute insieme agli amici di sempre, unica sicurezza in un mondo che non dà alcuna garanzia. L’idea del tatuaggio come simbolo di ricordo non è nuova, Tatuato Sul Mio Cuore può infatti contrapporsi a Skinhead 88, canzone scritta nel 1996 dalla storica Oi! band milanese A.D.L. 122. Si prosegue con Pedro E Il Capitano, dove Pedro dovrebbe stare per il centro sociale autogestito di Padova. Ancora una volta sorprendono le parti di chitarra, mai così incisive nella storia dei Los Fastidios. L’apporto di Silverio e Murky si rivela perciò fondamentale, soprattutto per quanto concerne gli assoli, sempre sopra le righe in Rebels 'N' Revels.

Un Calcio Ad Un Pallone, probabilmente dedicata a Cristiano Lucarelli, compagno nonché bomber del Livorno, segue la tradizione ultrà di Antifa Hooligans, brano che rimane comunque ineguagliabile nella sua forza elettrizzante. 3 Tone è il classico pezzo ballabile accompagnato dall’abituale ritmo in levare. Una canzone in pieno stile Skankin’ Town e Vecchio Skinhead, a dimostrazione che lo Ska non teme assolutamente mode e trend del momento. Non Ci Sto fa molto Combat Rock ed inneggia al boicottaggio delle merci prodotte da multinazionali. Immancabile un brano dedicato alla lotta per i diritti delle creature più indifese della terra, teso a sensibilizzare tutti coloro che sono indifferenti davanti alla vivisezione ed agli esperimenti con cavie animali. Non Vedi, Non Senti, Non Pensi non raggiunge però l’incisività di Cruelty Free né tanto meno quella di Animal Liberation, lasciando abbastanza impassibile l’ascoltatore meno interessato al problema trattato. Assolutamente trascurabili, infine, St. Precario Day, Scuola Di Strada, di cui si salvano soltanto i rispettivi ritornelli, e Quel Giorno Arriverà, obbiettivamente più un sogno utopico che altro. A risollevare leggermente le sorti del disco ci pensa la conclusiva Buscando El Sol. Questa, con il suo Punk arricchito da uno breve stacco Ska, non può che rimandare alla copertina dell’album e riprende nel finale il motivo di Always With A Beer In My Hand, così come era successo in Guardo Avanti del 2001.

L’ultima fatica dei Los Fastidios dimostra una certa maturazione da parte del gruppo di Verona, il quale sembra aver rallentato bruscamente i ritmi degli esordi per aprirsi a nuove influenze, dovute molto probabilmente all’innesto dei due nuovi chitarristi. Rebels 'N' Revels si rivela però un disco alquanto confuso, in cui pesa la mancanza di quel travolgente Streetpunk che aveva reso tali i capolavori citati ad inizio recensione.