- Oskar - voce
- Mister No - chitarra
- Don Robe - basso
- Naska - batteria
Guests:
- Tony Face Bacciocchi - batteria nella quarta e quinta traccia del secondo disco
- Nunzio Orlando - seconda voce nella sedicesima e diciassettesima traccia del primo disco e nella quinta, settima ed ottava traccia del secondo disco
- Luca Barbieri - voce nella quarta traccia del secondo disco
- Matteo Cantamessa - cori nella diciannovesima traccia del primo disco
CD1:
1. Un Passo Avanti (01:57)
2. 6-8-1945 Bombe Su Hiroshima (03:09)
3. Laura (03:05)
4. Non Cambiare Mai (02:27)
5. I Campioni Siamo Noi (02:28)
6. Invito A Una Festa (04:10)
7. Come Me (03:36)
8. Voglio Te (03:44)
9. Bella Come Sei (03:03)
10. Cos’è (04:32)
11. Sole Mare (02:46)
12. Vattene Sceriffo (03:28)
13. Saluti Dal Mare (04:29)
14. Grande (03:05)
15. Vacanze (02:11)
16. Io Dio (02:39)
17. Ghetto (02:19)
18. Ragazzo Ultrà (02:09)
19. Piera (03:19)
20. Abbiamo Vinto Il Festival Di Sanremo (03:04)
21. Qui Non C’è Il Mare (02:57)
CD2:
1. Coriandoli A Natale (03:56)
2. Pugni Chiusi (03:56)
3. Piazza Statuto (03:19)
4. Torino E' La Mia Città (01:56)
5. Borghesi (02:33)
6. Wipe Out (05:21)
7. Rabbia mod (Rat Race) (02:37)
8. Viva Italia (Concrete Jungle) (03:24)
9. Facci Un Goal (Video) (03:53)
10. Juvarra Live (Video) (13:47)
Le Strade Di Torino
Sono stati i primi a suonare Ska in Italia e ne vanno fieri, sanno trattare di temi delicati, ma allo stesso tempo divertono con la loro spensieratezza. Stiamo parlando degli Statuto, band nata nel lontano 1983 a Torino e da sempre sostenitrice della cultura Mod e della vita di strada. Caratteristica del gruppo è un’intensa attività live, che nel corso degli anni li ha portati a suonare un po’ dovunque in Italia, specialmente a manifestazioni di natura politica ed all’interno di centri sociali. A coronare più di vent’anni di carriera, già festeggiati in realtà con l'antologia I Campioni Siamo Noi, arriva questo doppio disco dal vivo intitolato Le Strade Di Torino. Il live è stato registrato il 16 ottobre 2004 al teatro Juvarra di Torino, ultimo concerto della band piemontese nella propria città natale, con la quale il rapporto sembra ormai essersi incrinato definitivamente.
A scaldare gli animi ci pensa Un Passo Avanti, cover della famosissima hit One Step Beyond, probabilmente una tra le canzoni Ska più conosciute di tutti i tempi e senza dubbio fra le più belle mai scritte dei Madness. L’introduzione del brano, estratta dall’album RiSKAtto, risulta fin troppo divertente, andando a sfiorare quasi il ridicolo. Niente da dire invece sulla carica sprigionata dai quattro torinesi, i quali proseguono poi con i classici di sempre: 6-8-1945 Bombe Su Hiroshima, Laura, Non Cambiare Mai, altra cover dei Madness, I Campioni Siamo Noi fino ad arrivare all’inno di tutti coloro che la domenica sudano e soffrono sugli spalti, Ragazzo Ultrà. Abbiamo Vinto Il Festival Di Sanremo riporta alla mente quel fatidico febbraio 1992, con la partecipazione degli Statuto alla kermesse musicale più importante in Italia, mentre Qui Non C’è Il Mare rappresentò il primo lavoro pubblicato per una major, la EMI, con la quale il gruppo di Oskar firmò nel 1991 un contratto discografico. Da segnalare, inoltre, la presenza di Nunzio Orlando, primo cantante del complesso torinese, come seconda voce nei pezzi più datati.
Terminato il primo disco se ne apre un altro, decisamente più interessante e ricco di chicche. Si comincia con tre brani eseguiti in versione acustica: Coriandoli A Natale, dedicata a Gigi Restagno, Pugni Chiusi, davvero emozionante in questa insolita veste, e Piazza Statuto, la canzone del gruppo per eccellenza. Attimi da brivido e momenti di grande commozione lasciano poi posto alla rabbia, alla violenza sonora. Torino E’ La Mia Città, vero classico di musica Oi! scritto originariamente dai Rough, vede la partecipazione di Luca Baribieri dietro il microfono e viene dedicata alla memoria di Piero Maccarino. Borghesi, Rabbia Mod (Rat Race) e Viva Italia (Concrete Jungle) sono estratte dai primissimi demo della band e meritano quindi una notevole considerazione. Pochi sanno che gli Statuto erano inizialmente un gruppo di matrice nazionalista, ma basta leggere il chiaro testo di Viva L’Italia per averne la conferma. Il primo dei due video contenuti all’interno del live mostra Oskar e compagni alle prese con il pallone e con un’ospite d’eccezione: Paolo Pulici, il tutto accompagnato dalle note di Facci Un Goal. L’altro filmato non è niente meno che una raccolti di immagini, scene ed interviste tratte dal backstage del concerto di Torino: un modo interessante per arricchire un'uscita di per sé già consistente.
Le Strade Di Torino può vantare una produzione ottima, la quale permette all’ascoltatore di godere pienamente del concerto, dei vari suoni, ma non dell’atmosfera che si respirava all’interno del teatro. L’accoglienza riservata agli Statuto sembra infatti essere stata piuttosto fredda o perlomeno questo è ciò che si percepisce ascoltando l’album. Ad ogni modo, questo non è solito live, è un lavoro voluto innanzitutto dal gruppo ed indubbiamente meritato. Anni di concerti in giro per l’Italia non sembrano aver provato minimamente gli Statuto, una formazione oggetto di tante critiche ed insieme apprezzata a prescindere dalle idee e dall’orientamento politico dei singoli.
“C'è qualcuno che ha deciso
Che vuol toglierti il sorriso
Cancellare la tua libertà
Ti vorrà dentro il sistema
Produci, compra e poi consuma
Niente persone ma solo numeri
Ma tu sei sempre te stesso e non cambi mai
Tu lo sai e agisci adesso
Sempre in strada e vai!"