Nahui è una one man-band sorta nel 1992 dal progetto di Luca Giancotti, con l’intenzione di creare un rock tradizionale, punteggiato da parti alternative o anche gothic. E’ un mini a questo punto interessante stilisticamente, che inizia subito incanalando la marcia giusta. Sezioni ritmiche di drums sono alternate e si infrangono bene su una voce limpida e dinamica. Caratteristica classicamente rock sono i numerosi soli che si susseguono in un climax esilarante. La qualità della registrazione è buona per un’auto-produzione; le chitarre sono distorte al punto giusto per non creare troppo contrasto, ma per lasciare spazio alle qualità del vocalist. E’ un sound quindi molto pulito che crea abbastanza contrasto con il titolo dell’EP, Around the Shadows.
Di ombre in effetti c’è poco o niente. La track più elaborata, un po’ “novembriana”, è After the Wave. Qua è ottimo il lavoro delle chitarre che creano un’atmosfera drammatica la quale si smorza sul nascere di un chorus malinconico e orecchiabile. La quarta track, Special Times, è quella di tendenza più alternative, che quindi piacerà a fan di Porcupine Tree per l’alternarsi di voci più potenti a linee vocali in background. Silent Day si fa apprezzare poi per l’andamento molto ragionato, con liriche riflessive e, dal punto di vista strumentale, per un maggiore contributo elettronico. A conclusione del lavoro, portandone la durata totale a circa venti minuti, sta la cupa Tomorrow. E’ in questa track che Giancotti riesce a esprimere meglio le sue intenzioni musicali, mettendo in pratica tutti quegli elementi che caratterizzano un buon lavoro alternative rock.

Around The Shadows è dopo questa analisi da considerare come lavoro sicuramente valido che costituisce una decisa conferma per il progetto Nahui. Persistono tuttavia problemi di dispersività nelle track, che a volte si perdono in parti non essenziali. Se razionalizzerà le strutture strumentali per creare un maggiore impatto sull’ascoltatore, verranno esaltate le stesse qualità della band.