Bruno Dorella: batteria
Giovanni Succi: chitarre e voce
01 – Black Metal Il Mio Folk
02 – Slayer & The Family Stone
03 – Fascite Necroide
04 – Tarli Mai
05 – Voodooviking
06 – Apocalinsect
07 – Virus Del Male
08 – Feccia Rozza
09 – Cofani Funebri
10 – Sepolta Viva
11- Danza Macabra
Necroide
Hanno ragione i Bachi a dire che quando ascoltavamo i Venom era tutto più facile.
Gli intellettuali come Pasolini, i poeti e l'arte tutta hanno sempre avuto anche una funzione di preveggenza, i Bachi non han fatto altro che estendere il concetto al rock and roll, sempre più declinato in metal senza borchia e senza pelo.
Guerra totale nel ventre d'Europa? Si, sta andando proprio così.
Slayer And The Family Stone perché ci piace il groove e il tupa-tupa di qualunque genere esso sia, comunque vada, tanto andrà male e peggio.
Non per mancare di rispetto a Totò - la morte è una cosa seria - quella propria e quella di chi ci piace e ci fa o ci ha fatto scapocciare tanto, perché con Fascite Necroide si scapoccia come con gli Slayer quelli veri e ci si può pure cantare sopra con buona pace di Jeff - ma anche prenderne le distanze con la dissacrante ironia di Succi e Dorella non è male, almeno finché crediamo di essere vivi.
Gli insetti che brulicano in questo lucido letamaio sono sempre tanti e sempre più corazzati di riff cattivi e storti ma Apocalinsect potrebbe anche rifarla Pharell Williams.
Thrash e sludge, growling brutale, affermazione di identità nelle memorie e nei ricordi che diventano epici fintanto che non ci si prende troppo sul serio, come in un gioco di specchi in cui ci si diverte a deformarsi la faccia. Pezzi di Melvins che si staccano e si decompongono in quel terreno umido di sangue e di nuovo vortici di nuda verità.
Forse non è questo quello che vogliamo ma è quello che meritiamo.