:
- Makkio - Voce, chitarra
- Fede - Chitarra
- Tommy - Batteria
- Katto - Basso
1. Intro
2. The show
3. Alice
4. For today
5. Cockface
6. Thinking back
7. Blowjob
8. Falling days
9. Blind date
For Today
Band italiana, questi Lockdown. Il gruppo nasce nel non troppo lontano 2004, dall'unione di membri di diverse bands sempre dell'underground Punk italiano. Inutile dire che il Punk va per la maggiore qui da noi e quindi non c'è da stupirsi se, col passare del tempo, sorgono gruppi sempre più di maggior rilievo, come i Lockdown.
Inizio tipico con Intro, in cui si viene introdotti all'album con un classico conto alla rovescia che viene poi seguito dalla traccia numero due, The Show. Sound essenziale, chitarre con accordoni stoppati e batteria che, per ora, si limita a introdurre il pezzo forte del brano, ovvero il ritornello. La voce è di stampo old school. Stessa linea compositiva, viene seguita nel brano successivo, Alice dove si cerca di puntare un po' più sulla melodia e meno sulle caratteristiche tipiche del Punk vero e proprio. La voce, questa volta, viene aiutata in alcuni punti da una seconda persona che ha il solo compito di alzare la tonalità del primo singer. For Today è la canzone che dà il titolo all'album. Brano piuttosto scanzonato, da ritmiche inizialmente Ska che, col passare del tempo, si trasformano in tirate contrapposizioni Punk per rendere il ritornello più accativante. Con Cockface, si ritorna alle sonorità old school e, proprio grazie a questo, si ascolta un pezzo degno di nota. Non è articolatissimo ma vengono centrate appieno quelle caratteristiche che rendono una song Punk, un bel pezzo: chitarre misurate e non troppo sbrodolate, voce dal giusto tono scazzato e batteria ben coordinata. Thinking Back punta sulla velocità e, in parte, ci riesce se non fosse per il fatto che il singer sembra un pò troppo tirato nello stare dietro a tutti. Comunque, anche questo è un bel brano, soprattutto nel finale quando si decide di rallentare il ritmo per non far sembrare tutto troppo monotono. Con la traccia successiva, Blowjob, si torna alle sbrodolate chitarresche, alternate ogni tanto da qualche piccola stoppata di corde. Un pezzo un po' anomalo forse perchè le note vocali sono troppo lunghe dando così poco senso di ritmicità e più di melodia. Falling Days è la penultima canzone presente in For Today e bisogna dire che è una bella prova per quanto riguarda l'originalità. E', senza ombra di dubbio, il brano più riuscito. Il bello di questo pezzo è che, per la prima volta, ogni chitarra fa un riff diverso dall'altra dando quindi una copertura totale delle frequenze. Finale unplugged con Blind Date. Gran pezzo soprattutto perchè fatto in modo acustico, il che rende particolarmente affascinante il brano, un pò stile Green Day.
Il disco, non è riuscito appieno, soprattutto per quanto riguarda i primi pezzi, dove è difficile riuscire a trovare qualcosa che li differenzi. Passati, però, i primi tre brani, l'album prosegue sempre meglio arrivando all'apice nelle ultime due songs dove prende il ruolo principale, l'originalità. E' proprio questo su cui i Lockdown dovrebbero lavorare, perchè da quanto sentito si riesce benissimo a capire che le idee non mancano assolutamente, anzi, sono davvero belle e singolari.