- Simon Huw Jones - voce
- Justin Jones - chitarra
- Steven Burrows - basso
- Nick Havas - batteria
1. So This Is Silence
2. Talk Without Words
3. Midnight Garden
4. The Tease the Tear
5. Impulse of Man
6. Shrine
7. Twilights Pool
8. Out of the Moving Life of Circles
And Also The Trees
Il debutto omonimo della formazione inglese riunita sotto il moniker di And Also The Trees giunge con qualche anno di ritardo rispetto al periodo d’oro Post-Punk/Darkwave d’oltremanica, culminato nella pubblicazione di Pornography da parte dei Cure. Proprio la vicinanza con la band di Robert Smith è l’elemento che caratterizza i primi passi degli And Also The Trees nell’ambiente underground britannico: il solido contatto tra le due realtà nasce a seguito dell’invio della prima demo-tape targata And Also The Trees nel 1980, figlia di un Dark Wave non ancora consolidato poiché in rapida evoluzione. Il fascino esercitato dai pochi pezzi di cui la demo-tape si compone desta l’interesse di Robert Smith a tal punto da convincere Mike Hedges (già produttore di Three Imaginary Boys) a investire sulla nuova realtà di Inkberrow, consentendole di prendere parte al secondo tour inglese dei Cure e co-producendo From Under the Hill, secondo demo.
Viene così ritardato al 1984 il primo episodio di studio degli And Also The Trees, che si colora di oscure tinte gotiche più vicine alla sensibilità di acts come Bauhaus e Sisters of Mercy; il disco appare sospeso in equilibrio tra la delirante inquietudine di Pornography e la vena Post-Punk più romantica degli Echo and the Bunnymen. La più emblematica testimonianza è fornita da Midnight Garden, in cui la destrutturazione della forma a “brano” tipica della Cold Wave e della Dark Wave emerge solo fievolmente. Le tracce scorrono velocemente, alternando momenti più caotici (So This Is Silence) a distensioni inattese (Talk Without Words) e culminando nell’onnipresente estetica Bauhaus (Impulse Man). La voce di Simon Huw Jones è la chiave di lettura principale dell’album, poiché elevata ad una dimensione esoterica negli episodi più tormentati e poiché mesta e sommessa nelle ballate più buie. Nonostante l’atmosfera creata dalle tetre sezioni di basso e da certi temi di chitarra riesca a stregare l’ascoltatore, il full-length soffre la propensione degli And Also The Trees per la disomogeneità di sound, non giungendo alla sintesi di un suono caratteristico e personale. La poetica della band appare infatti ancora immatura e poco elegante, priva del fascino evocativo che contraddistingue il nebbioso paesaggio della copertina.
In definitiva, all’interno del panorama Dark Wave degli Ottanta questo esordio omonimo dell’act di Inkberrow non rappresenta un’opera così significativa da scavarsi una dimensione stilistica propria, apparendo al contrario come un discreto epigono dei capolavori del genere. Tuttavia, il gusto rurale esibito dalla ricerca lirica degli And Also The Trees costituirà l’elemento di forza che distinguerà i successivi capitoli discografici, lontani dal manierismo dilagante nella scena inglese a partire dal 1985.