- Agonia - voce
- Azeman - chitarra
- Maleun - basso
- Mechanix - batteria
1. Metal Possession
2. Zedher
3. Phantasm
4. Real cannibal
Metal Possession
Ecco un demo che sembra tutto fuorchè un demo: gli Zedher, attivi ormai dal 1998, confezionano e ci presentano un prodotto di qualità insospettata. Le quattro canzoni sono un'efficace miscela, di scuola nordica, di Death e Thrash metal, che portano alla mente i lavori di altre band underground italiane come i brianzoli Killing Creed: riff veloci e devastanti intramezzati da qualche mid-tempo, qualche spruzzata di melodia, batteria rullo compressore.
Il tutto condito, ovviamente, da una voce degna della situazione, in questo caso l’ottimo scream misto a growl del cantante Agonia. Tutto questo ci viene sbattuto senza troppi complimenti in faccia già a partire dalla prima canzone, Metal Possession, che concentra in sé un po’ tutte le succitate caratteristiche dell’album.
Le tre seguenti, Zedher, Phantasm e Real Cannibal, si susseguono senza introdurre altri elementi, mostrando certo le già buone capacità compositive del quartetto, che però finiscono per infrangersi contro gli ostacoli della durata, la più breve dura più di quattro minuti, e della varietà.
Molto buone si mantengono invece le linee vocali, che avvicendano growl e scream senza mai venire a noia. Insomma un discreto biglietto da visita, che ci lascia ben sperare in miglioramenti futuri per questa band. Infine, pare che le canzoni trattino di un tema classico, forse un po’ abusato, del metal: i film dell’orrore. Dico pare perché i testi purtroppo non mi sono stati inviati, ma mi sarebbe piaciuto molto poter commentare anche quelli.