Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Stefano Pentassuglia
Genere: 
Etichetta: 
Spinefarm Records
Anno: 
2003
Line-Up: 

Juha Kylmänen – Vocals
Lauri Tuohimaa – Guitars
Olli-Pekka Törrö – Guitars
Altti Veteläinen – Basso
Tuomas Holopainen – Keyboards
Petri Sankala – Drums
Miriam Renvâg - Female vocals (On track 1,2,3)

Tracklist: 

   1. My Wound is Deeper than Yours - 3:43
   2. Dancer in the Dark - 3:42
   3. Queen Misery - 5:23
   4. Sea of Emotions - 3:55
   5. Rapture of Lust - 3:52
   6. Broken Days - 4:01
   7. Dear Carniwhore - 3:54
   8. Bed of Dead Leaves - 5:00
   9. Autumn Harmony - 4:43
  10. Tomorrow is a Closed Gate (Dead for So Long) - 4:49

For My Pain

Fallen

Fallen è il primo album dei finlandesi For My Pain.

Il gruppo nasce come side-project del bassista e del batterista degli Eternal Tears Of Sorrow, cui si aggiungono il chitarrista sempre degli EtoS, il cantante dei Reflexion e il tastierista dei Nightwish. Inizialmente potrebbe sembrare un lavoro interessante, ma più lo si ascolta e più ci si rende conto del contrario. Fallen è uno di quegli album che più si possono allontanare dal concetto di "interessante".
Il fatto è che stroncarlo del tutto è difficile. Insomma, le melodie accattivanti ci sono, così come la perfetta qualità di produzione, e anche l'abilità tecnica non manca di certo...

Il fatto è che Fallen, oltre a non essere per niente originale, si presenta come un lavoro piatto, noioso, senza personalità, in grado di girare tranquillamente nel lettore per una settimana e di rimanere poi nello scaffale per il resto dei suoi giorni. Più lo si ascolta e meno convince, ecco la verità, gli unici difetti sono questi, dato che a livello di tecnica, produzione, è tutto a posto. "Unici" per modo di dire, dato che possono far cadere tranquillamente tutto il valore cui un disco cerca di arrivare tramite alternative fisiche, esterne. Apparire più che essere, per i For My Pain... infatti. Le sonorità si rifanno, come in molti casi, agli immancabili H.I.M., e anche agli ultimi Sentenced, anche se le melodie sono sicuramente più accattivanti, semplici e dirette, per evitare di usare un termine che personalmente odio ("commerciali"). Ma questo è un lato positivo o negativo? Il problema è che i For My Pain... stancano in fretta, rischiando così di finire nel dimenticatoio molto presto. Insomma, al limite possono piacere a chi è in cerca di una band semplice per ascoltare qualche bella e immediata canzone sul filone del gothic rock a tinte metal a cui la Finlandia ci ha abituati da un po', ma non riesco proprio a trovare una loro utilità nel mondo della musica che, inutile dirlo, è vastissimo. Magari qualche ascoltata se la meriterà pure, ma non vale tanto la pena di prestargli molta attenzione.

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