Orquestra 4 - Match 6
07/03/2008 - Thunder Road - Codevilla (PV)
Giunto a metà della fase eliminatoria, il concorso Orquestra ha visto succedersi sul palco del Thunder Road di Codevilla le esibizioni di quattro realtà della scena underground del Nord Italia, dotate tutte di sound opposti e debitori di tradizioni musicali non proprio made in Italy…
Primi a salire on stage sono stati i lodigiani The Orange Cabbas, che scavano nel passato della psichedelia e del Blues per trarne nuove sperimentazioni: il tratto distintivo del sestetto è il sassofono, che fa conciliare il timbro dei King Crimson delle origini con il tessuto Rock di base. Seppur originali, i The Orabge Cabbas peccano nella struttura delle canzoni, che appaiono a tratti confusionarie, e nell’interpretazione tecnica che non risulta eccezionale in sede live.
Rivelazione della serata non per doti esecutive ma per la giovanissima età sono i vogheresi Break Point, che danno vita ad un Rock alternativo legato ad Arctic Monkeys e Radiohead; la venatura leggermente psichedelica degli ultimi brani composti dal gruppo è decisamente più interessante rispetto alle strutture canoniche e banali dei pezzi alternativi. I quattro ragazzi comunque posseggono buone potenzialità che dovranno essere messe a frutto soprattutto per future pubblicazioni.
Terzi ad esibirsi sono i pavesi Koan, da anni attivi nella scena underground del Nord Italia e vincitori anche della seconda edizione di Orquestra nel 2006: con il suo Stoner intriso delle sonorità No Wave della scena di New York, il quartetto dà vita ad una performance tecnicamente impeccabile ed alquanto coinvolgente, che sarà giustamente premiata a fine serata. La struttura degli episodi riprende lo Stoner tipico dei Kyuss, ma vengono inseriti fraseggi caotici che fanno rammentare le ultime sperimentazioni in casa Meshuggah, per un risultato di notevole effetto.
Chiudono la serata i Lys Noirs, ripescati dopo la rinuncia da parte dei toscani Succede Una Sega, che per motivi personali e relativi alla distanza non hanno potuto partecipare al concorso: i Lys Noirs, anch’essi di Pavia come i Koan, vanno a concentrarsi sul filone industriale figlio del panorama italiano di Surgery e Aque Frigide. Penalizzati dai suoni e da vari problemi tecnici i Lys Noirs non riescono ad esprimersi al meglio, ma traspaiono comunque discrete soluzioni per quanto riguarda le sezioni ritmiche (batteria campionata e basso). La voce filtrata dovrebbe diversificare i propri registri e le basi elettroniche potrebbero essere più trascinanti, ma la resa è in ogni caso più che sufficiente.
Rivelazione della serata non per doti esecutive ma per la giovanissima età sono i vogheresi Break Point, che danno vita ad un Rock alternativo legato ad Arctic Monkeys e Radiohead; la venatura leggermente psichedelica degli ultimi brani composti dal gruppo è decisamente più interessante rispetto alle strutture canoniche e banali dei pezzi alternativi. I quattro ragazzi comunque posseggono buone potenzialità che dovranno essere messe a frutto soprattutto per future pubblicazioni.
Terzi ad esibirsi sono i pavesi Koan, da anni attivi nella scena underground del Nord Italia e vincitori anche della seconda edizione di Orquestra nel 2006: con il suo Stoner intriso delle sonorità No Wave della scena di New York, il quartetto dà vita ad una performance tecnicamente impeccabile ed alquanto coinvolgente, che sarà giustamente premiata a fine serata. La struttura degli episodi riprende lo Stoner tipico dei Kyuss, ma vengono inseriti fraseggi caotici che fanno rammentare le ultime sperimentazioni in casa Meshuggah, per un risultato di notevole effetto.
Chiudono la serata i Lys Noirs, ripescati dopo la rinuncia da parte dei toscani Succede Una Sega, che per motivi personali e relativi alla distanza non hanno potuto partecipare al concorso: i Lys Noirs, anch’essi di Pavia come i Koan, vanno a concentrarsi sul filone industriale figlio del panorama italiano di Surgery e Aque Frigide. Penalizzati dai suoni e da vari problemi tecnici i Lys Noirs non riescono ad esprimersi al meglio, ma traspaiono comunque discrete soluzioni per quanto riguarda le sezioni ritmiche (batteria campionata e basso). La voce filtrata dovrebbe diversificare i propri registri e le basi elettroniche potrebbero essere più trascinanti, ma la resa è in ogni caso più che sufficiente.
Come già preannunciato i vincitori della serata sono stati i Koan, valorizzati dal voto della giuria tecnica rispetto al complesso dei voti attribuiti dal pubblico numeroso ai beniamini di casa Break Point. In definitiva però si è evidenziata ancora una volta la potenzialità del progetto Orquestra di saper dare spazio alle realtà del nostro Paese, per aprire loro la strada verso un riconoscimento nazionale.
Edoardo "Opeth" Baldini