Non c’è molta attesa e nessun gruppo spalla per cui poco dopo le 23 i nostri fanno la loro entrata con le note della title-track dell’ultimo disco.
Un punto a loro favore: sicuramente non rischieranno mai di essere accusati di poca presenza scenica visto che il gruppo è formato da 8 componenti e quindi bene o male sul palco c’è sempre qualcuno che si muove. Il pubblico infatti li segue, anche perché risulta impossibile rimanere fermi di fronte a questi ritmi di batteria tutti cassa e charleston, seguiti da un basso ripetitivo ma mai scontato.
Nic, voce principale della band (l’unico a non essere polistrumentista), si dimena appena trova il tempo, Allan alle tastiere è stretto vicino agli amplificatori mentre i due chitarristi sono ai lati. Con All My Heroes Are Weirdos il batterista cede il posto ad un secondo batterista che prima era alle percussioni, e così via per tutto il concerto. Gli 8 ragazzi sul palco hanno una quantità talmente vasta di strumenti che ognuno suona sempre qualcosa. Si vedono korg, tamburelli, sax, tromba, percussioni, tastiere e tantissimi effetti. Forse allora è solo dal vivo che si capisce il motivo per cui vengono etichettati “disco punk”: disco perché lo sono i ritmi delle canzoni, mentre il disordine manifestato on stage ricorda quasi i gruppi punk.
In ogni caso si passa alla successiva Pardon My Freedom tratta dal precedente album Louden Up Now, così anche Dear Can, apprezzata e cantata dai presenti ma è con i nuovi brani che la band da il meglio di se. Il gruppo non è in grandissima forma, comunque riescono a nasconderlo perfettamente (anche grazie all’indiscutibile carisma del frontman Nic), sembrano felici di trovarsi di fronte a fans che vogliono solo divertirsi e, nonostante tutto, anche loro si divertono suonando.
Attacco micidiale con il singolo Heart Of Hearts, arrivando poi a Sunday 5:17 AM e alle atmosfere di Must Be The Moon. Intanto durante le canzoni il frontman scende in mezzo al pubblico portandosi dietro il microfono e più tardi anche il secondo cantante/batterista/percussionista lo seguirà.
Da questo momento il genere inizia a diventare molto più ballabile; se prima sul palco c’era un gruppo rock (cioè con chitarre distorte ed attacchi da far tremare l’edificio) ora i !!! si lasciano andare con l’improvvisazione ai campionatori, posando le due chitarre e allungando i brani trasformando la sala quasi in una dancefloor. A seguire troviamo Hello? Is This Thing On? e Me and Giuliani Down By the Schoolyard per accontentare i vecchi fans. Lo show si conclude con Intensify dopo un’ora e mezza di movimento, sudore e cambi di strumenti.
Spettacolo nel vero e proprio senso della parola; i ragazzi ci sanno fare e sanno come far muovere la gente. Una band tutta da vedere e consigliata ai fans che non rimarranno delusi.
Paolo "Freeman" Brondolo