Il gruppo che riaccende la fiamma del metallo presso lo storico locale dell'area pavese è quello dei Sound Of Temple; si può quindi affermare che questa band non è stata scelta a casa.
Con la mezz'ora a propria disposizione i nostri ci fanno ascoltare un pugno di loro song più una fiammante cover di Hail And Kill dei Manowar, che accende gli animi e fa esplodere il locale. La formazione pavese consta di due chitarre egregie che producono un riffarama melodico ma potente; il sound dei nostri è arricchito moltissimo dalle tatsiere di Lele, che rende la canzoni (di propria penna) decisamente maestose ed ancora più epiche.
Il ritmo dei brani è invece dettato dalle stilettate della chitarra di Paolo, che sottolinea con fervore i passaggi melodici esaltati dal singer.
Si può dire che la band ha convinto in pieno e la si attende con un set più lungo e completo.

Nel giro di pochi minuti fa la sa uscita sul palco la band Holy Ghosts e con questo gruppo ci inoltriamo per un'ora e mezza nella storia dell'Hard'n'Heavy, visto che i nostri affrontano il panorama solista di Dio più alcuni estratti dai periodi con Black Sabbath e Rainbow.
La sequenza dei brani è da cardiopalma; si raggiungono notevoli momenti di risposta da parte del pubblico con Holy Diver e con Stand Up And Shout, che sfoggiano la potenza del combo e coinvolgono i presenti.

Si sottolinea la perizia tecnica del chitarrista Mantovani, in grado d ipnotizzare tutti con ottimi assoli ed alche alcuni giochi da equilibrista eseguiti con la propria chitarra.
Il singer esplode letteralmente in brani complessi come Don't Talk To Strangers e riesce a donare il giusto feeling a pezzi più oscuri come Children Of Teh Sea.
Purtroppo il conerto giunge al termine ma lo spettacolo è stato ottimo e migliore esordio per il nuovo corso Heavy Metal non poteva esserci per il Tempio!