Formula alquanto rodata e patinata quella de La Menade, band di quattro ragazze che si presentano con un miniCD ottimamente realizzato dal punto di vista grafico, con un booklet professionale e stracolmo di foto delle belle donzelle e tutti i testi della canzoni presenti sul platter. A rendere più ricco il piatto è presente anche un DVD nella confezione del lavoro con il videoclip di Strane idee, con la regia di Luca Lucini, una delle song più riuscite del disco.
La proposta musicale delle quattro italiane si fonda su un rock misto a crossover e inserti elettronici che si evidenziano soprattutto in alcuni brani quali H174 517 (facendo un paragone possiamo citare i Subsonica). La carica più “tosta” delle nostre invece si evince dall’opener Inquitudine, in cui la chitarra di Tatiana, anche ottima singer, la fa da padrone.

Forse però il clou del MCD è rappresentato proprio da Strane Idee, una song ruffianissima che potrebbe sicuramente farsi valere a livello commerciale; i cori e la voce di Tatiana riescono a colpire sin dal primo ascolto e garantiscono un buon afflato al pezzo, che, unendo ancora la carica del crossover all’elettronica (opera di Tanya alla tastiera), riesce a crearsi una identità precisa che certifica lo stile del gruppo.
I testi della band sono incentrati su problematiche sentimentali viste chiaramente al femminile e non riescono di certo a colpire positivamente, suscitando diverse perplessità.
Una citazione ancora per il buonissimo strumentale Wheeling, in cui tutte le musiciste si ritagliano un piccolo spazio all’interno di un pezzo che rappresenta in modo perfetto lo stile del gruppo; questa song fra l’altro è diventata anche parte della colonna sonora del Tre metri sopra il cielo.