- Ed Wynne - chitarra, sinth
- Paul Hankin - percussioni
- Merv Pepler - batteria
- John Egan - flauto, voce
- Roly Wynne - basso
- Joie Hinton - sinth, campionamento
- Marcus Ethnic - percussioni
- Generator John - tamburello
- Steve Everett - campionamento
-Tom Brooks - suoni reggae
1. Eternal Wheel (08:20)
2. Toltec Spring (03:03)
3. Tidal Convergence (07:14)
4. Sunscape (04:02)
5. Mysticum Arabicola (09:14)
6. Cracker Blocks (05:40)
7. The Throbbe (06:21)
8. Erpland (05:32)
9. Valley of a Thousand Thoughts (06:32)
10. Snakepit (03:17)
11. Iscence (04:37)
12. A Gift of Wings (09:46)
Erpland
Gli Ozric Tentacles sono stati uno dei gruppi più particolari e sperimentali di tutta la scena Progressive di metà anni ottanta, band capace di contraddistinguersi dai soliti canoni del rock di quell’epoca immettendo negli schemi compositivi elementi provenienti da tutte le radici musicali esistenti, dal Blues al Jazz, passando per il Folk e la Fusion. Un'alchimia che, sebbene impegnativa e azzardata, gli Ozric Tentacles hanno saputo elaborare con grande classe e stile, dando vita ad uno dei più affascinanti esperimenti del prog rock della passata decade: Erpland.
La opener Eternal Wheel ci cala da subito in questa afrodisiaca introspezione musicale di leggeri soundscapes elettronici e vigorosi fraseggi strumentali, estrosi e dal retrogusto quasi esotico, aspetto che viene ampliato dalla successiva Totlec Spring, immersa in una dimensione orientale-tribale semplicemente mesmerizzante. Più veloce e sostenuta è invece la terza Tidal Convergence, strutturata su una mostruosa base di basso e batteria che si amalgama perfettamente al soprastante ensemble strumentale, andando a dipingere atmosfere particolarissime grazie ad una tavolozza timbrica dinamica ed estremamente variegata. Altrettanto impressionante nella sua complessa ricerca melodico-formale è la successiva Sunscape, tra gli esperimenti più elaborati e virtuosi del lotto.
L’immenso vortice di emozioni che ci accompagna dalla prima nota del disco non sembra proprio volersi fermare, e ne è prova la successiva Mysticum Arabicola, misteriosa nei suoi refrain come Crackerblocks nelle sue soavi atmosfere etno-prog. The Throbbe prosegue sempre sulla stessa linea del disco non presentandoci quindi più niente di nuovo, al contrario dell’omonima, bellissima Erpland, in grado di riassumere ed elevare per l'ennesima volta il fascino floreale dell'album attraverso un riffing scorrevole e una commistione strumentale come al solito ai limiti della percezione. La psidechelia e i continui inabissamenti prog dello stile della band continuano incessantemente con i ritmi, di nuovo tribali, di Valley Of A Thousand Thoughts, con gli affascinanti refrain jazz di Snakepit e con le influenze tipicamente reggae di Iscence, canzone che precede la conclusiva A Gift Of Wings, traccia che chiude l'album in un'ipnotica oasi di cripticismo orientale.
Stilisticamente e compositivamente incontraddistinguibili per sperimentazione sonora e peculiarità timbriche, gli Ozric Tentacles hanno rivoluzionato il modo d'intendere la musica progressive, rendendo addirittura obsoleta e priva di senso una definizione che durava da trent'anni. Semplicemente sensazionale, Erpland è un viaggio spirituale continuo, una catarsi emotiva che si propaga lentamente e avvolge qualsiasi cosa si ritrovi i fronte. Capolavoro. e sensazionale.