A quasi un anno di distanza dal loro concerto d’addio tornano a far parlare di sé i Good Riddance, storica Punk - Hardcore band californiana. E’ uscito infatti nei giorni scorsi Remain In Memory - The Final Show, album che contiene le registrazioni di quella serata tanto magica quanto ricca di malinconia. RockLine.it non poteva certo lasciarsi sfuggire l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con Russ Rankin, vocalist ed indiscusso leader degli ormai defunti Good Riddance...
J.P. - Ciao Russ, grazie innanzitutto della tua disponibilità. Vorrei iniziare l’intervista con una domanda che a te potrà sembrare stupida forse, ma non lo è certo per i vostri tantissimi fan italiani: che rapporto hai oggi con gli altri ex membri dei Good Riddance? Li frequenti ancora?
Russ - Sì, li vedo ancora e credo che continuerò a farlo per sempre. Non siamo veramente amici per la pelle, ma restiamo comunque in contatto fra noi e ci supportiamo a vicenda. Io e Chuck, ad esempio, abbiamo suonato insieme recentemente durante qualche show dei Creep Division (Hardcore band in cui militano sia Chuck Division, in veste di chitarrista, sia Russ Rankin, che però si occupa delle parti di basso, N.d.R.).
J.P. - Nel vostro comunicato finale accennavi al fatto che la gente oggi vuole sentire una determinata musica e voi, non essendovi piegati ai trend del momento, siete stati penalizzati. Io mi trovo perfettamente d’accordo con te e ho notato questo fatto negli ultimi anni. Credi che la vostra coerenza etica e stilistica vi abbia penalizzato nel corso della vostra carriera?
Russ - Non proprio. Vedi, io credo che i Good Riddance abbiano sempre avuto uno stile specifico e ben inquadrato. Ai tempi, la scena Punk ci dava spazio, ma quando questa stessa scena è entrata in crisi, per via di un modo di vedere sempre più orientato verso le richieste commerciali, in crisi ci siamo finiti anche noi e molte altre band. Quando tutto funzionava ci siamo divertiti un sacco comunque. Le cose cambiano e non c’è molto che si possa fare per evitarlo.
J.P. - E che mi dici invece di Remain In Memory - The Final Show, il vostro ultimo live album? Come è nata l’idea di realizzarlo?
Russ - Volevamo dare ai nostri fan un’altra possibilità di vederci all’opera dal vivo, sapendo comunque che si trattava dell’ultima in assoluto. Allo stesso tempo credevamo che sarebbe stata un’esperienza unica registrare lo show per incidere successivamente un disco. In questo modo anche i ragazzi che non sono potuti venire al concerto di persona avranno la possibilità di ascoltare per intero le registrazioni di quella splendida serata. Credo inoltre che la setlist dello show sia pressoché perfetta, se non altro perché tutti i nostri fan avranno modo di ascoltare un paio dei loro pezzi preferiti per l’ultima volta.
J.P. - Tu, personalmente, cosa hai provato al termine del concerto?
Russ - E’ stato incredibile, davvero fantastico. Ho provato una marea di emozioni, i fan accorsi allo show ci hanno regalato un’energia straordinaria. E’ stato come un sogno alla fine di un lungo viaggio.
J.P. - Ho letto che, al momento, non è stata ancora fissata la data di uscita del DVD di quella serata. Ciò significa che siete in possesso anche di registrazioni video? Perché allora non pubblicare insieme album e DVD? Credo sarebbe stato magnifico…
Russ - Sì, siamo in possesso di materiale video della serata. Abbiamo registrato tutto lo show, ma poi la Fat Wreck non ha voluto pubblicare il DVD, così sono i ragazzi che hanno girato il video ad avere in mano il materiale. Magari un giorno qualcuno deciderà che è tempo per produrre il DVD e pubblicarlo sul mercato…
J.P. - Tornerete mai insieme per suonare qualche show o magari un’intera tournee?
Russ - No. Nel modo più assoluto.
J.P. - Con i Good Riddance hai passato circa vent’anni della tua vita. Tirando le somme, che genere di esperienza è stata? Se dovessi eleggere il vostro album più rappresentativo, quale sceglieresti?
Russ - La mia carriera con i Good Riddance è stata al tempo stesso memorabile e molto stancante. Ci sono stati momenti trionfali ed altri decisamente più difficili. Nel corso di questi vent’anni ho provato le più grandi emozioni della mia vita. Non cambierei assolutamente nulla di quello che è stato, ma devo ammettere che vivere in questo modo è un po’ come avere un peso incredibile sulla schiena. Però abbiamo avuto la possibilità di girare tutto il mondo, conoscere un sacco di gente, entrare nella vita di migliaia di persone, condividere il palco con band leggendarie… E’ stato fantastico. Per quanto riguarda l’album, direi che scelgo Symptoms Of A Leveling Spirit del 2001, perché credo che sia il disco che cercavamo da sempre, quello in cui tutti noi abbiamo dato il meglio, il mio preferito da musicista e cantautore.
J.P. - So che segui una filosofia di vita Straight Edge e sei vegano. In passato hai spesso collaborato con PETA per tentare di porre fine allo sfruttamento animale. Ora che hai terminato la tua esperienza con i Good Riddance farai altrettanto?
Russ - Sicuramente, non ho dubbi su questo. Continuerò a supportare PETA e le sue iniziative, così come mi interesserò sempre ai diritti animali. Purtroppo però oggi non ho la posizione di spicco che avevo prima, al momento non sono nessuno.
J.P. - Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Resterai comunque nel mondo della musica?
Russ - Sì, insieme alla mia altra band, gli Only Crime, sto lavorando sul nuovo materiale per il nostro terzo album, mentre i Creep Division continueranno a suonare dal vivo un po’ dappertutto, forse anche in Europa. Ho iniziato a lavorare anche su un mio progetto personale e spero di poter pubblicare il tutto abbastanza presto. Continuo inoltre a scrivere sul magazine AMP, dove gestisco una rubrica mensile.
J.P. - Ti ringrazio ancora una volta per il tempo a noi concesso. E’ stato un vero onore poter scambiare qualche parola con un’icona del mondo Hardcore come te. Puoi lasciare un messaggio ai tuoi tanti fan italiani. Speriamo di risentirci al più presto, ciao!
Russ - Grazie a te ed al pubblico italiano per il grande supporto. Continuate sempre a battervi per la pace e la giustizia sociale nel mondo!