Grazie al debutto Tides e all’ottimo Blind Fire, la band finlandese Leverage si presenta come una delle band più promettenti e credibili dell’attuale scena del melodic Metal...
S.S. - Ciao ragazzi! Innanzitutto, complimenti per il vostro Blind Fire, davvero un ottimo album, melodico e suonato molto bene, esattamente con lo spirito tipico della scena degli anni ‘80. Possiamo forse dire che questo sia il primo obiettivo dei Leverage, fare in modo che il pubblico si diverta e allo stesso tempo ne ricavi forti emozioni?
Tuomas - Grazie! Siamo semplicemente felici di suonare, e speriamo che la gente si diverta e si senta toccata ascoltando la nostra musica.
S.S. - Di certo possiamo dire che Blind Fire mantiene lo stile dell’album precedente, ma la mia impressione è che questa nuova produzione metta più in risalto l’impatto melodico delle vostre canzoni…
Tuomas - Credo che ci sia più varietà musicale nel nuovo album, e la produzione è andata bene, abbiamo cercato di allargare un po’ la nostra gamma e questo vuol dire lavorare anche sulle melodie ovviamente.
S.S. - Che cosa vi aspettate da questo nuovo album? Come pensate sia stato ricevuto?
Tuomas - Speriamo che il maggior numero di persone possibili lo ascoltino, e speriamo che almeno alcuni fra questi lo apprezzeranno. Bisogna impegnarsi tanto se si vuole far conoscere una nuova band come la nostra. Per adesso va tutto bene, abbiamo ricevuto mail da persone a cui Blind Fire è piaciuto davvero tanto, e i primi concerti col nuovo materiale sono stati fantastici.
S.S. - In tutti e due gli album ci avete mostrato di poter variare dall’heavy rock à la Rainbow al metal melodico fino al power metal scandinavo, è per caso qualcosa che proviene dalle vostre personali influenze musicali? Quali sono le vostre influenze? C’è per caso qualche gruppo che ammirate?
Tuomas - Credo che l’influenza del metal scandinavo sia dovuto al fatto che siamo tutti da queste parti, e questo ha ovviamente a che fare con la voglia di avere un sound moderno. Personalmente, mi piacciono i vecchi album dei Rainbow, specialmente l’era Dio.
S.S. - Che cosa pensi dell’attuale panorama melodic metal? Ci sono altri gruppi oltre ai Leverage che meritano particolare attenzione?
Tuomas - Sono sicuro che ci siano altre grandi band in giro. Per quanto riguarda la scena, credo che nel campo heavy rock/metal ci siano così tanti generi e sottogeneri che non riesco più a categorizzare la musica molto bene.
S.S. - Che cosa pensi della scena musicale attuale più in generale, dove sembra che la moda sia di fondere fra di loro stili diversi e sperimentare?
Tuomas - Sperimentare con varie combinazioni di stili musicali è sempre stata una pratica molto usata nella musica pop/rock, con alcuni risultati paragonabili ad arte ed altri con orientamento più commerciale. Un buon mix è come una buona ricetta per un piatto, un’idea semplice che funziona e ha un buon sapore. Non credo che stiamo cercando di creare un piatto completamente nuovo, ma ci piace il sapore delle basi su cui scriviamo.
S.S. - Di che cosa parlano in generale i vostri testi? Che cosa volete veramente esprimere tramite le vostre canzoni?
Tuomas - Il tema varia, alcuni parlano delle mie impressioni su certi problemi, altre sono puramente immaginarie e si ispirano alla musica stessa, altre stanno a metà fra questi due estremi. Mi piace che siano gli ascoltatori a interpretarle come vogliono.
S.S. - Come mai avete scelto il nome Leverage? C’è una ragione particolare?
Tuomas - Abbiamo sparato un po’ di idee per i nomi assieme a Pekka Heino, io gli chiesi che cosa significasse per lui Leverage, e non sapeva darmi una risposta. Io ne ero a contatto grazie ad un passato negli sport di squadra; suonava bene e quando Valtteri Revonkorpi (il batterista della band) disegnò il fantastico logo allora decidemmo di tenere anche il nome.
S.S. - Una caratteristica propria dei Leverage è la capacità di trovare sempre melodie buone ed appropriate. Quanta importanza date all’aspetto melodico nelle vostre canzoni? Che cosa rappresenta la melodia per voi?
Tuomas - Credo che la melodia sia tutto. Mi piace pensare che la maggior parte delle nostre canzoni possano essere tirate fuori da un contesto heavy rock per essere cantate e accompagnate solo da una chitarra acustica per esempio, allo stesso tempo rimanendo canzoni. Almeno è quello che spero.
S.S. - Don’t Touch The Sun, Learn To Line, Sentenced sono tutte ballad ispirate e bellissime. Come nasce una ballata alla Leverage? Che cosa c’è alla base e che tipo di composizione usate? Prendete l’ispirazione dalle vostre vite vissute o è come per le altre canzoni?
Tuomas - Torsti ha scritto Learn To Live, io ho scritto il testo basandomi sulla sua idea di che cosa dovesse trattare. Con le ballate, di solito lascio che sia la canzone a comandare, è un po’ come cercare di inventarsi di che cosa potrebbe parlare la canzone. Questo è quello che è successo per Don’t Touch The Sun e per Stranger su Tides. Con Sentenced fu diverso nel senso che avevo quel riff nella mia mente e ogni volta che lo sentivo mi veniva in mente la parola “sentenced”, quindi l’ho inserita e ho cercato di inventarmi una storia attorno ad essa.
S.S. - Torniamo a parlare dei vostri album, c’è qualcosa che vuoi aggiungere su di essi? Quali sono le canzoni che preferisci, per qualsiasi ragione?
Tuomas - Non vorrei sceglierne una a discapito delle altre, le appoggio tutte. Detto questo, Mister Universe è secondo me la canzone che rappresenta esattamente i Leverage al momento.
S.S. - Forse è troppo presto per parlarne, ma avete programmi per il futuro? Come vedi il futuro dei Leverage?
Tuomas - Va preso passo dopo passo, bisogna continuare a far girare la ruota, e si spera che ci porterà ad un punto dove potremo fare questo per lungo tempo con successo.
S.S. - Bene, questo è tutto ragazzi!! Vi salutiamo e vi ringraziamo per il tempo che avete regalato a Rockline e per la bella chiaccherata!!! Ciao, e buona fortuna!!
Tuomas - Grazie per il vostro sostegno, buon anno, speriamo di poter suonare per voi presto.