RockLine.it intervista una delle realtà Gothic nostrane più interessanti e di qualità, i Dismal, progetto torinese portato avanti dal duo Bradac-Afelio. In particolare Afelio svela i segreti che si celano dietro il nuovo album Miele Dal Salice...
I.F. - Innanzitutto sono contento finalmente di poter fare questa intervista, dopo continui rinvii a partire da Rubino Liquido, quindi ti ringrazio anticipatamente per il tempo!
Afelio - Grazie a te, Iacopo, per l’interesse che nutri nei confronti di Dismal, per la pazienza e la disponibilità dimostrate. Grazie, inoltre, a tutti i lettori che vorranno soffermarsi sulle mie parole ed esplorare, senza pregiudizi, l’universo di Dismal.
I.F. - Stanno piovendo recensioni da tutte le parti del vostro ultimo disco… quanto sta riscuotendo Miele Dal Salice e siete soddisfatti dei pareri ricevuti fin ora?
Afelio - Indubbiamente Miele Dal Salice sta riscuotendo un forte interesse in tutto il mondo, con buone recensioni e pareri più che positivi ovunque…e questo non può che riempire di gioia i nostri suscettibili cuori…devo comunque confessarti, in tutta sincerità, che assai raramente ci capita di leggere recensioni ed articoli che davvero ci appaghino, anche se si tratta di un fenomeno del tutto normale, quando ci si mette in gioco. Spesso ci accade di leggere articoli poco approfonditi, realizzati in modo superficiale e nei quali compaiono accostamenti discutibili e non calzanti. Altrettanto frequentemente leggiamo commenti dai quali è possibile intendere che la nostra Arte è sicuramente stata fraintesa…ma questo, come ho detto, fa parte del gioco.
I.F. - La realizzazione del vostro terzo album è passata anche attraverso momenti di maggiore difficoltà tecnica; puoi spiegare ai lettori come si è svolta l’elaborazione del disco?
Afelio - Il nostro Miele dal Salice ha indubbiamente sofferto una lunga e travagliata gestazione, durante la quale abbiamo spesso ed a stento trascinato il fardello della nostra maniacale e perversa meticolosità, pensando in diverse occasioni di abbandonare ogni cosa. La ricerca dell’equilibrio porta spesso ed immancabilmente al paradosso: si rischia di rimanere intrappolati in un limbo e nell’impossibilità di compiere una scelta. Si tratta di un onore a cui pochi possono aspirare, ma allo stesso tempo di una dannazione…alla fine, comunque, pare sia andato tutto per il verso giusto! luna, t’immergi nel sole, rubino tramutato in miele! Miele dal Salice rappresenta il raggiungimento della nostra maturità artistica, la definitiva espressione della nostra identità più pura ed incontaminata, lontana da qualunque catalogazione e da qualunque vincolo. Abbiamo comunque già in mente alcuni aspetti che dovranno essere inquisiti e perfezionati, ma questa è materia futura.
I.F. - Io penso oltretutto che Miele Dal Salice sia il vostro lavoro più strutturato e complesso, sia stilisticamente che liricamente. Ci vuoi spiegare il rapporto tra le due sfere compositive e le modalità attraverso le quali giungete a creare dei brani?
Afelio - Devi sapere che il processo creativo di dismal si sviluppa in modo assai caotico e lunatico ed in verità non esiste un vero e proprio modus-operandi…alcuni passaggi possono nascere in pochi minuti di improvvisazione, mentre altri possono richiedere diversi mesi di elaborazione…non esiste una vera e propria logica metodica. La creazione di ogni nostra opera è un processo davvero troppo graduale e complesso per poter essere smascherato e svelato nella sua interezza, poichè ogni nostra opera esprime una dimensione alchemica paragonabile ad uno degli stadi metamorfici della farfalla. Miele Dal Salice, per esempio, rappresenta sinuosamente gli ultimi istanti di passaggio (coda di pavone) fra la fase alchemica della nigredo e quella dell’albedo, per poi soffermarsi su questa ultima fase in cui la luce è divenuta abbagliante per il compiersi del miracolo. Capirete, quindi, che è necessario un profondo periodo di maturazione spirituale e ricerca trascendentale, prima che una nuova dimensione alchemica sia stata interamente maturata…e questo spiega l’imprevedibilità assoluta degli spazi temporali che separano le nostre opere fra loro…soltanto successivamente, possiamo dedicarci all’ardua impresa di convertire in suono ed immagine la nostra esperienza di Vita. Solitamente, soltanto quando la composizione è quasi giunta al termine, mi ritiro in quasi totale isolamento per due settimane circa, al termine delle quali riemergo con le liriche complete e scritte a mano per la nuova opera di Dismal…davvero le mie parole piacciono sempre moltissimo e questo mi riempie di sincera e profonda gioia.
I.F. - Rubino Liquido e quest’ultimo disco hanno in comune la stessa anima musicale, ma sono comunque diversi e questo è senz’altro positivo. Cos’è cambiato a tuo parere tra i due dischi e cosa avete cercato di aggiungere o cambiare rispetto a Rubino Liquido?
Afelio - Il sangue del rubino è stato convertito in miele…e Miele dal Salice è molto più bello! ...Oh, ti prego…non sono assolutamente in grado di rispondere! In genere, le rifilo immediatamente a Bradac queste domande, ma purtroppo in questi giorni è davvero molto occupato e così non ha potuto partecipare a questa intervista. Colgo occasione per scusarmi con te e con i lettori da parte sua…vedi…non vorrei davvero risultare scortese, ma vado completamente in crisi ogni volta che mi viene richiesto di descrivere la nostra Arte e le sue evoluzioni…perdonami!
I.F. - A questo proposito io ho trovato in particolar modo Rubino Liquido più “naturalistico”, mentre Miele Dal Salice più teatrale e articolato. Era questo l’effetto che volevate raggiungere?
Afelio - Vedi…dipende dalla particolare accezione che tu attribuisci al termine ‘naturalistico’…a volte è davvero difficile esprimere le proprie sensazioni più intime, tramite le parole, che sono spesso soggette a fraintendimenti...nella mia particolare visione, Miele Dal Salice risulta, senza ombra di dubbio, più teatrale ed articolato…ma anche decisamente più rituale e ‘naturalistico’, rispetto al Rubino…forse la sua estrema e macchinosa follia ti ha portato a provare questa particolare sensazione.
I.F. - Parlando nello specifico delle parti liriche, penso che Rossana Landi sia davvero perfetta per interpretare quelle di Miele Dal Salice. Come siete arrivati alla rottura – sempre che si possa definire così – con Ae?
Afelio - Rossana è stata la mia insegnate di canto ed in un certo senso, continua ad esserlo. Lei proviene dall’ambiente jazz e vive di musica, grazie ai seminari ed alle lezioni private che tiene. E’ a tutti gli effetti una professionista ed una persona portentosa. Si è venuto a formare un forte legame fra Dismal e lei. E’ così luminosa ed al tempo stesso oscura…così splendidamente viva e malinconica. Coesistono una grandissima forza ed una contraddittoria ambiguità dentro di lei, che la rendono un vertice perfetto della nostra triade. Per quanto riguarda Ae, non vorrei davvero spendere troppe parole…è’ semplicemente stata allontanata da dismal per questioni personali…e questo è quanto!
I.F. - Per quanto riguarda sempre i testi… la natura, le figure mitologiche ad essa connesse e il rapporto filosofico che l’uomo ha con il mondo che lo circonda sono al centro della vostra indagine lirica. Cosa cercate di esprimere con queste tematiche?
Afelio - Sì hai perfettamente ragione…Dismal suggella la nostra simbiosi con l’Anima della Terra e la nostra Arte desidera esprimere le immagini appartenenti al nostro cammino trascendentale…le nostre gioie, le nostre ansie, le nostre paure e le nostre vittorie spirituali. Dismal è pura espressione della nostra amata Alma.
I.F. - La concezione filosofica che possiedi in che misura si lega con la tua concezione musicale e di conseguenza con quella dei Dismal?
Afelio - Inscindibilmente! La filosofia è tutto…e la nostra Arte non è altro che il nostro cammino spirituale convertito in suono, immagine e parola.
I.F. - Riferendoci invece solo alla musica, che legame hai con il genere che fate?
Afelio - Ci sentiamo legati ad ogni espressione della vera Arte gotica e non all’inflazionato movimento Gothic…non saprei nemmeno definire il nostro ‘genere’…Dismal è solo l’irriverente valzer della mente! Ascoltiamo davvero musica di tutti i tipi…dalla dark ambient alla musica indiana, dalla classica all’industriale, dall’ethereal all’Idm…
I.F. - Facciamo ora un salto temporale: come è sorto effettivamente il progetto Dismal e – curiosità personale – com’è avvenuta la scelta del nome?
Afelio - Dismal è nato nel lontano 1995, dall’incontro fra me e Bradac…allora frequentavamo la stessa scuola di musica. Il nostro nome è stato scelto quando noi eravamo delle piccole gemme, per il piuttosto conosciuto significato che gli attribuisce la lingua inglese. Con il passare del tempo questo significato ha lentamente cambiato forma, fino a perdere la connotazione originale, aspirando a diventare un semplice suono, una pura vibrazione. E’ forse ed alquanto curiosamente, l’unico aspetto riguardante la nostra Arte a non possedere un significato subliminale. Devo inoltre rivelarti che, come un autentico damerino della lingua, amo molto pronunciare il nostro nome con una ‘s’ dura ed una ‘a’ pura e protesa…così…per puro vezzo!
I.F. - Agli inizi avevate già le idee chiare sulla strada che avreste dovuto intraprendere?
Afelio - Ma certo che no! Le idee chiare non le abbiamo nemmeno ora…ed è davvero un bene che sia così, perché questo significherebbe snaturare l’essenza stessa della nostra Arte.
I.F. - Ora dunque come ti prospetti il futuro della band?
Afelio - Sono sicuro che Dismal continuerà a vivere per molti anni ancora! Inoltre, potrà sembrarti curioso, ma in dodici anni di carriera, a causa della nostra profonda alienazione, non abbiamo mai voluto suonare dal vivo….soltanto ora sentiamo il forte desiderio di entrare in contatto diretto con il nostro pubblico e con le persone che ci hanno seguiti in tutti questi anni. Speriamo davvero e stiamo facendo in modo che questo avvenga il prima possibile. Stiamo lavorando duramente, sia per rappresentare degnamente dismal sul palco, sia per trovare ed organizzare delle date di sicuro valore artistico. Vi chiediamo solo di avere ancora un po’ di pazienza: la filosofia del suonare ovunque, accettando qualunque compromesso, non è compatibile con l’Anima di dismal.
I.F. - Bene! Concludiamo l’intervista, augurandovi un sempre maggiore successo che sarebbe davvero meritato. Grazie ancora, al prossimo incontro!
Afelio - Grazie molte anche a te per l’interessante intervista e per il magnifico augurio. Ti auguro ogni bene. A presto.
e le sue bianche ciocche
di bianca fatata
sulle ciglia
e per l’amore di smeraldo
sei ombra di clorofilla
alle vesti di salice…