RockLine.it ha avuto il piacere di intervistare Sean Brennan, la carismatica ed enigmatica mente del progetto London After Midnight, che durante gli anni ha riscosso un successo straordinario nel panorama Electro Goth mondiale. Sean si dilunga a parlare del nuovo album che sta preparando e ci spiega il suo punto di vista sulla società contemporanea...
E.B. - Ciao Sean! E’ un piacere poter parlare con te! Come stai?
Sean - Molto bene, grazie. Sono nel mezzo delle registrazioni finali per il mio nuovo Cd con i London After Midnight. Sta andando piuttosto bene.
E.B. - Cominciamo l’intervista parlando appunto di questo tuo prossimo album, Violent Acts Of Beauty. Perché hai scelto questo titolo, e qual è il significato della copertina?
Sean - Il nuovo cd è probabilmente il più dark che abbia mai scritto. Sia i testi che le musiche sono pensate per colpire l’ascoltatore con la loro brutalità e solitudine. Il cd tocca molti argomenti, ma il tema centrale riguarda il desiderio dell’umanità di devolversi, e le sue tendenze di autodistruzione. Tuttavia, parla anche di speranza; il Violent Act of Beauty può essere un parto, un nuovo inizio; può anche essere un risveglio e una coscienza che ti porta a rivoltarti e a combattere contro le persone che fanno male a questo mondo. Quindi un altro “violent act of beauty” può riguardare il processo che porta un individuo a cercare di cambiare la situazione descritta sopra. Può essere l’atto di protesta contro le ingiustizie. Il potere è del popolo. Ma la decisione di agire spetta al singolo individuo. Se la gente fa qualcosa, allora si che le cose possono diventare belle. Altrimenti, siamo da capo.
E.B. - Ti senti parte della società americana? Che opinione hai su di essa?
Sean - No, per niente. La società americana è basata sul consumismo, la volontaria ignoranza, l’egoismo, ecc. Non riesco a capire gli Americani, anche se io ci sono nato in America. I miei genitori mi hanno cresciuto con il rispetto verso l’ambiente, le persone; inoltre dovevo rispettare tutti egualmente. Devo cercare di erudirmi, mentre la società mi preferirebbe ignorante come tutti gli altri e quindi utile nel consumismo o come forza in guerra (i poveri sono costretti ad entrare nell’esercito per pagarsi un’educazione o l’affitto). Alla maggior parte degli Americani è insegnato che la loro opinione è l’unica che conta (anche quando non provano a confutarla) e vengono cresciuti tra la superficialità, la vanità e la negatività. So che è così quasi in tutto il mondo, ma negli Stati Uniti è peggio perché è caratteristica della nostra società e viene venduta ai giovani. Non riesco a condividere questi aspetti della mia cultura, perciò non mi sento parte di essa.
E.B. - I tuoi testi spesso toccano temi politici e sociali. Ti descrivi come un liberale progressista. Che cosa vuol dire? Ti schieri con il partito democratico americano o sei di vedute diverse?
Sean - Non mi sento parte di nessun partito americano, perché i due partiti più grandi sono più che altro controllati a seconda degli interessi delle corporazioni (per esempio le corporazioni che fanno soldi costruendo e vendendo bombe), e questi sono ovviamente interessi negativi. Tuttavia, il partito democratico liberale è molto meglio di quello repubblicano. Quest’ultimo è conservatore, razzista, omofobico, e ha un occhio di riguardo solo per i ricchi. Purtroppo il partito democratico, essendo più povero, ha dovuto scendere a compromessi per competere con quello repubblicano, il quale riceve un sacco di soldi dalle corporazioni. Io sono per persone progressiste, liberali e capaci, come Ralph Nader.
E.B. - Sempre nei tuoi testi possiamo osservare molti elementi romantici e d'attualità. Come sono collegati ai temi sociali?
Sean - Prendi la canzone Kiss. Non credo molte persone abbiano capito il vero significato di questa canzone, nonostante gli indizi più che ovvi. La gente pensa che l’argomento sia il sesso, ma in realtà il tema è la violenza sessuale. Per essere precisi, il tipo di violenza commessa sui bambini da eminenti della Chiesa Cattolica. In quel modo parla di un tema importante. Ci sono altre, più vecchie, canzoni dei London After Midnight che trattano temi politici e sociali in questo modo, ad esempio Revenge. Un esempio di come la gente interpreta male le canzoni è Your Best Nightmare. La gente pensa questa sia una canzone seria, mentre è solo un incubo comico sullo stile delle storie di Edward Gorey. Non ha nessuna rilevanza nel contesto sociale, ma dimostra come la mia musica sia spesso fraintesa.
E.B. - Parliamo della musica. Quale sarà il sound del tuo prossimo album? Quando sarà pubblicato?
Sean - Il nuovo cd dei London Afetr Midnight uscirà quest’estate. Il Cd darà un’immagine più precisa di me, della mia arte, e le mie abilità nello studio. Sarà come mettere un paio di occhiali (alle vostre orecchie) riguardo alla mia musica. In passato, per diverse ragioni (la mancanza di soldi in primis), non ero mai riuscito a produrre musica come volevo io, quindi il risultato era solo un distorta versione di quello che avevo deciso di proporre. Ecco perché ho scelto di tenere sotto controllo ogni aspetto della creazione e produzione del nuovo Cd, e scolpirlo secondo le mie intenzioni. Quindi il nuovo Cd darà una visione più chiara della mia anima e del mio mondo.
Sono fiero di aver aspettato a pubblicarlo prima che fosse perfetto e originale. Ma sarà comunque un mio cd, un cd dei London After Midnight, e sono sicuro che sia i nuovi sia i vecchi fan lo apprezzeranno. E’ anche molto più profondo, i testi sono migliori, e i soggetti hanno a che fare con il tempo in cui viviamo. Il progetto London After Midnight non ha mai aderito a prescritte guide o generi, ne si è attenuto al soggetto della scena goth. Credo che questo Cd mescolerà un po’ le cose.
E.B. - Sei attivo dal 1990 e sei riuscito a raggiungere migliaia di persone con la tua musica. Hai comunque qualche rimpianto della tua carriera?
Sean - Ci sono sempre dei rimpianti in decisioni specifiche, per esempio lasciar far parte della tua live band cattiva gente, o qualcosa del genere, ma bisogna imparare e guardare avanti.
E.B. - Ci sarà un tour a seguito dell’album? Quando potranno vederti i fan italiani nella loro terra?
Sean - Potrei fare un tour dopo la pubblicazione dell’album. Potrebbe succedere a fine autunno 2007.
E.B. - Ti senti parte della scena Goth/Dark, nonostante rifiuti di identificare la tua musica con qualsiasi genere?
Sean - Cominciai a fare musica nella scena Gothic/Dark nella Los Angeles del ’90. La scena a quel epoca era ancora basata sulla musica e condivideva ancora le ideologie liberali della scena punk (la scena punk a quel tempo era molto progressista e attivista). Tuttavia da allora la scena goth, e soprattutto quella americana, è diventata una scena basata sulla moda, l’immagine, e accoglie valori quali vanità e culto dell’immagine, mentre non offre niente di originale per quanto riguarda la musica (tutte le band goth suonano allo stesso modo). L’idea delle “counter cultures” come il goth o il punk era di mostrare alla corrente principale i suoi errori, le sue mancanze e i suoi peccati, di essere portatori di una grande dose di realtà, ed essere la sua nemesi. Il goth, almeno in America, ha abbracciato le stesse vedute della corrente principale, e non offre più nessun contrapposto ad essa, anche se gli piace pensare che lo fa solo perché si veste diversamente. Si pensa che basti sembrare diversi ed essere nella scena fetish che si faccia qualcosa per imbarazzare la corrente principale. Questa è solo una fantasia. Quando l’importanza è data all’immagine e non alla musica (quindi qualsiasi cosa con il marchio “goth” viene accettata), la scena diventa negativa e artisticamente parlando, in fase di stallo, oltre che di nessuna rilevanza. Tutte le band che si etichettano goth sono derivative di altre band, non hanno niente di originale da offrire, e spesso sono il paradiso dei non talentuosi. Soprattutto negli Stati Uniti, ci sono troppe persone che danno maggior importanza all’immagine. Non sto scherzando. So di alcune band nate per scherzo che si etichettano goth e poi cominciano a piacere alla gente nella scena goth. Il problema è che la gente vuole sentirsi parte di una scena e basta, e non vuole scuotere un po’ le cose, o chiedere arte di qualità o persone di qualità. E’ tutto basato sull’egoismo, sul “la mia tribù e meglio della tua” e via dicendo.
E.B. - Secondo te la tua musica è piena di influenze inglesi punk/post punk degli anni ’80 (soprattutto la scena londinese)?
Sean - Non credo. Forse sotto aspetti superficiali. Ma se uno guarda più un fondo le due sono diversissime. A dire il vero, a me non piace la musica degli anni '80, anche la roba post punk, non mi sembrava molto originale, e mi sembra un esempio di come l’immagine sia messa al di sopra dell’arte, della sostanza e del significato. Ci sono poche band di quel periodo a cui darei la sufficienza. L’unico genere che ha prodotto qualcosa di decente è il punk, al quale penso la mia musica sia più connessa rispetto al post-punk.
E.B. - Come componi di solito le tue canzoni?
Sean - Scrivo canzoni alla chitarra, alla tastiera, nella mia testa, al computer, in qualunque modo possa pensare. Non c’è un singolo modo con cui componga. Può darsi che scrivi una canzone tutta in una volta, come può anche darsi che scrivi un’idea o parte di una canzone, solo per ripescarla un anno dopo. Una volta finito ciò registro la canzone, poi la presento alla band che suonerà i concerti così che i London After Midnight possano suonarla dal vivo.
E.B. - Come reagisce Los Angeles alla tua musica? C’è un grande seguito per London After Midnight?
Sean - I fan di qui offrono tutto il loro supporto, come quelli europei o quelli dell’America Latina. LAM ha un grande seguito. Il fatto è che negli Stati Uniti la scena non è organizzata come in Europa. Ci sono un po’ di riviste qui, ma non sono fatte molto bene e non si trovano spesso, quindi non fanno molto per essere una forza positiva.
E.B. - Come ti senti durante un concerto?
Sean - A dire il vero il palco non mi piace tanto, e non è che ne sia spaventato. E’ solo che non mi piace essere al centro dell’attenzione. Spesso sento che le persone non capiscono cosa stia dicendo e di conseguenza hanno un’immagine distorta di cosa sono e dei miei principi. L’essere una “rock star” è una cosa abbastanza repellente, e odiò l’essere una celebrità. Per questo non sono a mio agio sul palco. Ma è divertente sentirsi connesso a persone che supportano il tuo messaggio .
E.B. - Hai qualche altro progetto musicale oltre ai London After Midnight?
Sean - London After Midnight è il mio progetto. E’ quello che si becca la maggior parte delle mie idee musicali. Anche se avevo delle idee che non erano adatte per London After Midnight, e ho sentito il bisogno di far partire un altro progetto. Anche se questo è ancora “work in progress”, vedremo se qualcosa ne uscirà fuori.
E.B. - Che cos’è la musica per Sean Brennan?
Sean - Amo tutta la musica se è bella musica. Il problema è che non ce n’è tanta di bella musica in giro.
E.B. - Un’ultima curiosità: perché hai scelto London After Midnight come tuo moniker?
Sean - Ho preso il nome dall’omonimo film. L’ho scelto perché nessuno al tempo (all’inizio degli anni ’90) lo conosceva, ed era un nome che regalava un’ottima atmosfera, evocando emozioni. A me quel nome ricordava immagini che spaziavano dal pericoloso al romantico; da una nebbiosa notte Londinese durante il blitz della Seconda Guerra Mondiale, fino ad un semplice nome che l’ascoltatore può interpretare come vuole. Il film London After Midnight è di Lon Chaney, ma non è sul tema horror/vampire, come è spesso catalogato. Parla di un assassino che è invitato a confessare dalla polizia che utilizza il vampiro Lon Chaney per fargli credere che egli sia circondato da creature dell’oltretomba, fino a che egli non diventa completamente pazzo e confessa il suo peccato (Mark of the Vampire, con Bela Lagosi fu un remake dello stesso film). Quindi in realtà non è un film horror (grazie per avercelo spiegato, molto interessante). Quindi in realtà tratta di come sia possibile alterare la mente di qualcuno per arrivare a qualche forma di verità. Un po’ come la musica dei London After Midnight che colpisce la mente delle persone e le loro emozioni.
E.B. - Grazie mille per questa intervista! Speriamo di vederti presto in Italia! Puoi chiudere l’intervista come ti pare, ciao da RockLine.it e buona fortuna con i tuoi progetti futuri!
Sean - Grazie a te e un saluto a tutti.