RockLine.it incontra durante la prima giornata del Tuska di Helsinki i techno-industrial Deathstars, reduci dall'ultima pubblicazione Termination Bliss. A presentarci il combo svedese sono il cantante Whiplasher e il batterista Bone W Machine...
A.R. - Ciao ragazzi, come va? Cosa ne pensate dell’atmosfera di oggi?
Whiplasher - Ciao, tutto bene grazie. Per oggi siamo molto esaltati, abbiamo già visto diverse magliette e gente vestita come noi, volti imbiancati, cappellini militari…è un ottima risposta da questo punto di vista.
A.R. - Partirei dal vostro nome, Deathstars, e dal paragone con il glam. Cosa potete dirci?
Whiplasher - Mah, in effetti Deathglam sarebbe il modo corretto di leggere Deathstars, ed è un paradosso ovviamente, che nasce da ciò che siamo diventati nel corso degli anni e facciamo ora.
A.R. - Siete un gruppo decisamente scenico, date molta importanza all’aspetto visivo, come mai?
Bone W Machine - Sì, assolutamente vero. Vedi, quando eravamo ragazzini adoravamo gruppi come i Kiss. Anche noi usciamo in scena con il volto bianco, e vestiamo anche uguali sul palco, ma il fatto dell’uniforme non centra assolutamente nulla col nazismo come ho letto da qualche parte. Non siamo un gruppo politico, é questione di imagine, e del famoso paradosso che ti accennavo prima.
A.R. - Non credi peró che questa scenicitá sia un arma a doppio taglio? Gente che vi giudica in base al look vi ha accostato a Marilyn Manson in passato…
Bone W Machine - Fondamentalmente non ci intereessa minimamente il parere di questa gente, dal momento che pensa siamo un’altra freaky band americana. Dico, Marilyn Manson “sucks”, lui vende esclusivamente la sua imagine, é un prodotto commerciale fine a se stesso. E chi ci accosta a lui è gente che non ci conosce assolutamente e di noi non ha ascoltato nemmeno una canzone. Noi siamo chi siamo e facciamo quello che ci sentiamo di fare, non ci fermiamo a pianificare strategie per far cambiare idee a queste persone. I Deathstars sono cosí, se cambiassimo apposta non saremmo noi stessi.
A.R. - Chi sono dunque i Deathstars?
Bone W Machine - Siamo una band che nasce con profonde radici Black, e le abbiamo sviluppate con elementi Techno-Industrial. Siamo anche stati accostati ai The Kovenant, ma sinceramente se proprio devo venire paragonato a qualcuno, sicuramente direi i Rammstein come gruppo più simile.
A.R. - Come nasce dunque un vostro album?
Whiplasher - Nightmare, il nostro chitarrista, è un ottimo compositore, oltre che esecutore, ed è lui che sviluppa i primi riff e le melodie guida, poi ovviamente ognuno porta il proprio supporto, ma in linea di massima, é lui che da vita alla canzone.
A.R. - E i testi? Quando arrivano, e di cosa parlano?
Whiplasher - Quello sono io, ci lavoro in quasi contemporanea alla stesura delle musiche. I testi sono molto comunicativi ed esprimono il mio essere, esperienze personali o che ho vissuto molto da vicino. Tutto mi ispira, anche la fiction, ma cerco di essere molto realista ed esprimere cose in qualche modo provate sulla mia pelle.
A.R. - Fra poco salirete sul palco, come sará il vostro show? Userete tutta l’elettronica presente nell’album o sarete più “heavy”?
Whiplasher - Nel nostro show l’impatto visivo é molto importante, useremo tutte le luci e gli effetti fumogeni del caso, e riguardo al suono, certo, usiamo i campionatori, quindi non c’é una versione live e una versione studio. L’elettronica é parte integrante del nostro sound, quindi non c’è assolutamente motivo di eliminarla nei live, risulteremmo assolutamente una band differente, e rischieremmo di non essere riconosciuti.
A.R. - Vi faccio l’imbocca al lupo per lo show, se volete aggiungere qualcosa per i nostri lettori, questo é il momento.
Whiplasher e Bone W Machine - Noi siamo molto carichi e ho visto un’ottima accoglienza, speriamo sia un bello show, quindi grazie, e crepi il lupo. E un saluto a tutti gli utenti di RockLine.it, ciao ciao!