Gli Atroci sono ormai diventati una delle realtà più celebri del Metal italiano, riuscendo a catturare un pubblico formato da amanti del genere e anche dai non appassionati. Dopo L'Armata del Metallo, il gruppo si prepara alla pubblicazione del terzo album. A scambiare quattro chiacchiere con RockLine.it è il cantante Il Profeta...
D.M. - Ciao! Innanzitutto volevo ringraziarvi per la disponibilità. Direi di partire con una domanda sulla vostra ultima fatica L’Armata Del Metallo: per partorire questo sequel avete impiegato qualcosa come cinque anni? A cosa è stata dovuta questa lunga gestazione?
Il Profeta - Grazie a te per averci offerto l’intervista. Il motivo che ci ha fatto impiegare ben cinque anni per pubblicare L’Armata del Metallo si riassume in questa semplice frase: nemici del Metallo!!! A più riprese i nostri malvagi oppositori si sono manifestati sotto varie forme. Ad esempio: cambi di formazione, studi di registrazione temporaneamente inagibili, interminabili discussioni con distributori e così via. Tutto sembrava volgere al peggio ma la grande fede nel Metallo ci ha salvati!!!
D.M. - Il disco vede come ospiti pezzi grossi della scena metal italiana come Michele Luppi o Pino Scotto. Come sono nate queste collaborazioni?
Il Profeta - Abbiamo incontrato Pino Scotto tramite una comune conoscenza. Subito si è dimostrato gentile e disponibile a collaborare con noi. Pino è una persona spontanea che ha grande passione per la musica rock e se decide di collaborare a un progetto lo fa con entusiasmo senza porre inutili questioni. Il pomeriggio passato insieme in studio durante la registrazione del brano in cui appare (Pezzi di Panza) è stato uno dei più allegri e divertenti in assoluto. Se c’è qualcuno nella scena metal italiana che ha esperienza da raccontare, ebbene è proprio Pino! Michele Luppi invece è un vecchio amico de Gli Atroci fin da prima della sua entrata nei Vision Divine. Lo avremmo chiamato innanzi tutto per l’amicizia che ci lega ma tutti sanno bene che è anche uno dei migliori cantanti in circolazione e così abbiamo approfittato della sua ovvia disponibilità per fagli fare cori che pochi mortali sono in gradi di emulare.
D.M. - Voi nella canzone I Dieci Metallamenti fate recitare ad Ozzy Osbourne la parte del dio del metallo… quali sono per voi gli altri dei del metallo?
Il Profeta - Ozzy appare in questa canzone per sua esplicita richiesta. Più che il dio del Metallo recita la parte di un predicatore. Sua moglie ci ha telefonato spesso, insistendo così tanto che alla fine abbiamo ceduto e gli abbiamo affidato la parte. Altri che possono essere assimilati a lui sono senz’altro Lemmy, Cronos e King Diamond.
D.M. - A quali invece musicalmente vi inspirate?
Il Profeta - Veramente sono gli altri gruppi che si inspirano agli Atroci!!!
D.M. - Alcune vostre canzoni sono diventate davvero dei tormentoni anche al di fuori dei metallari. A cosa è dovuto, secondo voi, questo fenomeno?
Il Profeta - Gli Atroci probabilmente non hanno fatto altro che dare una voce o una veste diversa al Metal; veste che evidentemente risulta più gradita anche a chi normalmente non sarebbe disposto a “digerire” questo genere
D.M. - Questa cosa non vi ha mai creato opportunità di lavoro anche al di fuori del Metal?
Il Profeta - Quasi tutti abbiamo altri lavori musicali in corso anche fuori dall’ambito metal. Ovviamente tutto ciò viene fatto al solo scopo di diffondere il Verbo del Metallo anche attaccando il sistema dall’interno!
D.M. - Domanda che calza a pennello. Cosa è secondo voi il metallo oggi? Come definireste la situazione metal odierna? E quella italiana?
Il Profeta - Il Metallo, ieri come oggi, è e sarà sempre la nostra unica ragione di vita! Forse in passato i vari filoni erano meno numerosi e meglio riconoscibili ma d’altra parte il genere era anche meno “anziano” e quindi meno sperimentazione era stata fatta. La scena di oggi va bene così come andava bene quella di ieri. L’importante è che si suoni Metallo!!! Per quanto riguarda l’Italia è ovvio che si sconta la non tradizione rock del paese ma indubbiamente la situazione è migliorata rispetto agli anni ‘70 e ‘80. In quel periodo era impensabile avere gruppi italiani che potessero vendere dischi all’estero come oggi invece accade.In Italia sono migliorati i gruppi; sono invece migliorate meno le strutture che dovrebbero sostenere la crescita dei gruppi. Mi riferisco ai gestori dei locali, alle etichette, ai management e così via. Non a caso nel “prodotto” Rhapsody e/o Lacuna Coil (tanto per fare un esempio) di italiano ci sono solo i musicisti.
D.M. - Domanda che faccio a tutti i gruppi italiani. Come mai è così difficile emergere come voi avete fatto dalla scena underground italiana?
Il Profeta - Onestamente ti devo dire che il nostro percorso è stato lineare. Abbiamo fatto le solite cose che normalmente si fanno nella sequenza che normalmente si segue: 1) scrivere e registrare i brani 2) spedirli alle etichette /produttori/riviste di settore 3) cercare date. Fortunatamente abbiamo trovato un produttore quasi subito e alle date la gente ha sempre gradito il nostro show. Il resto è venuto di conseguenza. Probabilmente la nostra proposta si differenzia molto.Mancano quasi del tutto gruppi simili a noi anche all’estero e questo ci permette di avere riscontro anche cantando in italiano. Penso che altri gruppi che si propongono in modo più “tradizionale” facciano forse più fatica a farsi notare nella massa.
D.M. - Mia curiosità personale: quanto tempo ci mettete a truccarvi prima di salire on-stage?
Il Profeta - Circa 45/60 minuti.
D.M. - Dimmi almeno tre motivi perché una persona almeno una volta nella vita debba assistere ad un concerto degli Atroci…
Il Profeta - Fede nel Metallo, voglia di stare in allegria, spettacolo particolare.
D.M. - Personalmente vi vedrei davvero bene ad aprire qualche festival importante come per esempio il Gods Of Metal in quanto siete una band che tutti i metallari italiani oramai conoscono ed i vostri show sono, al parer di molti, molto spettacolari e divertenti. Avete mai ricevuto proposte del genere? Vi piacerebbe l’idea?
Il Profeta - Per ora non abbiamo avuto proposte di questo tipo. Dovesse capitare valuteremmo con attenzione la cosa.
D.M. - Come mai avete scelto come nome del gruppo proprio Gli Atroci? Ha un suo significato in un contesto preciso oppure no?
Il Profeta - Quando il Professor Tetro decise di riunirci in nome del Metallo il nome venne spontaneo. Penso che esprima bene l’essenza del nostro messaggio.
D.M. - Alcuni vi definiscono come gli Elio e le Storie Tese del Metal… che effetto fa a voi questo paragone? Lo approvate?
Il Profeta - Le differenze tra i due gruppi sono numerose. Il paragone ovviamente non ci disturba ma si tratta di una semplificazione.
D.M. - Volete dirmi secondo voi cos’ha il Metallo in più che gli altri generi musicali non hanno?
Il Profeta - Il Metallo E’ il genere musicale. Se qualcuno chiede perchè significa che non ha capito!
D.M. - Nei vostri due lavori sono presenti comunque pezzi non metallici quindi posso dedurre che non apprezzate solo il Metallo.. quale altro genere musicale vi piace?
Il Profeta - Ascoltiamo di tutto per capire cosa stanno organizzando i nemici del Metallo!!!
D.M. - Quali sono i vostri progetti per il futuro? Avete qualche obbiettivo specifico che volete raggiungere?
Il Profeta - Imporre il domino del Metallo su tutte le terre emerse e pubblicare il terzo album.
D.M. - Ok ragazzi… direi che è arrivata l’ora di porre fine a questa sacra intervista… Dite uno dei vostri messaggi subliminali affinché plagiate le menti dei nostri lettori ad ascoltare Gli Atroci..
Il Profeta - Il Metallo è anche grande spiritualità. Vi lasciamo con una delle nostre parabole Zen preferite: Tutto è il migliore.
Camminando in un mercato, Lemmy colse un dialogo tra un venditore di CD degli Atroci e un suo cliente. "Dammi il miglior CD degli Atroci che hai" disse il cliente.
"Nella mia bottega tutto è il migliore; ribatté il venditore. "Qui non trovi un CD degli Atroci che non sia il migliore". A queste parole Lemmy fu illuminato.
