- Tomas Borgogna - voce
- Pierpaolo Buzzi - chitarra
- Luca Bordin - basso
- Roberto Milani - batteria
1. Too Much Love
2. Power
3. Two Times is Tough
4. Leave me Alone
5. Angel
Outbound
Che classe! Davanti a cotanta maestria ci si deve genuflettere a capo chino, anche perchè trovare al giorno d'oggi una band che, in territorio italiano, elargisce così tanto amore e dedizione per un genere tutt'altro che alla moda come l'Hard Rock melodico di stampo americano, non è una cosa che capita tutti i giorni. I varesini Borgogna sono la classica band che non ti aspetti, una formazione che fa della professionalità e della maturità compositiva i propri cardini su cui edificare un tessuto sonoro pervaso da ampie aperture melodiche e splendide sferzate in campo prettamente melodic Rock, tanto che pensare ai nostri come a degli ipotetici eredi di band come Winger, TNT, Danger Danger o gli stessi Firehouse, band che per i nostri rappresenta più di un modello a cui ispirarsi, non sembra per niente esagerato, ma tant'è.
Giunti alla fatidica soglia del secondo lavoro in studio, dopo che il precedente Demo 2003 era riuscito a ricevere elogi ed ottimi riscontri sia da parte di pubblico che di critica, cosa più unica che rara per una band italiana, i Borgogna del nuovo Outbound ci presentano un nuovo aspetto del proprio songwriting, mai come in questa occasione degno della massima attenzione, mettendo in risalto una maturità ed una crescita artistica non di poco conto, tanto che, alla fine dei conti, il più volte auspicato salto di qualità, sembra davvero esser stato portato a termine.
Infatti, per questo nuovo arrivato che, più che una demo sembra un vero e proprio promo a tutti gli effetti, tutto, o quasi, viene curato nei minimi particolari, dalla veste grafica veramente eccelsa, alla produzione potente e cristallina come il genere richiede, e che tende ad avvalorare maggiormente il duro lavoro svolto dai nostri che, comunque, si prodigano sempre al meglio delle proprie possibilità, alla scelta dei suoni e ad una cura quasi maniacale per gli arrangiamenti che, com'è facile prevedere, caratterizzano ottime composizioni come nel caso della fantastica opening track Too Much Love, melodic Hard Rock frizzante e d'alta classe, o della suadente e raffinata Two Times is Tough, baciata da un gran solos ad opera del chitarrista Pierpaolo Buzzi che, assieme all'ugola d'oro del buon Tomas Borgogna (sorta di coacervo canoro fra Tommy Heart dei Fair Warning e C.J. Snare dei Firehouse), formano di certo i pilastri della formazione.
Di tutt'altro appiglio compositivo sembra invece essere il granitico Class Rock macinato dalla corrosiva Leave me Alone che sembra quasi presa in prestito dal songbook dei ticinesi Gotthard, con tanto di riminiscenze blusey a la Whitesnake che non fanno mai male, mentre se Power, pervasa dai suoi accenti tanto catchy e viziosi, sa tanto di Sunset Boulverd, Angel che chiude alla grande il lavoro, è la classica ballad acustica fra riminiscenze alla Extreme/Mr. Big alla quale basterebbe il giusto supporto radiofonico per regalare ai nostri qualcosa in più della classica soddsfazione personale.
Non ci sono dubbi, lo vogliate o no, i Borgogna sono pronti per il debutto discografico e su questo non ci sono remore di sorta, l'importante adesso è trovare una label disposta a credere nelle loro enormi potenzialità, e non ci sarebbe da stupirsi se il prossimo passo discografico dai nostri potrebbe addirittura essere spalleggiato da un'etichetta di richiamo inernazionale, per ora non ci rimane che incrociare le dita e sperare, non si sa mai. Grandi Borgogna, in bocca al lupo guys...