- Don Felder - lead guitars, steel guitar, slide guitar, vocals, mandolin
- Joe Walsh - lead guitars, slide guitar, organ, vocals
- Glenn Frey - guitars, piano, keyboards, vocals
- Don Henley - drums, guitars, percussion, vocals
- Timothy B. Schmit - bass guitar, vocals
Guests:
- John Corey - piano
- Scott Crago - percussion, drums
- Timothy Drury - keyboards, vocals
- Stan Lynch - percussion
- Jay Oliver - organ, keyboards, piano
- Paulinho Da Costa - percussion
- Gary Grimm - percussion
- Brian Matthews - electro-theremin
- Al Garth - Trumpet on New York Minute
- Burbank Philharmonic Orchestra - backup on New York Minute
1. Get Over It - 3:31
2. Love Will Keep Us Alive - 4:03
3. The Girl From Yesterday - 3:23
4. Learn to Be Still - 4:28
Live album:
5. Tequila Sunrise - 3:28
6. Hotel California - 7:12
7. Wasted Time - 5:19
8. Pretty Maids All in a Row - 4:26
9. I Can't Tell You Why - 5:11
10. New York Minute - 6:37
11. The Last Resort - 7:24
12. Take It Easy - 4:36
13. In the City 4:07
14. Life in the Fast Lane - 6:01
15. Desperado - 4:17
DVD only tracks:
1. Help Me Through The Night
2. The Heart of the Matter
3. Seven Bridges Road - DTS audio-only remaster from the recording appearing on Eagles Live.
Hell Freezes Over
Hell Freezes Over è il titolo di questa particolare release degli Eagles composta da quattro pezzi inediti studio più la registrazione del live di reunion del 1994 organizzato da MTV.
Quando gli Eagles si sciolsero dopo il live del 1980 nel tour di The Long Run, il batterista Don Henley in un'intervista affermò che il gruppo si sarebbe riunito quando l'Inferno si sarebbe congelato ("Hell would have to freeze over before The Eagles would play together again."); il titolo della raccolta, che è praticamente il disco ufficiale del loro ritorno, cita proprio questo aneddoto.
Ciò che richiama l'attenzione in primo luogo sono gli inediti: l'iniziale Get Over It è il primo singolo dopo quasi tre lustri di inattività da parte degli americani, ma ricevette un responso modesto da parte del pubblico. Consiste in un rock energico e scanzonato influenzato nelle melodie dall'hard rock a tinte pop ottantiano e dalla consueta anima country del gruppo. Niente di originale e che non sia già stato scritto in maniera identica da molti altri gruppi, ma almeno per un po' il pezzo è divertente (soprattutto nell'assolo) e si lascia ascoltare.
Le rimanenti canzoni sono tutte ballate. La successiva Love Will Keep Us Alive, anch'essa rilasciata come singolo e che ebbe molto più successo, è in principio una cover di un brano scritto da Jim Capaldi, Paul Carrack e Peter Vale che verso la fine degli anni '80 erano intenzionati a formare un super-gruppo insieme, progetto che non vide mai la luce e i cui resti sono stati raccolti e riveduti dagli Eagles. Si tratta di un lento tenue e romantico, negli arrangiamenti piacevolmente melodico ma compositivamente parecchio banale e purtroppo corroso anche da un testo fin troppo smielato.
Piaceranno molto agli aficionados The Girl From Yesterday, che invece è una ballad country che sprigiona nostalgia da tutti i pori, e Learn to Be Still, più romantica e sognante grazie anche alla voce profonda di Henley che le conferisce più espressività (senza nulla togliere a Frey). Si tratta in ambo i casi di pezzi di maniera, ben eseguiti e privi di pecche formali se non si conta il fatto che si tratta di pezzi scontati, troppo per avere una consistenza duratura.
Dato che gli inediti si rivelano a conti fatti un po' deludenti, se li riunissimo in un EP da soli il voto sarebbe al massimo di 60. Per fortuna la prestazione live è eccellente, una registrazione ottimale che cattura tutta la cura riposta nell'esecuzione dal gruppo e le atmosfere suggestive ricreate sul palco, con anche una buona partecipazione dal pubblico e soprattutto una prova canora dei quattro invidiabile nonostante il tempo (e gli eccessi dietro le quinte) passato. La solita cura meticolosa riposta dagli Eagles per far sì che i pezzi dal vivo suonino per fettamente fedeli agli originali viene come consuetudine mantenuta, senza quindi grosse variazioni tranne che nella suggestiva nuova versione acustica di Hotel California. Non avrebbe però stonato qualche reinterpretazione in più.
Si nota in maniera particolare anche New York Minute, una cover di un pezzo da solista di Henley che qui svetta con i suoi contrappunti sonori commoventi, i bassi avvolgenti, la tromba a tinte noir e la carismatica voce di Dan. Purtroppo molte canzoni erano già presenti nell'Eagles Live, quindi un ipotetico live album (il cui voto arriverebbe massimo a 80, quello finale è una media con l'altro sopracitato) senza gli inediti non avrebbe proposto granché di più rispetto al passato e l'intero disco inizia così a perdere di spessore complessivo.
Si tratta senza alcun dubbio di una pubblicazione molto pilotata (tant'è che il dvd ebbe un forte successo commerciale), giustificabile per lo più per i fan, mentre chiunque altro potrebbe facilmente non trovarvi interesse.
La versione DVD in ogni caso vale di più il prezzo, con varie bonus tracks e la caratteristica di essere il primo a presentare anche un formato DTS oltre a quello PCM.