- Zack De La Rocha - voce
- Tom Morello - chitarra
- Tim Commerford - basso
- Brad Wilk - batteria
1. Testify
2. Guerilla Radio
3. Calm Like A Bomb
4. Mic Check
5. Sleep Now In The Fire
6. Born Of A Broken Man
7. Born As Ghosts
8. Maria
9. Voice Of The Voiceless
10. New Millennium Homes
11. Ashes In The Fall
12. War Within A Breath
The Battle of Los Angeles
Dopo il fantastico e omonimo disco che aprì la loro carriera e il secondo, discreto Evil Empire, i grandissimi Rage Against the Machine portarono a termine uno dei lavori più belli, duri ma al contempo discussi e criticati nella storia del crossover. Il titolo di questo album ce lo dice chiaro e tondo e lo fa senza nascondere alcun sentimento, nessuno stato d'animo, nessuna finalità: arriva così The Battle of Los Angeles, e i Rage Against The Machine scendono per strada e danno fuoco al mondo occidentale, distruggendo le sue vetrine, incendiando la sua morale a suon di lyrics, headbanging e rappate al vetriolo. Spesso preso in considerazione più per il valore politico che per quello musicale, The Battle Of Los Angeles segna in ogni caso la maturazione definitiva della band di Zac De La Rocha e Tom Morello, sottolineandone ulteriormente la varietà linguistico-espressiva e donandoci un'altra testimonianza del suo urticante crossover, assolutamente unico nella storia del genere.
Sempre più scorretti, sempre più incazzati, sempre più "scomodi" per ideali e collocazione politica, i Rage di The Battle Of Los Angeles sono un gruppo ancora più unito e convinto dei propri mezzi, oltre che in grado di evolvere e rielaborare in continuazione le coordinate del proprio registro stilistico-compositivo: il riffing travolgente, le scorribande effettistiche di Morello, le martellanti ritmiche di Wilk e il rap sgraziato e indemoniato di Zac De La Rocha partono in quarta già da Testify (il cui videoclip, assieme a quello di Sleep Now In The Fire, venne girato da Michael Moore), slanciata, dirompente e al quanto interessante per sound e ricerca sonora-strumentale. Ma a far letteralmente esplodere il disco ci pensa uno dei singoli più trascinanti e tosti dei RATM: Guerrilla Radio è un concentrato di rabbia, di ribellione anti-capitalistica e di puro, purissimo crossover/nu-metal martellante e d'impatto, caratteristiche che rendono il brano (ovviamente assieme all'indimenticata Killing In The Name) il vero testamento, il vero simbolo, il vero inno spirituale della band.
The Battle of Los Angeles prosegue il suo cammino incendiario con le strazianti sonorità di Calm Like A Bomb e i più pacati toni dell'alt-rock di Mic Check, a sua volta seguita dalle sonorità pseudo-blues di Sleep Now in Fire, distrutte e annichilite dalla dirompente rabbia espressiva dell'altro gioiello Born of a Broken Man, in cui l'assetto strumentale dei RATM esplode nuovamente in un'estasi di chitarre impazzite e ritmi da headbanging. Maria e Voice Of The Voiceless - altri due tra i più rappresentativi pezzi dell'album - aprono infine la strada al trittico finale che chiude The Battle Of Los Angeles (New Millenium Homes, Ashes in the Fall e War Within a Breath) che una volta per tutte riassumono il mood, l'impeto ribelle, il dinamismo e la carica espressiva del disco.
The Battle Of Los Angeles è un inno alla ribellione, un urlo che in sè contiene quelli di tutte le popolazioni del mondo, la "Voice Of The Voiceless" che non può essere messa a tacere; ma in primo luogo esso è un disco di puro e martellante crossover/nu-metal, un lavoro che, sebbene risulti essere molto più mainstream e orecchiabile dei due precedenti (aspetto sottolineato anche dalle vendite di The Battle: doppio disco di platino nel 2000 e 450,000 copie vendute solo nella prima settimana) esprime perfettamente e in maniera più lineare l'intero universo lirico-compositivo del gruppo. C'è chi ancora trema per la forza di questo disco..