Voto: 
7.6 / 10
Autore: 
Corrado Penasso
Genere: 
Etichetta: 
Relapse Records
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Orvar Säfström - chitarra, voce
- Eric Qvick - batteria
- Lars Henriksson - basso  

 

Tracklist: 



1. Mourning (03:55)
2. Slumber (04:06)
3. Zombiefication (02:40)
4. The Awakening Of… (03:17)
5. Further Beyond (02:25)
6. Snake (03:36)
7. Physical Excursion / Truth And Beauty (01:59)
8. Brutality (02:24)
9. The Awakening Of… (03:15)
10. Watch the River Flow (02:52) 
11. In Fell Tongues (03:14) 
12. Mourning (Live) (04:12)
13. Slumber (04:01
14. Zombiefication (02:37)
15. The Awakening Of… (03:16)

Nirvana 2002

Recordings 89-91

Finalmente è arrivata. La compilation che tutti gli appassionati di old school Swedish death metal stavano aspettando è finalmente stata pubblicata dalla Relapse Records. Recordings 89-91 raccoglie le canzoni degli anni d’oro dei Nirvana 2002, band dimenticata o sconosciuta a più, relegata a torto tra le realtà di nicchia di allora in Svezia. In quel periodo altri grandi nomi stavano portando il verbo del death metal in Europa e questa sfortunata band non ha mai avuto l’occasione di registrare un album che molto probabilmente sarebbe entrato nella storia del genere. Ad ogni modo, non si vive di “se” e di ma”, quindi gioiamo per questa raccolta che rende giustizia alla band e analizziamola meglio. 

Prima di tutto, è utile sapere che nei Nirvana 2002 come cantante abbiamo Orvar Säfström, ovvero il session vocalist per il mitico EP Crawl degli Entombed e fu anche loro cantante per un breve periodo. A voler citare un altro evento a dir poco sconvolgente (nel mondo musicale sempre), bisogna sapere che i Nirvana 2002 suonarono il loro primo concerto dal vivo solo nel 2007, in occasione dell’uscita del libro Swedish Death Metal , vera bibbia che raccoglie testimonianze e discografie di tutte le realtà, anche minori, del periodo. Vari contratti per un album sfumarono negli anni di attività della band e solo ora possiamo stringere tra le mani un prodotto di indubbio valore. L’apertura è affidata a Mourning, tratta dalla compilation del 1990 Projections Of A Stained Mind. La registrazione é molto buona e mette subito in risalto l’aura morbosa dei passaggi rallentati in apertura. Seguono selvaggi up tempo e la voce straziante, una via di mezzo tra growl e scream di una cattiveria non così comune, neppure tra le band svedesi di quel periodo. Si prosegue con Slumber e Zombiefication e The Awakening Of… tratte dal demo Disembodied Spirits del 1990. I tempi veloci sono sempre presenti, come anche i temibili riffs con distorsione a motosega, classici del genere. I rallentamenti sono morbosi e spesso inglobano delle linee soliste drammatiche a dare un tocco ancora più oscuro. Le canzoni di questo demo sono anche riproposte in una versione remixata del 2009 al fondo della compilation, con suoni decisamente migliori ad accompagnare una maturazione del gruppo a livello tecnico, senza dimenticare la ferocia dei tempi andati. 


Further Beyond e Snake sono tratte dal Promo 91. La registrazione ha fatto dei miglioramenti che si possono udire molto bene anche se dal punto di vista musicale si rimane nella stessa melma che ci piace tanto. I tempi veloci sono alla base delle composizioni e qui acquistano potenza grazie alla batteria più pulita. I classici rallentamenti traggono oscurità anche da brevi inserti di tastiera in sottofondo a donare un tocco ancora più malvagio alle linee di chitarra solista che seguono. La parte solista delle canzoni dei Nirvana 2002 risente sempre dell’apprendistato a base di thrash veloce con furiosi tremolo alternati alle succitate linee macabre. Con Physical Excursion / Truth And Beauty e Brutality si fa un balzo indietro, al demo del 1989 Excursions in the 2002nd Dimension. In questa occasione si può sentire chiaramente la registrazione classica da cantina insieme ad uno stile che risentiva ancora terribilmente del thrash e del punk, specialmente dal punto di vista del drumming (peraltro già decente). Il growl è putrido e non ben definito, quasi fosse un semplice grugnito e basta. I tempi sono velocissimi e spesso si arriva ai blast beats senza accorgersene. Certo, le due canzoni qui citate annoverano la registrazione peggiore della raccolta, tuttavia rivestono un’importanza non indifferente dal punto di vista storico.  

Una versione leggermente differente di The Awakening Of… e Watch the River Flow appartengono al Rehearsal 1990 e mostrano un sound crudo, leggermente confuso con il rullante della batteria a sovrastare leggermente gli altri strumenti col suo suono metallico. Il growl è confuso e lontano, troppo cavernoso per essere ben udito. In Fell Tongues, tratta dal Rehearsal 1991 termina con suoni potenti la parte della compilation dedicata ai vecchi lavori del gruppo prima di accingerci all’ascolto della traccia live registrata nel 2007, ovvero Mourning. I suoni sono solo discreti ma possiamo captare l’energia in sede live di una band dimenticata troppo in fretta. Una band che avrebbe potuto dire la sua se solo il destino non le fosse stato tanto avverso. Ad ogni modo, questa compilation è qui per tappare un grande buco nella storia del genere, sperando che faccia capire una volta per tutte che grande band le case discografiche di allora si sono lasciate scappare.    
 

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