- Joseph Ronin - voce
- Edward Nicholas - chitarra
- Aaron Brown - basso
1. Down The Line
2. Woman At The Side
3. Of Ash And Wake
4. Endless Love
5. In The Midst Of Your Temple
6. Alas, My Heart
Woman at the Side
Contraddistinti da uno dei moniker più misteriosi e carichi di fascino, i The Daughters Of Bristol rappresentano uno degli acts emergenti della scuola Post-Punk/Gothic Rock statunitense; direttamente da Seattle, città poco consona alle sonorità tipiche della Wave ottantiana, il terzetto costituito dal cantante Joseph Ronin, il chitarrista Edward Nicholas ed il bassista Aaron Brown pubblica alla fine del 2009 il debutto Woman At The Side, ep introdotto da un artwork che ricalca fedelmente lo stile Dark dei capolavori passati.
Sebbene il mini appaia promettente per l’approccio garantito dal progetto The Daughters Of Bristol, si può immediatamente constatare che l’essenza delle composizioni risulta profondamente legata alla matrice distintiva dei Sisters Of Mercy di Andrew Eldritch.
Fin dalla prima delle sei tracce che delineano il lavoro si è immersi nell’atmosfera del celebre First And Last And Always, poiché il sound tratteggiato vede l’impiego di una drum machine dai ritmi Post-Punk e di un’effettistica di chitarra inconfondibilmente anni Ottanta.
Estremamente evidente anche la rivisitazione del tono vocale di Eldritch da parte di Joseph Ronin, che cerca di avvolgere l’ascoltatore in un alone Gothic Rock fin troppo abusato da innumerevoli realtà della scena del terzo millennio.
Tuttavia è solo dalla seconda Woman At The Side che l’ep si tramuta in uno sfortunato epigono della Wave plasamata dai vari Sisters Of Mercy, The Mission e Fields Of The Nephilim, perché la cadenza dell’intreccio voce-chitarra non introduce elementi originali ed innovativi.
La qualità della registrazione risulta inoltre sottotono, forse per conferire una patina più arcana e cupa ad un prodotto discografico intriso già di per sé di una forte componente inglese; la melodia permea ciascun episodio di Woman At The Side, a partire da Of Ash And Wake sino ai velati vagiti a cavallo tra Gothic Rock e Hard Rock di Endless Love.
Il capitolo più efficace è senza dubbio In The Midst Of Your Temple che, pur facendo rammentare nel titolo e nel gusto gotico i Sisters Of Mercy, prevede l’inserimento di sezioni corali femminili e di sintetizzatori in grado di creare un’aria soffusa e spettrale.
La conclusiva Alas, My Heart rappresenta invece un distacco dai meandri solcati precedentemente dai The Daughters Of Bristol, perché essa emerge come una malinconica ballata di pianoforte, in cui la voce assume un tono più mesto che evocativo; solo questo binomio conclusivo dell’ep consente alla band di non far cadere in un baratro di banalità le proprie canzoni, sicuramente ben strutturate ma troppo derivative.
In definitiva, Woman At The Side appare come un mini-cd ancora acerbo, che ben ritrae lo stadio di evoluzione a cui è giunto il terzetto statunitense; è di certo apprezzabile il desiderio di riscoprire i canoni del Post-Punk e del Gothic Rock, ma solo se si è in grado di proiettare tale dimensione in un contesto contemporaneo e ricco di sfaccettature avanguardistiche.
Nonostante l’immagine che aleggi intorno ai Daughters Of Bristol possa stregare i cultori del genere ottantiano, la strada che la formazione di Seattle dovrà percorrere sarà ancora lunga e non priva di ostacoli.