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- Christian Friedl - chitarra, voce
- Christoph Riebenbauer - chitar,a voce
- Werner Bauernfeind - basso, voce
- Constantin Pammer - batteria
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1. Join this island
2. Tiniest bit of truth
3. The end of history
4. Game we are all in
5. Cities burn
6. For your safety
7. Divinity needs poverty
8. Letterbox company
9. Snapshot
10. How did we
11. Action rewind
12. Rebel without a cause
13. Fool of propaganda
14. Is this a place
For Your Safety
I Red Lights Flash sono forse tra le più note ed al contempo sconosciute realtà punk rock del terzo millenni: formatisi nell'ormai lontano 1997 a Graz, in Austria, questo sorprendente four piéce vanta già ben 3 capitoli discografici e una carriera live di invidiabile rilevanza, sebbene sia probabile che a molti ne sfugga ancora persino il nome. La loro parabola ascendente è pressoché vertiginosa: dopo il debutto di Stop when..., edito dalla viennese Remedy Recods appena 2 anni dopo la formazione della band, ed un paio di preziosi tour di formazione europei, è And Time Goes By, edito dalla londinese Householdnamerecords nel 2002, a spalancare loro le porte del mercato discografico anglosassone e, più tardi, internazionale; 2 tour da headliners, prima in Gran Bretagna quindi nell'Europa Continentale, quindi il prestigioso ruolo di band di supporto alla tournée europea degli Anti-Flag, guidano questa giovane formazione mitteleuropea alla corte della A-F Records, casa discografica di proprietà proprio dei loro ultimi compagni di viaggio, per la quale pubblicano Free, album che li proietta nell'olimpo del punk rock mondiale. Il 2005 ed il 2006 sono anni di viaggi e concerti, prima a supporto di pesi massimi assoluti quali gli americani Rise Against ed i canadesi Alexisonfire in giro per l'Europa, quindi nuovamente in compagnia degli Anti-Flag, prima nella sola Germania quindi, assieme a The Unseen e soprattutto gli A Wilhelm Scream, in tutto il vecchio continente; infine, da headliners, in tutta la penisola iberica e daccapo in Inghilterra. Nel 2007 e nel 2008, come si suole dire, "si replica", stavolta con gli Strike Anywhere e nuovamente gli A Wilhelm Scream, prima di rinchiudersi in studio per dare alle stampe, ed è storia di pochi giorni fa, il quarto capitolo discografico di questo esplosivo gruppo austriaco: For You Safety.
Innanzitutto è bene puntualizzare che se ci aspetta un punk rock tradizionale, saltellante e aggressivo, si è completamente fuori: i Red Lights Flash fanno della melodia più trascinante e della straripante "rock attitude" il proprio principale punto di forza, mescolando con discreta varietà ed ottima riuscita sezioni ritmiche old school ad evoluzioni molto più prossime a certo alt rock moderno, tipicamente nordamericano, leggero eppure sofisticato. La preminente abilità di questi 4 musicisti austriaci consiste proprio nel riuscire a miscelare elementi debitori di tradizioni fondamentalmente diverse in maniera sempre ficcante ed efficace e mai assolutamente banale, introducendo, all'interno di una stesso pezzo, cambi di tempo sorprendenti, mai forzati, perfettamente integrati all'interno di una forma canzone affatto prevedibile eppure melodicamente accattivante e vocalmente, aspetto tutt'altro che trascurabile soprattutto in ambito punk, impeccabile.
E' davvero impresa ardua evidenziare uno o più brani a titolo maggiormente rappresentativo di quanto appena detto, forse la sensazionale quaterna iniziale (Join This Island, The Tiniest Bit Of Truth, The End Of History e The Game We're All In), a riprova, per l'appunto, della qualità complessiva di un disco quantitativamente corposo (14 tracce per un totale di oltre 40 minuti di buona musica) e dalla qualità media assolutamente elevata. A rifulgere, per paradosso, sono proprio i momenti meno convincenti o, se vogliamo, in parte stonati rispetto ad un contesto, come già rilevato, assolutamente pregevole: il chorus di Cities Burn, i cui cori di sottofondo risultano francamente inaccettabili; l'eccessiva standardizzazione di un pezzo come Divinity Needs Poverty, che certamente saprà soddisfare quanti più si reputano puristi del genere; la semplicità forse un po' monotona di Action Rewind.
Non mancano naturalmente momenti più riflessivi e rilassati, su tutti la titletrack For Your Safety, ma si tratta per lo più di episodi sporadici e non ancora perfettamente esplorati: accenni, dunque, ma dalle ottime potenzialità, come la traccia appena indicata per l'appunto evidenzia. Al contrario, sorprendono positivamente le parentesi più prossime a una certa dimensione cantautoriale che non può che offrire ulteriore spessore ad un platter in grado di svoltare ad ogni traccia, come nel caso della lunga A Black Book o della struggente Snapshot, ma anche della successiva, seppur in tono minore, How Did We Let Things Get To This Point.
Se ad una prima parte più vicina ai canoni punk rock segue una seconda frazione maggiormente influenzata da sfumature alternative rock (con la splendida eccezione di A Rebel Without A Cause), ciò che conta è comunque il risultato finale e, da questo punto di vista, For You Safety rispetta senz'altro le attese e si rivela una delle migliori uscite punk rock di questo 2009: fra lo storico ritorno dei Rancid, tornati in scena dopo ben 6 anni di latitanza, e l'ennesima conferma degli Anti-Flag, tra i leaders assoluti di questo panorama mondiale, fra la nuova uscita firmata Strike Anywhere e, più recentemente, l'ultimo EP ad opera degli A Wilhelm Scream, i Red Lights Flash non meritano certamente di finire in secondo piano. Non questa volta. Non più.