Rick Barthleme - batteria
Steve Cunningham - basso
Mayo Thompson - chitarra, voce
Guests
The Familiar Ugly - strumenti vari
Roky Erickson - organo, armonica
1. Free Form Freak-Out
2. Hurricane Fighter Plane
3. Free Form Freak-Out
4. Transparent Radiation "Red Signs Out-Side, Which I Contain"
5. Free Form Freak-Out
6. War Sucks "You Remember What Happened to Hansel and Gretel"
7. Free Form Freak-Out
8. Free Form Freak-Out
9. Pink Stainless Tail "Seven Guest are Quite Now, and Now Not Half So Much"
10. Free Form Freak-Out
11. Parable of Arable Land "And the End Shall Be Signaled by the Breaking of a Twig"
12. Free Form Freak-Out
13. Former Reflections Enduring Doubt "I Pass in a Rain That Is Always Too Soon"
The Parable of Arable Land
I The Red Crayola si formano alla University of St. Thomas (Texas, USA) nel 1966, dall'incontro tra gli studenti d'arte Mayo Thompson (voce e chitarra), Frederick Barthelme (batteria, fratello dello scrittore Donald Barthelme) e Steve Cunningham (basso).
Il debutto The Parable of Arable Land (International Artists, 1967) è probabilmente il primo prototipo di "noise-rock" nella storia della musica (seguìto nel giro di qualche mese dal più consapevole White Light/White Heat dei The Velvet Underground), e sicuramente uno dei più terrificanti e rumoristici album composti e registrati sino a quel momento. Un tale livello di cacofonia si era sentito raramente al di fuori dell'ambiente dei compositori d'avanguardia, forse solo nel jazz più sperimentale (come quello di Sun Ra, il cui Atlantis inizia ad essere registrato proprio lo stesso anno) e nell'anarchia improv dei britannici AMM, ma soprattutto non si era mai sentito accoppiato ad un utilizzo tanto pesante di chitarre elettriche, costruzioni musicali "rock" ed editing dei nastri.
Le tracce si alternano, come ondate marine, tra pezzi guidati da ritmiche e melodie garage-rock/acid-rock d'ispirazione californiana e texana, ed esperimenti caratterizzati da esplosioni più atonali e angoscianti.
I primi rappresentano forse i pezzi psichedelici più inquietanti e bizzarri mai messi su disco, tra Hurricane Fighter Plane (guidata da pulsazioni ipnotiche della sezione ritmica, con voce e arrangiamenti immersi nei delay), Transparent Radiation (delay ulteriormente accentuati, come in un incubo da LSD, su tappeto di armoniche blues dissonanti), War Sucks (chitarre abrasive, percussioni tribali e metalliche, ritmiche sconnesse che tendono alla free-form, testo anti-militarista più vicino al futuro hardcore che alla tradizione psichedelica), Pink Stainless Tail (con i nastri che vengono rallentati, rovinati, sovrapposti), Former Reflections Enduring Doubt (il momento più minimalista, con soli voce e tappeto free-form della sezione ritmica).
I secondi costituiscono invece i cosiddetti Free Form Freak-Out, ovvero delirii cacofonici ottenuti registrando decine di persone suonare contemporaneamente svariati strumenti, e giungono ad intervalli irregolari nella forma di intermezzi, spesso riaffiorando poi durante la traccia successiva.
Del lotto sperimentale fa parte però anche la stessa grandiosa Parable of Arable Land, il vertice rumoristico del disco, con un loop percussivo sul quale viene costruito un climax di battiti e dissonanze.
Mayo Thompson ha ideato e registrato il matrimonio perfetto tra lo psychedelic-rock e le composizioni avant-garde: gli sperimentalismi e le cacofonie derivano dalla tradizione improv, aleatoria, modernista e dissonante (da Edgard Varèse a Iannis Xenakis, passando per John Cage), le ritmiche e le pulsazioni elettriche provengono dal rock psichedelico, e le atmosfere allucinate rappresentano le due facce complementari del trip da LSD, con il loro continuo andirivieni tra riverberi onirici e incubi apocalittici. Al tutto si aggiunge una riconoscibile anima "freak" alla Frank Zappa, esplicitata nello stesso titolo degli intermezzi.
The Parable of Arable Land, pur essendo ancora sospinto da un'anarchia liberatoria legata ad un certo tipo di neodadaismo psichedelico, già personificato probabilmente al meglio dalle prime caotiche jam live free-form dei Grateful Dead, anticipa però in sonorità e sperimentazione stilistica il futuro noise-rock, la new-wave più dissonante e la no-wave, oltre che l'industrial cacofonico di Throbbing Gristle e Einstürzende Neubauten, restando uno dei più rappresentativi esempi della stretta connessione tra l'acid-rock e la futura new-wave (ancor più palese sarà il poco successivo debutto dei Fifty Foot Hose di San Francisco).
La portata innovativa dell'album, grandiosa e indubbia, nel contemporaneo panorama del rock sperimentale è forse paragonabile solamente a quella dei più radicali pezzi dei primi due dischi firmati The Velvet Underground.
Nei Free Form Freak-Out suonano in totale decine di persone tra amici e conoscenti della band, sotto il nome collettivo "The Familiar Ugly", e tra di essi spicca il compagno di label Roky Erickson (leader dei 13th Floor Elevators, band padrina dello psychedelic-rock).
La band cambierà nome in The Red Krayola l'anno successivo, a causa di una controversia esterna, tornando ufficialmente solo con il disco God Bless the Red Krayola and All Who Sail With It, dal momento che i due album registrati subito dopo al debutto verranno l'uno rifiutato (Coconut Hotel, giudicato troppo anticommerciale e pubblicato appena nel 1995 dalla Drag City) e l'altro smarrito (un disco di collaborazioni con il grandissimo chitarrista John Fahey, a dimostrazione delle influenze faheyane su Thompson) dal capo della label Lelan Rogers.